Alle elezioni di giugno non sarò in lizza per la carica di Sindaco
Alle elezioni di giugno non sarò in lizza per la carica di Sindaco, nonostante in molti mi abbiano chiesto di ricandidarmi: c’è un gruppo che sta lavorando da tempo alla formazione di una lista nuova, e lasciargli spazio mi è sembrata la cosa più giusta; anche la lista “Insieme per Dervio” non si ripresenterà alle elezioni a favore di questa innovativa e autonoma proposta politica, alla quale sono ovviamente liberi di aderire i sostenitori della nostra lista che ha ben amministrato il paese per 10 anni e garantito negli ultimi 5 un’efficace attività di controllo e di stimolo all’attuale amministrazione. Se ci verrà chiesto potremo dare eventualmente una mano a livello personale, ma nella nuova lista non mancano la passione e le competenze giuste per amministrare Dervio.
Fare il sindaco del mio paese è stata una bellissima esperienza, figlia della passione per la res pubblica che mi accompagna fin da giovanissimo e che ho maturato nella mia formazione personale. Dopo la necessaria gavetta da assessore mi è stata offerta una possibilità che ho accolto volentieri, con onestà e spirito di servizio, senza mai alcun interesse personale e dedicandovi gli anni e le energie migliori, coi miei pregi e difetti ma con grande impegno e passione.
Del mio mandato restano tante opere utili, realizzate in anni dove non giravano i soldi che sono disponibili oggi e in presenza di tante limitazioni alla spesa pubblica che ora sono state eliminate: tra le principali la passeggiata fino alla Foppa e il ponte levatoio davanti al cantiere della Navigazione, a creare un percorso da un capo all’altro del paese unico su tutto il Lario, la nuova sede della biblioteca, il restauro che ha portato all’apertura della torre di Orezia, i primi impianti di videosorveglianza, gli ingenti investimenti su acquedotto e fognatura, il rifacimento delle stradine del paese, le tribune al campo sportivo, le reti paramassi alla Balma, gli impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, gli incarichi per la posa della fibra ottica e per la sostituzione delle luci di tutti i lampioni con i led; a Corenno la realizzazione del belvedere, il parchetto pubblico e la passeggiata fino a Dorio, il collegamento al depuratore della fognatura, il parcheggio presso il cimitero, la pavimentazione di alcune aree, la promozione del recupero della Linea Cadorna e delle arche all’esterno della chiesa. Ma gli interventi più belli sono quelli che hanno risolto problemi magari più piccoli ma molto sentiti dai cittadini.
Mi piace ricordare anche l’impegno per la cultura, con la pubblicazione di una decina di libri e centinaia di iniziative, come tanti eventi creati letteralmente dal nulla (tra cui Degustando Dervio, Ritorno a Corenno, Assalto a Castello, la Mezza Notte Bianca, il gemellaggio…), spettacoli teatrali e musicali a volte di alto livello per il nostro piccolo paese, fino a iniziative particolari come quelle sul piroscafo Patria (che abbiamo fatto perfino navigare, in quella che ad oggi resta ancora la sua ultima crociera), il proiettore digitale al cinema, la promozione culturale svolta dalla biblioteca, i tanti interventi a favore delle scuole, l’attenzione ai servizi alla persona, soprattutto gli anziani e i più fragili, e l’impegno a informare costantemente i cittadini sull’attività dell’amministrazione, raggiungendo democraticamente tutte le famiglie col notiziario comunale. Spero che si torni presto a mettere l’attenzione anche su questi argomenti, che ultimamente appaiono un po’ dimenticati a favore di iniziative più legate a un ritorno d’immagine immediato.
È stata impegnativa anche l’esperienza sui banchi della minoranza, dai quali abbiamo fatto tante proposte, quasi sempre inascoltate, ed esercitato il controllo che la legge richiede sull’operato dell’amministrazione, segnalando le tante criticità riscontrate. È stata spesso la minoranza a informare i cittadini su quanto succedeva in Comune: tra i risultati più importanti ottenuti la raccolta di 1.167 firme contro i forni crematori, una proposta scellerata contro la quale abbiamo mobilitato i Derviesi.
