600 volontari 'in campo' per una multi emergenza: la P.C. si schiera per l'esercitazione
Circa 600 volontari coinvolti, già definiti "un piccolo esercito di pace", per un totale di 41 organizzazioni e 16 scenari operativi. Sono i principali numeri della maxi esercitazione "Uniti nel rischio 2024" in scena in questo fine settimana su tutto il nostro territorio, organizzata dal Comitato di Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile (CCV) in collaborazione con la Provincia di Lecco, con l'obiettivo di testare la risposta e la capacità operativa del sistema.
Il campo base è stato allestito già ieri, venerdì 3 maggio, presso l'area ex Granimarmi a Valgreghentino, da dove partirà la colonna mobile per le attività previste, tutte sostanzialmente orientate alla prevenzione senza però dimenticare un aspetto fondamentale come la formazione degli stessi operatori, impegnati da tempo nel prepararsi per questa importante esercitazione che si svolgerà con il supporto e il coordinamento della Colonna Mobile Provinciale (CMP) e della struttura operativa del CCV.
Il cuore del programma è stato illustrato nella serata di ieri presso il CPE di Sala al Barro, dopo un'introduzione a cura della presidente del CCV Domizia Mornico. In platea tanti volontari, ma anche un buon numero di sindaci, rappresentanti delle Istituzioni locali e membri delle forze di soccorso attive sul territorio provinciale, in sostanza tutte le realtà che sarebbero coinvolte nella gestione di una multi emergenza come quella che sarà simulata nel corso dell'esercitazione, che richiederebbe innanzitutto un notevole sforzo di coordinamento per garantire la miglior risposta possibile alle esigenze del momento.
Nello specifico, le "giubbe gialle" che saranno in campo con i rispettivi gruppi di Protezione Civile si troveranno a operare, in base allo scenario di riferimento, su esondazioni di corsi d'acqua (con la conseguente necessità di evacuare la popolazione), allagamenti e frane - dunque in contesti di rischio idrogeologico -, ma anche su roghi, black out e ricerca dispersi, con tanto di intervento del Nucleo Antincendio boschivo e dei sommozzatori.
Interessato, come già detto, praticamente l'intero territorio provinciale, da Cortenova a Colico fino a scendere ad Abbadia e Mandello, Lecco città (con 4 scenari, tutti di allagamenti), Olginate e Valgreghentino, per poi proseguire ancora fino a Imbersago (dove ci si concentrerà anche sull'addestramento e sul monitoraggio del fiume Adda) e La Valletta Brianza (con un campo scuola).
"L'obiettivo è sempre quello di farsi trovare pronti, sperando chiaramente che non avvenga mai nulla di tutto ciò" ha sottolineato il consigliere provinciale Stefano Simonetti ringraziando tutti i volontari, che ha definito "un piccolo esercito di pace", il CCV e tutte le realtà coinvolte nell'esercitazione, soffermandosi poi sul possibile futuro dello stesso CPE di Sala al Barro. "Come ente abbiamo pronti 250.000 euro per la progettazione della Casa del Soccorso, un polo fondamentale per tutto il territorio. L'iter si preannuncia lungo, anche perché si dovrà lavorare per l'acquisizione di tutte le aree circostanti che ne faranno parte, ma noi ci crediamo molto perché questa provincia di Lecco".
La parola è poi passata a Paola Cavalcanti, Viceprefetto aggiunto di Lecco, che ha sottolineato l'importanza della distribuzione di competenze e dell'assunzione di responsabilità in un sistema multilivello come quello della Protezione Civile, in cui è fondamentale avere sempre un quadro completo di "chi fa cosa" sapendo di poter contare sull'impegno di tanti volontari, che sacrificano tempo ed energie per qualcosa di prezioso e utile alla collettività. Ringraziamenti, infine, anche da parte di Dario Pasini, presidente regionale del Comitato di PC.
Come anticipato, il campo base dell'esercitazione è stato allestito a Valgreghentino, nella stessa cornice dove domenica 5 maggio il gruppo di "casa" coordinato da Michele Motta, ai vertici anche del CCV provinciale, festeggerà il proprio 15° anniversario di fondazione.
Grande nei numeri, potendo contare su più di 30 volontari, ma soprattutto nello spirito, la "squadra" del piccolo paese alle porte di Olginate è stata fin dai suoi esordi un punto di riferimento significativo per il territorio lecchese, prendendo parte a importanti missioni nazionali su alluvioni e terremoti a partire da quello del 2009 a L'Aquila, a pochi mesi dall'avvio ufficiale dell'attività. Il programma delle celebrazioni, nello specifico, prevede la Messa alle 11.00 proprio nell'area ex Granimarmi, dove ha sede lo stesso gruppo, a cui seguirà un breve momento istituzionale con le autorità.
