Lecco: laboratori, euroteka e indirizzo montessoriano alla "nuova" De Amicis
La riqualificazione della scuola elementare De Amicis è un po’ più vicina. Mercoledì sera durante la commissione prima è stato infatti presentato il progetto definitivo redatto dallo studio Sastec Progetti e il 29 maggio chiuderà il bando di gara attraverso il quale il Comune di Lecco dovrebbe individuare l’operatore che verrà incaricato di redigere il progetto esecutivo e dell’esecuzione lavori.
Una riqualificazione che va però oltre una semplice ristrutturazione dell’edificio: “La struttura di cui parliamo esiste da quasi cento anni, ha avuto un ruolo importante per la città e ha ospitato diverse generazioni di studenti - ha spiegato l’assessore all’Istruzione Emanuele Torri -. Il progetto per la sua riqualificazione è stato candidato al bando regionale ‘Spazio alla scuola’ ed è l’unico che ha ottenuto un finanziamento per la riqualificazione grazie alla sua portata innovativa”. La “nuova” De Amicis, infatti, non solo ospiterà un indirizzo montessoriano ma proporrà anche forme di didattica innovative: “Tutto il processo è stato condiviso con i docenti con l’obiettivo che la scuola tornasse a rappresentare un luogo importante per la formazione dei ragazzi dopo il decremento delle iscrizioni registrato negli ultimi anni anche per la connotazione che aveva assunto l’istituto rispetto all’elevata presenza di alunni con background migratorio. È stata condivisa così la necessità di riqualificare questo spazio aprendolo ad una didattica più innovativa, non tanto nei contenuti quanto nella metodologia. Il progetto ha così ridisegnato gli spazi aprendo alla possibilità del 'cooperative learning’ grazie agli arredi modulabili, adattabili a diverse esigenze e diverse modalità di fare didattica e alle vie di comunicazione con la ricca parte esterna che saranno aperte". Gli insegnanti si stanno anche formando sulla metodologia montessoriana e a settembre potranno cominciare questa esperienza, grazie anche alla attrezzatura necessaria che acquisterà il Comune. “Questo progetto rappresenta una grande opportunità per la nostra città, non solo per la ristrutturazione di un edificio importante ma anche per l’implementazione della didattica innovativa che permetterà”.
L’aspetto “materiale” di questo intervento lo ha invece illustrato l’architetto Valsecchi dello studio Sastec Progetti. Il nuovo edificio prevede innanzitutto una parte dedicata alla scuola dell’infanzia Damiano Chiesa che ha lasciato la sua storica sede di via Ghislanzoni per fare posto alla futura casa di comunità: ad essa saranno riservati al piano terra due sezioni, un’aula speciale, uno spazio per la mensa e uno per l’attività libera. L’intervento sulla scuola primaria prevede una forte riorganizzazione spazi interni, con l’obiettivo di permettere lavori in piccoli gruppi e riconfigurare il rapporto con il quartiere e con la parte esterna. Saranno previste dieci aule per la didattica di cui otto collegate a delle piccole “aule speciali”, lo spazio per la mensa, sei laboratori interni, un’eureteka che è un laboratorio indipendente, una biblioteca con piccolo teatro della lettura e una riconfigurazione degli spogliatoi della palestra. I generosi spazi esterni della scuola verranno molto valorizzati per permettere di svolgere attività anche all’aperto, sportive ma non solo.
Molta attenzione verrà prestata alla riqualificazione energetica che verrà realizzata con la sostituzione dei serramenti e delle contro pareti interne, con il collegamento al teleriscaldamento e con l’installazione del parco fotovoltaico: interventi che dovrebbero portare alla realizzazione di un “edificio a energia quasi zero”. Verrà anche assicurato l’abbattimento delle barriere architettoniche tramite una serie di collegamenti e saranno rivisti gli ingressi: non si accederà più dal portone di via Amendola ma da via Previati e da due accessi laterali di via Amendola che oggi non sono utilizzati. Essendo un edifico con vincolo monumentale i progettisti si sono confrontati con la Soprintendenza per definire quali interventi di restauro andranno realizzati.