Tutte queste esperienze sono state per me umanamente molto ricche. Ho vissuto delle intense collaborazioni con amministratori di altri paesi, con i consiglieri e i sostenitori della lista, coi funzionari comunali e con tanti cittadini e volontari, che mi hanno aiutato e insegnato molto: esperienze per cui posso solo ringraziare e che metterò a frutto in altre forme sempre a favore del mio paese.
Fare il sindaco del mio paese è stata una bellissima esperienza, figlia della passione per la res pubblica che mi accompagna fin da giovanissimo e che ho maturato nella mia formazione personale. Dopo la necessaria gavetta da assessore mi è stata offerta una possibilità che ho accolto volentieri, con onestà e spirito di servizio, senza mai alcun interesse personale e dedicandovi gli anni e le energie migliori, coi miei pregi e difetti ma con grande impegno e passione.
Del mio mandato restano tante opere utili, realizzate in anni dove non giravano i soldi che sono disponibili oggi e in presenza di tante limitazioni alla spesa pubblica che ora sono state eliminate: tra le principali la passeggiata fino alla Foppa e il ponte levatoio davanti al cantiere della Navigazione, a creare un percorso da un capo all’altro del paese unico su tutto il Lario, la nuova sede della biblioteca, il restauro che ha portato all’apertura della torre di Orezia, i primi impianti di videosorveglianza, gli ingenti investimenti su acquedotto e fognatura, il rifacimento delle stradine del paese, le tribune al campo sportivo, le reti paramassi alla Balma, gli impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, gli incarichi per la posa della fibra ottica e per la sostituzione delle luci di tutti i lampioni con i led; a Corenno la realizzazione del belvedere, il parchetto pubblico e la passeggiata fino a Dorio, il collegamento al depuratore della fognatura, il parcheggio presso il cimitero, la pavimentazione di alcune aree, la promozione del recupero della Linea Cadorna e delle arche all’esterno della chiesa. Ma gli interventi più belli sono quelli che hanno risolto problemi magari più piccoli ma molto sentiti dai cittadini.
Mi piace ricordare anche l’impegno per la cultura, con la pubblicazione di una decina di libri e centinaia di iniziative, come tanti eventi creati letteralmente dal nulla (tra cui Degustando Dervio, Ritorno a Corenno, Assalto a Castello, la Mezza Notte Bianca, il gemellaggio…), spettacoli teatrali e musicali a volte di alto livello per il nostro piccolo paese, fino a iniziative particolari come quelle sul piroscafo Patria (che abbiamo fatto perfino navigare, in quella che ad oggi resta ancora la sua ultima crociera), il proiettore digitale al cinema, la promozione culturale svolta dalla biblioteca, i tanti interventi a favore delle scuole, l’attenzione ai servizi alla persona, soprattutto gli anziani e i più fragili, e l’impegno a informare costantemente i cittadini sull’attività dell’amministrazione, raggiungendo democraticamente tutte le famiglie col notiziario comunale. Spero che si torni presto a mettere l’attenzione anche su questi argomenti, che ultimamente appaiono un po’ dimenticati a favore di iniziative più legate a un ritorno d’immagine immediato.
È stata impegnativa anche l’esperienza sui banchi della minoranza, dai quali abbiamo fatto tante proposte, quasi sempre inascoltate, ed esercitato il controllo che la legge richiede sull’operato dell’amministrazione, segnalando le tante criticità riscontrate. È stata spesso la minoranza a informare i cittadini su quanto succedeva in Comune: tra i risultati più importanti ottenuti la raccolta di 1.167 firme contro i forni crematori, una proposta scellerata contro la quale abbiamo mobilitato i Derviesi.
Tutte queste esperienze sono state per me umanamente molto ricche. Ho vissuto delle intense collaborazioni con amministratori di altri paesi, con i consiglieri e i sostenitori della lista, coi funzionari comunali e con tanti cittadini e volontari, che mi hanno aiutato e insegnato molto: esperienze per cui posso solo ringraziare e che metterò a frutto in altre forme sempre a favore del mio paese.
Davide Vassena