L'USD Olginatese va avanti da sola: budget da valutare, priorità al settore giovanile

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Il vecchio stemma dell'Olginatese
L'USD Brianza Olginatese non esiste più. È durata appena quattro anni l'esperienza dell'USD Olginatese con l'ACD Brianza Cernusco-Merate, che dopo il "divorzio" ha già contratto un nuovo matrimonio arrivando a fondare con un'analoga società del territorio la "Casatese Merate", la cui avventura inizierà ufficialmente il prossimo 1° luglio. Una scelta condivisa, quella delle due realtà calcistiche, dopo un periodo di lavoro che non è andato come sperato, anche solo sul fronte dei risultati: basti pensare che la Prima squadra, a lungo militante in Serie D, dovrà disputare a breve i Playout contro il Castelleone per scongiurare la retrocessione in Promozione (un anno fa, invece, era svanito all'ultima giornata il sogno dell'accesso ai Playoff per il ritorno nella categoria immediatamente inferiore alla C).
"È stata un'esperienza altalenante, sotto vari punti di vista, e nel gennaio scorso abbiamo cominciato a maturare l'idea di una separazione" ci ha spiegato il direttore generale Fabio Galbusera. "Ad ogni modo crediamo che sia stato giusto tentare questa strada, quattro anni fa. Quando è venuto a mancare il nostro storico presidente Gianpaolo Redaelli, anima della società per oltre mezzo secolo, ci siamo trovati spiazzati e pensavamo che quello fosse l'unico modo per andare avanti. Dovevamo provarci anche per lui, poi di fatto non si è mai arrivati a una vera e propria fusione, perché l'Academy ha sempre mantenuto una sua autonomia. Ma ora, sul viale del tramonto di una stagione che si è rivelata deludente, abbiamo preso la scelta di dividerci".
Che cosa succederà quindi, dal prossimo luglio? "Noi andremo avanti come USD Olginatese, dunque con la vecchia denominazione e il nostro logo originario, chiaramente fin quando saremo in grado di farlo. La finalità del lavoro con la realtà meratese era proprio quella di unire le forze per creare una squadra solida, che fosse supportata anche a livello economico, cosa che ora non sarà affatto semplice. Ciò che possiamo garantire, al momento, è che la Prima squadra sarà iscritta al campionato, che sia quello di Eccellenza o - speriamo di no - quello di Promozione. Al massimo, se sarà necessario, sposteremo alcune risorse sul settore giovanile, che è sempre stato il nostro fiore all'occhiello e vogliamo anche migliorare, se possibile" ha aggiunto Galbusera, con una doverosa specifica. "Molto dipenderà dalla categoria in cui ci ritroveremo, quindi solo dopo i Playout potremo avere un'idea più chiara della situazione e valutare il budget disponibile. Resta il fatto che siamo aperti a qualsiasi tipo di collaborazione o di aiuto, se poi non arriverà nessuno faremo i conti e vedremo il da farsi. Di base cerchiamo persone serie, con tanta voglia di fare, a cui possiamo anche offrire ampio spazio e grandi margini di manovra, come del resto era successo con la Brianza Cernusco-Merate alla quale abbiamo lasciato persino la presidenza, senza problemi (il "numero uno" era Roberto Spreafico, ndr). L'Olginatese è sempre stata una realtà condotta da pochi appassionati, che tutti conoscono, dai tempi in cui tutto ruotava attorno al solo Redaelli: quando arriverà il giorno in cui non avremo più la voglia di oggi - o non ce la faremo più - molleremo, ma sicuramente senza lasciare debiti a nessuno e senza vendere il titolo sportivo".
Ancora da definire l'organigramma della nuova-vecchia società, che singolarmente tornerà ad avere circa 300 tesserati e graviterà attorno al Centro sportivo di via dell'Industria a Olginate. "Magari faremo numeri più bassi, ma punteremo sempre sulla qualità. Siamo pronti a ripartire, con lo spirito di sempre" ha concluso Galbusera.
B.P.
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