Oliveto: in un video la morte di Ghizlane, già barista in paese
Una delle nipoti parrebbe aver ripreso, con il cellulare, la morte di Ghizlane Moutahir, la 41enne di origini marocchine, ma in Italia da anni, con ultima residenza a Oliveto Lario pur vivendo ormai a Sant'Angelo Lodigiano, precipitata ieri dalla zipline della Valtellina, l'aerofune che permette di vivere un'esperienza adrenalinica, sorvolando la Valle del Bitto da Albaredo per San Marco. La ragazza, con la sorella, secondo quanto fino ad ora emerso, aveva infatti preceduto la zia raggiungendo la stazione di Bema qualche minuto prima, il tempo di estrarre di tasca il telefonino e far partire il video ora sequestrato su disposizione della Procura, con il PM Stefano La Torre a capo delle indagini disposte per fare piena luce sulla tragedia.
Bloccato, ovviamente, l'impianto Fly Motion. Come è stata altresì disposta l'autopsia sul corpo di Ghizlane, classe 1981, già barista a Oliveto Lario e prima ancora commessa in una pasticceria di Carate Brianza. La salma è stata recuperata nell'area boschiva ai piedi della stazione di arrivo dell'aerofune. Dove la 41enne non è mai giunta. Il suo volo parrebbe essersi infatti interrotto una ventina di metri prima. Poi cosa è accaduto è tutto da ricostruire. La donna potrebbe aver avuto una crisi d'ansia, sganciando i piedi dall'apposito appoggio, precipitando poi da un'altezza di circa 40 metri, nonostante indossasse - ovviamente - l'imbrago di sicurezza. Come sia potuto accadere, dovrà ricostruirlo l'inchiesta avviata dalla Procura. Ghizlane Moutahir, lascia il marito, con cui ieri era salita in Valtellina, insieme ad altri famigliari, per una domenica di forti emozioni.
Bloccato, ovviamente, l'impianto Fly Motion. Come è stata altresì disposta l'autopsia sul corpo di Ghizlane, classe 1981, già barista a Oliveto Lario e prima ancora commessa in una pasticceria di Carate Brianza. La salma è stata recuperata nell'area boschiva ai piedi della stazione di arrivo dell'aerofune. Dove la 41enne non è mai giunta. Il suo volo parrebbe essersi infatti interrotto una ventina di metri prima. Poi cosa è accaduto è tutto da ricostruire. La donna potrebbe aver avuto una crisi d'ansia, sganciando i piedi dall'apposito appoggio, precipitando poi da un'altezza di circa 40 metri, nonostante indossasse - ovviamente - l'imbrago di sicurezza. Come sia potuto accadere, dovrà ricostruirlo l'inchiesta avviata dalla Procura. Ghizlane Moutahir, lascia il marito, con cui ieri era salita in Valtellina, insieme ad altri famigliari, per una domenica di forti emozioni.