I blucelesti sconfitti anche nell'ultima gara in B. Lo sfogo di Di Nunno

CALCIO SERIE B
38^ GIORNATA  
LECCO-MODENA   2-3 (1-3)

Il Lecco si accomiata dal proprio pubblico e dal campionato di B con un'altra sconfitta, la ventiquattresima su trentotto partite disputate. Le squadre si sono affrontate senza condizionamenti e con l'unico scopo di salutare con un risultato positivo. Ci è riuscito il Modena (già salvo) che fa festa sul lago e torna a vincere in trasferta dopo sei mesi. Il primo tempo si era concluso con i canarini in vantaggio per 3-1, grazie ai gol di Strizzolo (doppietta), Bozhanaj e del bluceleste Sersanti che aveva firmato il momentaneo pareggio. Nella ripresa il Lecco è sceso in campo con più grinta e ha ridotto lo scarto con Buso, senz'altro il miglior giocatore bluceleste di questa disgraziata stagione. Gli aquilotti hanno tentato nel finale di cogliere il pareggio, senza riuscirci.         
Finisce così la breve e tormentata avventura in cadetteria. E si è conclusa  come mezzo secolo fa: ultimo posto e senso d'inadeguatezza al cospetto di una categoria troppo severa per le abilità del club.
Le problematiche estive legate all'iscrizione hanno influenzato l'intero torneo, ma va detto che il Lecco (società inclusa) ha compiuto troppi passi falsi, sia in campo, sia fuori, per non meritare la retrocessione.
L'infruttuoso (eufemismo) mercato invernale è stato forse uno dei motivi principali del tracollo dei blucelesti che nel ritorno hanno conquistato tre pareggi e una vittoria in 19 partite.  La squadra ha inoltre avuto il torto di perdere punti pesanti nelle gare che contavano di più. A tal proposito ricordiamo che contro Feralpisalò, Ascoli, Spezia, Ternana e Bari, avversari diretti, i lecchesi hanno raccolto la miseria di sei punti sui trenta a disposizione.   Una dissonanza evidente che è costata, probabilmente, la possibilità di giocarsi la permanenza in B. Si ritorna in C, dunque, dopo aver respirato calcio professionistico nel vero senso del termine. Mancheranno le atmosfere tipiche della categoria, le grandi città, i club blasonati, il pubblico sempre numeroso (e corretto) del Rigamonti-Ceppi e anche le variopinte tifoserie avversarie. Ci si rituffa nello spartano mondo della Lega Pro dopo una sola annata vissuta quasi sempre sul ciglio del burrone, con una fugace parvenza di salvezza.  Da oggi si apre un capitolo nuovo nel lungo racconto bluceleste. Il futuro è però imperscrutabile, essendo legato alla eventuale cessione del club, ancora tutta da definire. Il popolo bluceleste ha trangugiato quest'anno troppi bocconi indigesti per sopportare oltre.    
Prima della conferenza stampa post partita,  il patron Paolo Di Nunno, tramite un discorso audio,  ha messo pepe, chiarendo che: “Non sono arrabbiato con i tifosi, anche se oggi me ne hanno dette di tutti i colori. I tifosi devono guardare bene di chi sono le colpe.  Non sono mie. Devono guardare bene: mister, direttore sportivo. Loro hanno scelto i giocatori e li hanno voluti. Mi dicono le parolacce e mi dicono di andare via. Ma sono io che andrò via. Anzi sono già via da Lecco. Sto cercando di vendere e se non vendo la squadra, la do al Comune. Sono stato qui sette anni, vi ho fatto vedere il calcio più bello d'Italia. Avete visto la serie B e non so quando la rivedrete ancora. Tra quarant'anni, cinquant'anni, oppure il prossimo anno, ve lo auguro. Non sto meritando tutto questo. Vi voglio ancora bene. A tutti quanti: tifosi, non tifosi e alle giovanili.  Grazie di cuore anche se non vi ho potuto salutare perché non passerò più da Lecco. Vi auguro di fare l'anno prossimo un campionato con il mister che volete voi. Non voi, ma colui il quale comprerà la società. Se ci sarà qualcuno che compra. Mi dite: vendi! Avrei venduto un anno fa. Non è stato però così. Non c'è nessuno che vuole la società. In serie B all'inizio la volevo vendere ma mi davano due dita negli occhi. Allora ho deciso io di fare il campionato di B. Pensavo alla salvezza. Invece no. Me l'hanno bruciata la squadra. A gennaio eravamo salvi, oggi siamo ultimi”.  

