Family Business Forum: Marco Gilardoni parla degli errori della madre
Nicoletta Zampillo del Vecchio parla per la prima volta della Fondazione Leonardo Del Vecchio dal palcoscenico del Family Business Forum (Camera di Commercio di Lecco). La moglie del fondatore di Luxottica (oggi EssilorLuxottica) ha raccontato gli obiettivi della Fondazione, intitolata al grande imprenditore di Agordo.
La prima giornata del Forum ha visto susseguirsi sul palco imprenditori, rappresentanti del mondo accademico, della ricerca, dell’economia e delle istituzioni, allietati da una performance di Laura Marzadori, primo Violino del Teatro Alla Scala, sostenuta dalla Fondazione Monzino.
Giuseppe Caprotti, autore del libro “Le ossa dei Caprotti” e presidente della Fondazione Guido Venosta, haevidenziato come il non condividere con figli e nipoti la gestione di un’azienda sia un errore da non fare e ha anticipato i suoi progetti futuri, incentrati soprattutto sulla Fondazione.
“Il primo errore da non commettere è non pensare al ‘dopo se stessi’”. Così ha dichiarato Marco Taccani Gilardoni, amministratore delegato della Gilardoni, azienda guidata dal 1987 dalla madre, ricordando il suo atteggiamento di ‘madre/padrone’ che ha messo a rischio la conduzione dell’impresa.
Claudio Marenzi, presidente di Herno, ha raccontato la storia che l’ha portato al comando dell’azienda utilizzando un fondo d’investimento per accompagnare l’uscita dalla gestione aziendale dei fratelli e come sua visione di sviluppo di un’impresa, quasi un ‘messaggio’ al figlio che, dopo la laurea, potrebbe aspirare a salire le gerarchie manageriali dell’azienda fino all’eventuale gestione.
Più è impossibile, più la sfida è stimolante: così Alberto Dalmasso, fondatore e AD di Satispay che ha raccontato la propria sfida a Visa e Mastercard: come sono le sfide di molti imprenditori di azziende familiari che “ti costringono a restare e affrontare il futuro per sé e per la vita di qualcun altro”.
Oggi si parlerà di Fondazioni, di come sia affidato alle donne il compito di tenere alto il nome della famiglia e fare da tramite tra l’impresa e la comunità che la circonda, come emerso dalla prima ricerca realizzata su questo tema dall’Osservatorio Aub dell’Università Bocconi e realizzata per Family Business Forum.
La ricerca su donne e fondazioni è parte di una analisi di più ampio respiro sulle donne nelle imprese familiari e che tra origine da studi americani secondo i quali nei prossimi anni ci sarà un numero elevato di eredi multimilionari. Finora l’attenzione è stata concentrata sugli uomini, sul loro ruolo e sui loro investimenti. Dal momento che la metà dei prossimi eredi sono donne è importante capire le loro attitudini e i loro ruoli.
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani concluderà i lavori, a seguito dell’intervento di ospiti internazionali che porteranno la loro esperienza di aziende di famiglia.
La prima giornata del Forum ha visto susseguirsi sul palco imprenditori, rappresentanti del mondo accademico, della ricerca, dell’economia e delle istituzioni, allietati da una performance di Laura Marzadori, primo Violino del Teatro Alla Scala, sostenuta dalla Fondazione Monzino.
Giuseppe Caprotti, autore del libro “Le ossa dei Caprotti” e presidente della Fondazione Guido Venosta, haevidenziato come il non condividere con figli e nipoti la gestione di un’azienda sia un errore da non fare e ha anticipato i suoi progetti futuri, incentrati soprattutto sulla Fondazione.
“Il primo errore da non commettere è non pensare al ‘dopo se stessi’”. Così ha dichiarato Marco Taccani Gilardoni, amministratore delegato della Gilardoni, azienda guidata dal 1987 dalla madre, ricordando il suo atteggiamento di ‘madre/padrone’ che ha messo a rischio la conduzione dell’impresa.
Claudio Marenzi, presidente di Herno, ha raccontato la storia che l’ha portato al comando dell’azienda utilizzando un fondo d’investimento per accompagnare l’uscita dalla gestione aziendale dei fratelli e come sua visione di sviluppo di un’impresa, quasi un ‘messaggio’ al figlio che, dopo la laurea, potrebbe aspirare a salire le gerarchie manageriali dell’azienda fino all’eventuale gestione.
Più è impossibile, più la sfida è stimolante: così Alberto Dalmasso, fondatore e AD di Satispay che ha raccontato la propria sfida a Visa e Mastercard: come sono le sfide di molti imprenditori di azziende familiari che “ti costringono a restare e affrontare il futuro per sé e per la vita di qualcun altro”.
Oggi si parlerà di Fondazioni, di come sia affidato alle donne il compito di tenere alto il nome della famiglia e fare da tramite tra l’impresa e la comunità che la circonda, come emerso dalla prima ricerca realizzata su questo tema dall’Osservatorio Aub dell’Università Bocconi e realizzata per Family Business Forum.
La ricerca su donne e fondazioni è parte di una analisi di più ampio respiro sulle donne nelle imprese familiari e che tra origine da studi americani secondo i quali nei prossimi anni ci sarà un numero elevato di eredi multimilionari. Finora l’attenzione è stata concentrata sugli uomini, sul loro ruolo e sui loro investimenti. Dal momento che la metà dei prossimi eredi sono donne è importante capire le loro attitudini e i loro ruoli.
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani concluderà i lavori, a seguito dell’intervento di ospiti internazionali che porteranno la loro esperienza di aziende di famiglia.