Baby Gang in Tribunale a Lecco: non ho fatto niente di male, c'è accanimento nei miei confronti
“Io non ho fatto niente di male, c'è un accanimento nei miei confronti” così il trapper Baby Gang si è diveso davanti al giudice monocratico Gianluca Piantadosi questa mattina, presso il Tribunale di Lecco, rendendo spontanee dichiarazioni.
Zaccaria Mouhib, questo il suo nome, è accusato dei reati di violazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, violenza o minaccia a pubblico ufficiale e accensioni ed esplosioni pericolose. Coimputato in questo procedimento anche il milanese Escomar (nome d'arte di Bayouda Omar). Entrambi sono difesi dall'avvocato Niccolò Vecchioni del foro di Milano.
In entrambi i casi le Forze dell'ordine erano state allertate per un assembramento di decine di ragazzi con musica alta a Santo Stefano, zona Viale Turati-Chiesa dei Cappuccini.
Il gruppo si sarebbe disperso spontaneamente con l'intervento della Polizia Locale e della Squadra Mobile, senza creare particolari disordini. Durante le registrazioni del video musicale sarebbero anche stati utilizzati fuochi pirotecnici, di cui sarebbero state rinvenute due scatole.
Come dichiarato quest'oggi in aula da uno degli uomini della Questura, oltre ad aver trovato riscontro dei fatti dai filmati di videosorveglianza, l'attività di indagine si è basata sul materiale social (tra cui la storia su Instagram postata la sera del 27 agosto dal trapper Sacky in occasione dell'uscita dell'album ritraente la piazza sullo sfondo, la scritta “Happy release day” e il tag a Baby Gang). Secondo gli inquirenti dal video di Youtube si vedrebbe anche Escomar impugnare una pistola (“poteva trattarsi di un'arma giocattolo, ma dal video si vede uscire una fiammata” ha aggiunto il teste su sollecitazione del difensore).
Ancora, la sera del 27 agosto Mouhib sarebbe stato visto e riconosciuto da una volante davanti a un bar di viale Turati, a poche centinaia di metri di distanza dalla piazza, a conferma che sarebbe stato coinvolto nei “disordini”.
Nei confronti del trapper, pochi giorni dopo, la Questura aveva emesso un foglio di via obbligatorio. Un provvedimento a cui lo stesso destinatario avrebbe risposto “minacciosamente” sui social, pubblicando su Instagram il documento con la scritta “Mo state esagerando” e ancora “Avviso pure che qualsiasi volante o agente abbia intenzione di cacciarmi verrà aggredito”.
Accompagnato in Tribunale dalla Polizia Penitenziaria – gli sono stati revocati nei giorni scorsi i domiciliari – l'imputato, classe 2001, si è quest'oggi accomodato al microfono per rendere spontanee dichiarazioni: “quella sera non abbiamo fatto niente di male, stavamo solo festeggiando l'uscita dell'album fra ragazzi” ha cominciato Baby Gang, sostenendo di avvertire un inspiegabile accanimento da parte di autorità e forze dell'ordine. “Adesso la mia vita è migliorata”.
In più ha commentato, “non è successo casino, non abbiamo fatto risse: non penso sia un reato andare a bere con gli amici con della musica”.
Il giudice – dopo aver rigettato l'eccezione sollevata dal difensore ex art 195 cpp in merito all'inutilizzabilità di alcuni elementi testimoniali - ha poi rinviato a luglio la discussione finale.
Zaccaria Mouhib, questo il suo nome, è accusato dei reati di violazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, violenza o minaccia a pubblico ufficiale e accensioni ed esplosioni pericolose. Coimputato in questo procedimento anche il milanese Escomar (nome d'arte di Bayouda Omar). Entrambi sono difesi dall'avvocato Niccolò Vecchioni del foro di Milano.
Secondo la tesi della pubblica accusa, le presunte condotte criminose dei due sarebbero da ricondurre alla registrazione del videoclip del singolo “Lecco city” e all'uscita dell'album “Delinquente”: la prima avvenuta il 25 luglio, la seconda il 27 agosto 2021.
In entrambi i casi le Forze dell'ordine erano state allertate per un assembramento di decine di ragazzi con musica alta a Santo Stefano, zona Viale Turati-Chiesa dei Cappuccini.
Il gruppo si sarebbe disperso spontaneamente con l'intervento della Polizia Locale e della Squadra Mobile, senza creare particolari disordini. Durante le registrazioni del video musicale sarebbero anche stati utilizzati fuochi pirotecnici, di cui sarebbero state rinvenute due scatole.
Come dichiarato quest'oggi in aula da uno degli uomini della Questura, oltre ad aver trovato riscontro dei fatti dai filmati di videosorveglianza, l'attività di indagine si è basata sul materiale social (tra cui la storia su Instagram postata la sera del 27 agosto dal trapper Sacky in occasione dell'uscita dell'album ritraente la piazza sullo sfondo, la scritta “Happy release day” e il tag a Baby Gang). Secondo gli inquirenti dal video di Youtube si vedrebbe anche Escomar impugnare una pistola (“poteva trattarsi di un'arma giocattolo, ma dal video si vede uscire una fiammata” ha aggiunto il teste su sollecitazione del difensore).
Ancora, la sera del 27 agosto Mouhib sarebbe stato visto e riconosciuto da una volante davanti a un bar di viale Turati, a poche centinaia di metri di distanza dalla piazza, a conferma che sarebbe stato coinvolto nei “disordini”.
Nei confronti del trapper, pochi giorni dopo, la Questura aveva emesso un foglio di via obbligatorio. Un provvedimento a cui lo stesso destinatario avrebbe risposto “minacciosamente” sui social, pubblicando su Instagram il documento con la scritta “Mo state esagerando” e ancora “Avviso pure che qualsiasi volante o agente abbia intenzione di cacciarmi verrà aggredito”.
Accompagnato in Tribunale dalla Polizia Penitenziaria – gli sono stati revocati nei giorni scorsi i domiciliari – l'imputato, classe 2001, si è quest'oggi accomodato al microfono per rendere spontanee dichiarazioni: “quella sera non abbiamo fatto niente di male, stavamo solo festeggiando l'uscita dell'album fra ragazzi” ha cominciato Baby Gang, sostenendo di avvertire un inspiegabile accanimento da parte di autorità e forze dell'ordine. “Adesso la mia vita è migliorata”.
In più ha commentato, “non è successo casino, non abbiamo fatto risse: non penso sia un reato andare a bere con gli amici con della musica”.
Il giudice – dopo aver rigettato l'eccezione sollevata dal difensore ex art 195 cpp in merito all'inutilizzabilità di alcuni elementi testimoniali - ha poi rinviato a luglio la discussione finale.
F.F.