Lecco si candida a diventare riferimento per le geoscienze. Aperto il 'Festival'

E’ stato inaugurato ieri alla “Piccola” il festival “Geocult” organizzato dal Comune per celebrare il bicentenario della nascita (1824) dell’abate Antonio Stoppani, pioniere della divulgazione scientifica con quel suo “Bel Paese” che fu subito best-seller quando uscì nel 1876. Festival che vuole essere appunto occasione di divulgazione delle geoscienze, vale a dire le varie branche della scienza che si occupano di studiare il nostro pianeta, oggi alle prese con il cambiamento climatico, tema centrale nella riflessione della rassegna che terrà banco fino al 12 maggio. 
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Se l’occasione è il bicentenario stoppaniano, si tratta di una rassegna che non vuole essere passeggera.  Nel manifesto c’è già scritto prima edizione a prefigurare un futuro – come ha detto il sindaco Mauro Gattinoni - candidando la nostra città a diventare punto di riferimento per le geoscienze considerando il nostro territorio come un autentico laboratorio e pensando a un festival di respiro nazionale.
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Un festival, è stato sottolineato: non dunque un’iniziativa accademica, bensì una manifestazione che molto può contenere. Proprio per coinvolgere il maggior numero di persone. Con l’intento di stimolare riflessioni, emozioni e relazioni, rivolgendo lo sguardo all’ecosistema nel suo complesso, passando dal “Bel Paese” al “Bel Pianeta” che è lo slogan che accompagna l’appuntamento di questi giorni.
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In rappresentanza della Regione Lombardia, che sostiene il progetto, sono intervenuti il sottosegretario Mauro Piazza («Noi lecchesi, manzoniani di precetto, ci eravamo un po’ dimenticati lo Stoppani») e il consigliere Giacomo Zamperini («Lecco come capitale delle geoscienze per un festival anche ludico, uscendo dalla nicchia»), mentre per Acinque, l’azienda energetica sponsor dell’iniziativa,  ha portato i saluti Giorgio Cortella che ha voluto ricordare un’altra figura non indifferente di scienziato lecchese, quella di Mario Cermenati, del quale ricorre sempre quest’anno il centenario della morte (1924) e che fu in qualche modo allievo dello Stoppani il quale – si ricorderà - di lui giovanissimo ebbe a dire che già ne sapeva molto di più.
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Marco Masetti

Hanno poi portato il loro contributo Marco Masetti, direttore del dipartimento di Scienze della terra del Politicenico di Milano, e Francesco Calvetti, direttore del corso di ingegneria civile per la mitigazione del rischio, corso aperto alla sede lecchese dello stesso Politecnico e unico in Italia.
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Francesco Calvetti

Masetti ha presentato i due “aperitivi on the rocks” che si terranno nel corso del festival e che non vogliono essere dei semplici momenti di leggerezza ma una maniera di dire che si può parlare di scienza come in una chiacchierata tra amici. Un’occasione – ha detto Calvetti – di spingere i ragazzi a diventare protagonisti di queste battaglie.
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Giovanni Cattaneo

A chiudere la presentazione è stato l’assessore Giovanni Cattaneo, l’ideatore del festival. Da un lato ha annunciato che quale “testamento” del festival resterà un modulo didattico per far imparare ai giovanissimi la maniera migliore per avvicinare la montagna e il lago, modulo messo a disposizione della Regione e che potrà essere utilizzato anche in altre realtà.
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Dall’altro lato ha auspicato che di tutte le iniziative rimanesse il ricordo del “cuore” della rassegna che è la mostra interattiva “il Bel Pianeta”. Se ne è già parlato nei giorni scorsi: si tratta delle storie personali raccontate da lecchesi che spontaneamente si sono adoperate per rendere migliore quell’angolo di pianeta con il quale hanno a che fare tutti i giorni: Giuliano Maresi, Maurizio Trinca, Pierangelo Cornali, Silvia Negri, Davide Iurino, Ivan Tentori, Renato Corti, Francesco Calvetti, Marco Clozza, Alberto Magatti, Gaetano Chiappa, Bruno Corti (QUI i profili)
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La mostra è una delle postazioni allestite all’interno di tre globi comunicanti che saranno la sede degli incontri e dei laboratori per le scuole che si susseguiranno in questi giorni. Tra le altre “attrazioni”, anche  un grande totem a rappresentare acqua e ghiaccio e che richiama il problema dello scioglimento dei ghiacciai, per evitare il quale i visitatori sono chiamati a leggere assieme alcuni brani da un libro così che la lettura collettiva consolidi il ghiaccio evitando che si trasformi in vapore, a testimoniare che solo con il lavoro insieme, la collaborazione di tutti si possono ottenere risultati.
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Infine, un tavolo dei ricordi sul quale si potranno lasciare disegni e messaggi. Anche in questo caso, tutto molto tecnologico: il foglio sarà scannerizzato e poi rimarrà a “galleggiare” sul tavolo. Ieri, naturalmente, i fogli erano ancora pochi. Da qui al 12 maggio molti altri saranno destinati ad accumularsi.

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Il programma delle iniziative come detto è particolarmente ricco: incontri, conferenze, laboratori didattici, escursioni lungo i torrenti o sui monti, spettacoli. In particolare, tra gli appuntamenti di spicco, vi sono la conferenza sul clima (sabato 11 maggio alle 18 al Politecnico) con il climatologo Luca Mercalli e il concerto gratuito  (sempre sabato 11 maggio, ma alle 21,30 in piazza Garibaldi) con il gruppo “Bnkr44”.
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Colonna sonora dell’inaugurazione è stata quella dei ragazzi delle classi terze dell’indirizzo musicale della scuola media di via Achille Grandi a Germanedo che è intitolata proprio ad Antonio Stoppani.
D.C.
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