Il campo base è stato allestito già ieri, venerdì 3 maggio, presso l'area ex Granimarmi a Valgreghentino, da dove partirà la colonna mobile per le attività previste, tutte sostanzialmente orientate alla prevenzione senza però dimenticare un aspetto fondamentale come la formazione degli stessi operatori, impegnati da tempo nel prepararsi per questa importante esercitazione che si svolgerà con il supporto e il coordinamento della Colonna Mobile Provinciale (CMP) e della struttura operativa del CCV.
Il cuore del programma è stato illustrato nella serata di ieri presso il CPE di Sala al Barro, dopo un'introduzione a cura della presidente del CCV Domizia Mornico. In platea tanti volontari, ma anche un buon numero di sindaci, rappresentanti delle Istituzioni locali e membri delle forze di soccorso attive sul territorio provinciale, in sostanza tutte le realtà che sarebbero coinvolte nella gestione di una multi emergenza come quella che sarà simulata nel corso dell'esercitazione, che richiederebbe innanzitutto un notevole sforzo di coordinamento per garantire la miglior risposta possibile alle esigenze del momento.
Nello specifico, le "giubbe gialle" che saranno in campo con i rispettivi gruppi di Protezione Civile si troveranno a operare, in base allo scenario di riferimento, su esondazioni di corsi d'acqua (con la conseguente necessità di evacuare la popolazione), allagamenti e frane - dunque in contesti di rischio idrogeologico -, ma anche su roghi, black out e ricerca dispersi, con tanto di intervento del Nucleo Antincendio boschivo e dei sommozzatori.
Interessato, come già detto, praticamente l'intero territorio provinciale, da Cortenova a Colico fino a scendere ad Abbadia e Mandello, Lecco città (con 4 scenari, tutti di allagamenti), Olginate e Valgreghentino, per poi proseguire ancora fino a Imbersago (dove ci si concentrerà anche sull'addestramento e sul monitoraggio del fiume Adda) e La Valletta Brianza (con un campo scuola).
"L'obiettivo è sempre quello di farsi trovare pronti, sperando chiaramente che non avvenga mai nulla di tutto ciò" ha sottolineato il consigliere provinciale Stefano Simonetti ringraziando tutti i volontari, che ha definito "un piccolo esercito di pace", il CCV e tutte le realtà coinvolte nell'esercitazione, soffermandosi poi sul possibile futuro dello stesso CPE di Sala al Barro. "Come ente abbiamo pronti 250.000 euro per la progettazione della Casa del Soccorso, un polo fondamentale per tutto il territorio. L'iter si preannuncia lungo, anche perché si dovrà lavorare per l'acquisizione di tutte le aree circostanti che ne faranno parte, ma noi ci crediamo molto perché questa provincia di Lecco".
La parola è poi passata a Paola Cavalcanti, Viceprefetto aggiunto di Lecco, che ha sottolineato l'importanza della distribuzione di competenze e dell'assunzione di responsabilità in un sistema multilivello come quello della Protezione Civile, in cui è fondamentale avere sempre un quadro completo di "chi fa cosa" sapendo di poter contare sull'impegno di tanti volontari, che sacrificano tempo ed energie per qualcosa di prezioso e utile alla collettività. Ringraziamenti, infine, anche da parte di Dario Pasini, presidente regionale del Comitato di PC.
Come anticipato, il campo base dell'esercitazione è stato allestito a Valgreghentino, nella stessa cornice dove domenica 5 maggio il gruppo di "casa" coordinato da Michele Motta, ai vertici anche del CCV provinciale, festeggerà il proprio 15° anniversario di fondazione.
Grande nei numeri, potendo contare su più di 30 volontari, ma soprattutto nello spirito, la "squadra" del piccolo paese alle porte di Olginate è stata fin dai suoi esordi un punto di riferimento significativo per il territorio lecchese, prendendo parte a importanti missioni nazionali su alluvioni e terremoti a partire da quello del 2009 a L'Aquila, a pochi mesi dall'avvio ufficiale dell'attività. Il programma delle celebrazioni, nello specifico, prevede la Messa alle 11.00 proprio nell'area ex Granimarmi, dove ha sede lo stesso gruppo, a cui seguirà un breve momento istituzionale con le autorità.
B.P.