Valmadrera: gli alunni rievocano gli scioperi del 7 marzo '44. 'Non possiamo scialbare ciò che è accaduto'

Con l'abile regia di Alberto Bonacina - applaudito dai protagonisti stessi della proposta - diverse decine di alunni della scuola secondaria di primo grado di Valmadrera, nel pomeriggio di ieri, lunedì 13 maggio, hanno rievocato gli scioperi del 7 marzo 1944 e il dramma dei operai lecchesi poi deportati nei campi di sterminio.
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Alessandra Anghileri

L'iniziativa - giunta alla seconda edizione - si deve al Comitato Provinciale dell'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, rappresentato dalla presidente Alessandra Anghileri che ha raccolto il testimone della madre, la compianta Emilia Dell'Oro, riuscita a trasformare la perdita del padre, Alessandro, in impegno civico, affinché non si dimentichi e il ricordo continui ad essere monito per il presente e il futuro, perché ciò che è stato non si ripeta.
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Questo lo scopo anche del progetto che ha visto coinvolto l'Istituto Comprensivo e i tanti ragazzi che, sul piazzale del Mercato - location in qualche modo in grado di rievocare tanto le fabbriche lecchesi degli scioperi e dunque Bonaiti, Caleotto, FILE e Badoni, tanto, poi, le baracche dei campi di Gusen e da Mauthausen - con gesti semplici ma suggestivi hanno contribuito a restituire attualità e dignità a giovani e giovanissimi i cui nomi sono poi risuonati al termine della rappresentazione.
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"Il più anziano era mio nonno: aveva 54 anni" ha detto Alessandra Anghileri. "Erano persone normali, come noi". Persone arrestate per aver esercitato un loro diritto. Persone che oggi, a distanza di 80 anni da quel 7 marzo, ancora ci rammentano che "la libertà va conservata, difesa, nei limiti della legge". 
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Sergio Pomponio

"Non possiamo scialbare ciò che è accaduto": lo ha detto anche il Prefetto Sergio Pomponio, presente personalmente a Valmadrera, quale massima autorità sul territorio, come ricordato dal sindaco Antonio Rusconi, ringraziando chi ha reso possibile l'iniziativa e citando a sua volta un insegnamento latino, "la storia è maestra di vita", per invitare a interiorizzare il messaggio della giornata, "perché almeno da noi ciò che è stato non accada più", in un mondo che ancora conosce la guerra, anche nella nostra stessa Europa. 
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Diego Riva

Incisivo anche l'intervento di Diego Riva, segretario generale della CGIL Lecco, che ha parlato dell'oggi e dunque invitato i ragazzi a difendere la Costituzione e a pretendere che venga applicata, nella sua interezza; a ricordare come le conquiste non sono per sempre e che tutti siamo quindi chiamati a essere sentinelle della democrazia per evitare che ideologie del passato tornino; a dare valore alla diversità, percorrendo la strada dell'accoglienza. "Il futuro è in mano vostra. Come ha detto Papa Francesco: dovete fare rumore, provate a farvi sentire". 
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Ieri, con poche parole, tanti gesti e "Bella Ciao" a tutto volume a chiusura della rappresentazione, lo hanno fatto.

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A.M.
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