Gli altri risultati dell'ultima giornata:  Sudtirol-Palermo 0-1, Spezia-Venezia 2-1, Reggiana-Parma 1-1, Feralpisalò-Ternana 1-1, Cremonese-Cittadella 3-0, Como-Cosenza 1-1, Catanzaro-Sampdoria 1-3, Ascoli- Pisa 2-1, Bari-Brescia 2-0.  

CLASSIFICA:  Parma 76,  Como 73,  Venezia 70 , Cremonese 67  Catanzaro 60,  Palermo 56 Sampdoria 55 (-2) , Brescia 51 Cosenza, Modena, Reggiana, Sudtirol 47, Pisa e Cittadella 46, Spezia 44 , Ternana 43, Bari e Ascoli 41, Feralpisalò 33, Lecco 26. 

Squadre promosse direttamente in serie A: Parma e Como
Playoff: Venezia, Cremonese, Catanzaro, Palermo, Sampdoria, Brescia (inizio venerdì 17 maggio, conclusione domenica 2 giugno)
Playout: Ternana e Bari (16 e 23 maggio)
Squadre retrocesse in C: Ascoli, Feralpisalò e Lecco
MODENAFINE.jpg (65 KB)
Cronaca
Primo tempo
Mister Malgrati si porta in panchina il giovane Nicolò Tondi, centrocampista proveniente dall'Under 17. Rientra dalla squalifica Lepore. Indisponibili Beretta, Listovski e Lamanna. Esordio dal 1' per Henri Salomaa, esterno finlandese classe 2003.  Otto gli assenti per infortunio in casa modenese: Abiuso, Gliozzi, Gerli, Guarino, Oukhadda, Duca, Gargiulo, Ponsi.  
È subito Modena. Al 2'  Degli Innocenti scivola, arriva come un falco Strizzolo che di piatto mette in rete. Al 6' doppia occasione per Inglese ma l'azione era viziata da un fallo precedente.   Al 13' Inglese ci prova di testa; Gagno para. Al 16' un fendente di Magnino dal limite termina di poco fuori. Al 18' rapido contropiede modenese, sventato da Melgrati che riesce a neutralizzare su Magnino. Il Lecco pareggia al 22' con Sersanti che entra in area e con destro preciso batte Gagno. Ma il Modena non ci sta e al 29' ritorna in vantaggio. Gran gol di Bozhanaj che fa tutto da solo e con un missile da fuori area batte Melgrati. Gli emiliani insistono e al 35' trovano la terza rete, bucando la spaesata difesa bluceleste. Ancora gloria per Strizzolo che, ricevuta la sfera da Battistella, da pochi metri non ha difficoltà a insaccare.     
Secondo tempo
Girandola di cambi nel Lecco. Dentro Crociata, Galli, Novakovich, fuori Inglese, Degli Innocenti, Salomaa. Pericoloso Corrado al 2': il tiro del gialloblu sorvola la traversa. Il Lecco è abbastanza vivace ma non trova varchi. Al 14' ci pensa Buso a ridurre il divario. Il numero 99 bluceleste, al nono centro stagionale, confeziona un gol molto bello. Perfetto assist di Crociata per l'attaccante trevigiano che evita Riccio e piazza la sfera sul secondo palo. Al 29' Modena vicino al gol: botta di Magnino fermata dall'incrocio dei pali.  Al 42' conclusione di Celjak parata da Vandelli.   

TABELLINO
LECCO (4-3-3): Melgrati; Lepore, Celjak, Bianconi, Caporale (15' st Guglielmotti); Ionita, Degli Innocenti (1' st Galli), Sersanti (26' st Lunetta); Salomaa (1' st Crociata), Inglese (1' st Novakovich), Buso. 
A disposizione: Saracco, Smajolvic, Lunetta, Parigini, Frigerio, Ierardi, Tondi, Lemmes. 
Allenatore: Andrea Malgrati

MODENA ( 4-3-2-1 ): Gagno (40' st Vandelli); Riccio (33' st Cauz), Zaro, Pergreffi, Cotali; Magnino, Battistella, Santoro; Palumbo (1' st Corrado), Bozhanaj (45' st Oliva);  Strizzolo (33' st Manconi).
A disposizione: Seculin, Tremolada, Mondele, Di Stefano, Olivieri.
Allenatore: Pierpaolo Bisoli

ARBITRO: Collu di Cagliari 
MARCATORI:  2' pt e 35' pt Strizzolo (M) 22' pt Sersanti (L), 29' pt  Bozhanaj (M), 14' st Buso (L).  
NOTE: Un minuto di silenzio per ricordare le vittime di Casteldaccia. Serata mite. 3.306 spettatori (319 settore ospiti). Ammoniti: Caporale, Sersanti, Palumbo, Crociata, Santoro.
R.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.