Valgreghentino: Bonacina alla riscossa, graffia su Parco e ex Granimarmi
Ci ha messo un attimo a ingranare. Ma superato lo scoglio del doversi presentare, arrivato a parlare dei problemi del paese è stato (quasi) incontenibile, inanellando una serie di critiche all'amministrazione uscente, frutto anche del suo essere (da pensionato) sul territorio.
Giuseppe Bonacina, classe 1957, candidato sindaco di “Progetto Futuro”, si è descritto come un uomo di poche chiacchiere e tanta voglia di concretezza. Un civico, con una esperienza in Comune dall'altra parte della barricata anni addietro, ora di nuovo pronto a lavorare per il paese, “per la comunità, non per il simbolo”. Con l'appoggio però dei partiti di centrodestra, rappresentanti ieri sera in sala dai referenti di zona di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia seduti in prima fila, che “hanno chiesto di sostenerci”.
Sposato, padre di due figli ormai grandi, Bonacina ha posto alla base della sua candidatura “un sentimento, un'esigenza di una nuova area dove poter esprimersi su temi di vita sociale e cittadinanza attiva. La visione di una politica basata sull'inclusione e sul coinvolgimento diretto dei cittadini, delle associazioni e del tessuto imprenditoriale locale”. E ancora: “la necessità di definire un percorso di confronto attivo su diverse questioni urgenti per il paese, dalla rigenerazione urbana alla tutela dell'ambiente passando per lo sviluppo economico e le difficoltà affrontate dalle tante imprese locali, dalla sicurezza sociale alla partecipazione democratica”.
Da sindaco vorrebbe poi “rispondere concretamente all'esigenza della comunità e delle nostre società sportive di un palazzetto. Puntare l'attenzione sui bisogni dei più fragili tra i nostri cittadini. Intendere il decoro urbano come condizione necessaria volta a garantire uno sviluppo ordinato del paese, al quale ogni cittadino deve aspirare...”.
Questi alcuni punti cardine del programma elettorale che sarà compiutamente snocciolato in un secondo incontro di presentazione, fissato per venerdì prossimo a Villa San Carlo. Ma, già sul finire della serata di ieri, come anticipato, non sono mancate frecciate dirette alla Giunta uscente. “L'amministrazione in carica ci ha portato in un parco, cosa aspetta per intervenire. Il parco?” ha chiesto Bonacina in relazione a alcune criticità rilevate in una passeggiata pomeridiana, demolendo poi – a parole – la piazza (“gli anziani fanno fatica a stare in piedi”, “le mamme con i passeggini devono stare attente”, “esteticamente fa schifo”) per arrivare a proporre il suo rifacimento portando in Regione un progetto prima condiviso con i residenti.
Espressi dubbi anche sulla collocazione della nuova palestra, ritenuta forse più utile nei pressi del plesso scolastico, visto che – ha detto Bonacina – gli alunni oggi fanno educazione fisica in un locale non idoneo. E sempre al Comprensivo, suggerito il recupero del mini alloggio presente, al momento “usato come deposito”, da assegnare a una famiglia bisognosa del paese, assicurando al tempo stesso un “presidio” di sorveglianza attiva.
Ricordando poi di aver collaborato fattivamente all'acquisizione al patrimonio della ex Granimarmi, il candidato sindaco ha affermato – ripetutamente, assumendosene la responsabilità – di ritenere l'amministrazione Colombo moralmente responsabile della situazione ora venutasi a creare elevata a “esempio plastico dell'incapacità a risolvere le necessità di un comune di 3.300 abitanti”, con il mancato ripristino anche del pezzo di muro crollato nel 2021. “Dopo tre anni ci arriva a dire che è riuscita a ottenere i permessi? Ne sono felice e contento, ma vorrei vedere dopo domani l'impresa che lavora”. Invocata infine attenzione a tutte le frazioni.
Se il programma avrebbe dovuto rimanere di sfondo, alla ribalta, invece, ieri sera, quelli che Bonacina ha a più riprese chiamato “colleghi” e dunque i componenti della sua lista, una formazione erede di vent'anni d'opposizione, al lavoro per costruire oggi la Valgreghentino del futuro, come da nome scelto già dalla scorsa tornata elettorale, come sottolineato da Anna Clara Bassani e Stefano Simonetti, consiglieri uscenti, nuovamente della partita. Con loro ci sono poi Gabriele Perego, Ivano Corti, Cristina Pelà, Serena Casale, Stefania Tita, Raffaele Pera, Andrea Bianco, Massimo De Franco, Angelo De Vito e Moreno Biffi.