Il costo previsto di questo intervento è di 8.135.000 euro, di cui 5.000.030 coperti dalla Regione, anche se andrà tolta la percentuale dei lavori che riguardano la scuola dell’infanzia non prevista dal bando regionale. Le scadenze del finanziamento prevedono di chiudere i lavori entro la fine del 2026, ma l’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi spera di riuscire a far partire l’anno scolastico 2026/2027 nella nuova sede ristrutturata.
Una riqualificazione che va però oltre una semplice ristrutturazione dell’edificio: “La struttura di cui parliamo esiste da quasi cento anni, ha avuto un ruolo importante per la città e ha ospitato diverse generazioni di studenti - ha spiegato l’assessore all’Istruzione Emanuele Torri -. Il progetto per la sua riqualificazione è stato candidato al bando regionale ‘Spazio alla scuola’ ed è l’unico che ha ottenuto un finanziamento per la riqualificazione grazie alla sua portata innovativa”. La “nuova” De Amicis, infatti, non solo ospiterà un indirizzo montessoriano ma proporrà anche forme di didattica innovative: “Tutto il processo è stato condiviso con i docenti con l’obiettivo che la scuola tornasse a rappresentare un luogo importante per la formazione dei ragazzi dopo il decremento delle iscrizioni registrato negli ultimi anni anche per la connotazione che aveva assunto l’istituto rispetto all’elevata presenza di alunni con background migratorio. È stata condivisa così la necessità di riqualificare questo spazio aprendolo ad una didattica più innovativa, non tanto nei contenuti quanto nella metodologia. Il progetto ha così ridisegnato gli spazi aprendo alla possibilità del 'cooperative learning’ grazie agli arredi modulabili, adattabili a diverse esigenze e diverse modalità di fare didattica e alle vie di comunicazione con la ricca parte esterna che saranno aperte". Gli insegnanti si stanno anche formando sulla metodologia montessoriana e a settembre potranno cominciare questa esperienza, grazie anche alla attrezzatura necessaria che acquisterà il Comune. “Questo progetto rappresenta una grande opportunità per la nostra città, non solo per la ristrutturazione di un edificio importante ma anche per l’implementazione della didattica innovativa che permetterà”.
L’aspetto “materiale” di questo intervento lo ha invece illustrato l’architetto Valsecchi dello studio Sastec Progetti. Il nuovo edificio prevede innanzitutto una parte dedicata alla scuola dell’infanzia Damiano Chiesa che ha lasciato la sua storica sede di via Ghislanzoni per fare posto alla futura casa di comunità: ad essa saranno riservati al piano terra due sezioni, un’aula speciale, uno spazio per la mensa e uno per l’attività libera. L’intervento sulla scuola primaria prevede una forte riorganizzazione spazi interni, con l’obiettivo di permettere lavori in piccoli gruppi e riconfigurare il rapporto con il quartiere e con la parte esterna. Saranno previste dieci aule per la didattica di cui otto collegate a delle piccole “aule speciali”, lo spazio per la mensa, sei laboratori interni, un’eureteka che è un laboratorio indipendente, una biblioteca con piccolo teatro della lettura e una riconfigurazione degli spogliatoi della palestra. I generosi spazi esterni della scuola verranno molto valorizzati per permettere di svolgere attività anche all’aperto, sportive ma non solo.
Molta attenzione verrà prestata alla riqualificazione energetica che verrà realizzata con la sostituzione dei serramenti e delle contro pareti interne, con il collegamento al teleriscaldamento e con l’installazione del parco fotovoltaico: interventi che dovrebbero portare alla realizzazione di un “edificio a energia quasi zero”. Verrà anche assicurato l’abbattimento delle barriere architettoniche tramite una serie di collegamenti e saranno rivisti gli ingressi: non si accederà più dal portone di via Amendola ma da via Previati e da due accessi laterali di via Amendola che oggi non sono utilizzati. Essendo un edifico con vincolo monumentale i progettisti si sono confrontati con la Soprintendenza per definire quali interventi di restauro andranno realizzati.
Il costo previsto di questo intervento è di 8.135.000 euro, di cui 5.000.030 coperti dalla Regione, anche se andrà tolta la percentuale dei lavori che riguardano la scuola dell’infanzia non prevista dal bando regionale. Le scadenze del finanziamento prevedono di chiudere i lavori entro la fine del 2026, ma l’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi spera di riuscire a far partire l’anno scolastico 2026/2027 nella nuova sede ristrutturata.
M.V.