Carenno: alunni delle Medie premiati a un concorso sulla sostenibilità
Grande soddisfazione per i ragazzi di 3^G della Secondaria di primo grado di Carenno, parte dell’IC di Calolzio, che si sono classificati secondi e sono stati premiati a Milano per il progetto “Mettiamo in Luce gli Obiettivi della Sostenibilità”, presentato al Concorso “A City in MIND_ I sensi della Città”, che ogni anno coinvolge centinaia di studenti delle scuole e delle università della Regione Lombardia.
L’iniziativa è stata promossa da Fondazione Triulza, Arexpo, Lendlease e Gruppo San Donato, in partnership con Think Smart Mobility @MIND, in collaborazione con Human Technopole, Università degli Studi e Politecnico di Milano, nel contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS.
Quest’anno il tema del concorso, giunto alla sesta edizione, ha avuto l’obiettivo di stimolare riflessioni e progetti per le città del futuro, utilizzando una prospettiva e un approccio multisensoriale, che può contribuire a rendere gli ecosistemi urbani e territoriali più intelligenti, accessibili, verdi, connessi, coesi e sociali.
È proprio all’interno di questo contest che la classe di Carenno, condotta dalla Prof.ssa di Tecnologia Rossella Velotto e con la collaborazione della collega di sostegno Cinzia Mauri, ha presentato il progetto “Mettiamo in luce gli Obiettivi della Sostenibilità”. L’elaborato intende dimostrare come, attraverso la percezione ottica e la sensorialità visiva, ciascuno di noi entri in contatto con gli eventi del mondo esterno e sua capace di rielaborarli e interiorizzarli attraverso dei processi che attivano pensiero critico e consapevolezza.
Il progetto è stato organizzato in due fasi: una di ricerca e una laboratoriale. In un primo momento i ragazzi hanno analizzato in modo puntuale i 17 goal dell’agenda 2030 e li hanno illustrati attraverso presentazioni digitali, che ne “Mettono in luce” i diversi aspetti, le connessioni e le diverse dimensioni, spiegando il concetto di sostenibilità e le tematiche ad esso collegate. Successivamente gli studenti hanno letteralmente “Messo in Luce” il proprio obiettivo di sostenibilità e sono stati coinvolti in un’attività tecnico-pratica STEAM di autocostruzione di lampade, con l’intento di illustrare e interpretare le diverse dimensioni della sostenibilità. Ogni cubo luminoso rappresenta un obiettivo dell’agenda, mediato dalla visione del singolo studente che, partendo da un progetto strutturale comune, liberamente ha scelto come interpretarlo. La lampada è infatti personalizzata, seguendo la creatività di ciascun ragazzo che si è sbizzarrito con stile, decorazioni e immagini che, a suo avviso, possono meglio rappresentare il proprio goal.
Le lampade diventano quindi il mezzo attraverso il quale si rendono più chiari i traguardi di sostenibilità in quanto, stimolando lo sguardo, attivano pensiero critico e consapevolezza, atta a promuovere stili di vita maggiormente in linea con uno sviluppo più sostenibile da un punto di vista sociale, economico e ambientale.
La partecipazione al concorso ha avuto un valore altamente educativo, oltre che formativo, ed è stata l’occasione per promuovere una cultura che volge uno sguardo più attento al futuro e che punta a modelli e stili di vita più sostenibili e più rispettosi verso l’ambiente e la società. I ragazzi si sono impegnati molto nella ricerca e nella realizzazione delle lampade, e con le loro creazioni hanno “messo in luce” i 17 obiettivi, con l’intento di diffondere maggiore consapevolezza nei valori che accompagnano il concetto di sostenibilità.
L’iniziativa è stata promossa da Fondazione Triulza, Arexpo, Lendlease e Gruppo San Donato, in partnership con Think Smart Mobility @MIND, in collaborazione con Human Technopole, Università degli Studi e Politecnico di Milano, nel contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS.
Quest’anno il tema del concorso, giunto alla sesta edizione, ha avuto l’obiettivo di stimolare riflessioni e progetti per le città del futuro, utilizzando una prospettiva e un approccio multisensoriale, che può contribuire a rendere gli ecosistemi urbani e territoriali più intelligenti, accessibili, verdi, connessi, coesi e sociali.
È proprio all’interno di questo contest che la classe di Carenno, condotta dalla Prof.ssa di Tecnologia Rossella Velotto e con la collaborazione della collega di sostegno Cinzia Mauri, ha presentato il progetto “Mettiamo in luce gli Obiettivi della Sostenibilità”. L’elaborato intende dimostrare come, attraverso la percezione ottica e la sensorialità visiva, ciascuno di noi entri in contatto con gli eventi del mondo esterno e sua capace di rielaborarli e interiorizzarli attraverso dei processi che attivano pensiero critico e consapevolezza.
Il progetto è stato organizzato in due fasi: una di ricerca e una laboratoriale. In un primo momento i ragazzi hanno analizzato in modo puntuale i 17 goal dell’agenda 2030 e li hanno illustrati attraverso presentazioni digitali, che ne “Mettono in luce” i diversi aspetti, le connessioni e le diverse dimensioni, spiegando il concetto di sostenibilità e le tematiche ad esso collegate. Successivamente gli studenti hanno letteralmente “Messo in Luce” il proprio obiettivo di sostenibilità e sono stati coinvolti in un’attività tecnico-pratica STEAM di autocostruzione di lampade, con l’intento di illustrare e interpretare le diverse dimensioni della sostenibilità. Ogni cubo luminoso rappresenta un obiettivo dell’agenda, mediato dalla visione del singolo studente che, partendo da un progetto strutturale comune, liberamente ha scelto come interpretarlo. La lampada è infatti personalizzata, seguendo la creatività di ciascun ragazzo che si è sbizzarrito con stile, decorazioni e immagini che, a suo avviso, possono meglio rappresentare il proprio goal.
Le lampade diventano quindi il mezzo attraverso il quale si rendono più chiari i traguardi di sostenibilità in quanto, stimolando lo sguardo, attivano pensiero critico e consapevolezza, atta a promuovere stili di vita maggiormente in linea con uno sviluppo più sostenibile da un punto di vista sociale, economico e ambientale.
La partecipazione al concorso ha avuto un valore altamente educativo, oltre che formativo, ed è stata l’occasione per promuovere una cultura che volge uno sguardo più attento al futuro e che punta a modelli e stili di vita più sostenibili e più rispettosi verso l’ambiente e la società. I ragazzi si sono impegnati molto nella ricerca e nella realizzazione delle lampade, e con le loro creazioni hanno “messo in luce” i 17 obiettivi, con l’intento di diffondere maggiore consapevolezza nei valori che accompagnano il concetto di sostenibilità.