Giuseppe Bonacina, classe 1957, candidato sindaco di “Progetto Futuro”, si è descritto come un uomo di poche chiacchiere e tanta voglia di concretezza. Un civico, con una esperienza in Comune dall'altra parte della barricata anni addietro, ora di nuovo pronto a lavorare per il paese, “per la comunità, non per il simbolo”. Con l'appoggio però dei partiti di centrodestra, rappresentanti ieri sera in sala dai referenti di zona di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia seduti in prima fila, che “hanno chiesto di sostenerci”.
Sposato, padre di due figli ormai grandi, Bonacina ha posto alla base della sua candidatura “un sentimento, un'esigenza di una nuova area dove poter esprimersi su temi di vita sociale e cittadinanza attiva. La visione di una politica basata sull'inclusione e sul coinvolgimento diretto dei cittadini, delle associazioni e del tessuto imprenditoriale locale”. E ancora: “la necessità di definire un percorso di confronto attivo su diverse questioni urgenti per il paese, dalla rigenerazione urbana alla tutela dell'ambiente passando per lo sviluppo economico e le difficoltà affrontate dalle tante imprese locali, dalla sicurezza sociale alla partecipazione democratica”.
Da sindaco vorrebbe poi “rispondere concretamente all'esigenza della comunità e delle nostre società sportive di un palazzetto. Puntare l'attenzione sui bisogni dei più fragili tra i nostri cittadini. Intendere il decoro urbano come condizione necessaria volta a garantire uno sviluppo ordinato del paese, al quale ogni cittadino deve aspirare...”.
Questi alcuni punti cardine del programma elettorale che sarà compiutamente snocciolato in un secondo incontro di presentazione, fissato per venerdì prossimo a Villa San Carlo. Ma, già sul finire della serata di ieri, come anticipato, non sono mancate frecciate dirette alla Giunta uscente. “L'amministrazione in carica ci ha portato in un parco, cosa aspetta per intervenire. Il parco?” ha chiesto Bonacina in relazione a alcune criticità rilevate in una passeggiata pomeridiana, demolendo poi – a parole – la piazza (“gli anziani fanno fatica a stare in piedi”, “le mamme con i passeggini devono stare attente”, “esteticamente fa schifo”) per arrivare a proporre il suo rifacimento portando in Regione un progetto prima condiviso con i residenti.
Espressi dubbi anche sulla collocazione della nuova palestra, ritenuta forse più utile nei pressi del plesso scolastico, visto che – ha detto Bonacina – gli alunni oggi fanno educazione fisica in un locale non idoneo. E sempre al Comprensivo, suggerito il recupero del mini alloggio presente, al momento “usato come deposito”, da assegnare a una famiglia bisognosa del paese, assicurando al tempo stesso un “presidio” di sorveglianza attiva.
Ricordando poi di aver collaborato fattivamente all'acquisizione al patrimonio della ex Granimarmi, il candidato sindaco ha affermato – ripetutamente, assumendosene la responsabilità – di ritenere l'amministrazione Colombo moralmente responsabile della situazione ora venutasi a creare elevata a “esempio plastico dell'incapacità a risolvere le necessità di un comune di 3.300 abitanti”, con il mancato ripristino anche del pezzo di muro crollato nel 2021. “Dopo tre anni ci arriva a dire che è riuscita a ottenere i permessi? Ne sono felice e contento, ma vorrei vedere dopo domani l'impresa che lavora”. Invocata infine attenzione a tutte le frazioni.
Se il programma avrebbe dovuto rimanere di sfondo, alla ribalta, invece, ieri sera, quelli che Bonacina ha a più riprese chiamato “colleghi” e dunque i componenti della sua lista, una formazione erede di vent'anni d'opposizione, al lavoro per costruire oggi la Valgreghentino del futuro, come da nome scelto già dalla scorsa tornata elettorale, come sottolineato da Anna Clara Bassani e Stefano Simonetti, consiglieri uscenti, nuovamente della partita. Con loro ci sono poi Gabriele Perego, Ivano Corti, Cristina Pelà, Serena Casale, Stefania Tita, Raffaele Pera, Andrea Bianco, Massimo De Franco, Angelo De Vito e Moreno Biffi.