Giornata internazionale delle Ostetriche: 50 quelle del Manzoni, promotrici di benessere anche in chiave 'green'
Hanno indossato la maglietta rossa, colore - da sempre - identificativo dell'appuntamento, ma quest'anno la loro festa ha assunto una connotazione... green. "Ostetriche, una soluzione vitale per il pianeta" questo, infatti, il tema scelto dall’International Confederation of Midwifes per la Giornata Internazionale dedicata a tale figura, declinato all'Ospedale Manzoni di Lecco in una serie di proposte, suggerimenti, idee e dimostrazioni per rendere più sostenibile la casa, il ciclo mestruale, la maternità, la contraccezione, lo svezzamento e la vita con il neonato.
Alta l'adesione di mamme e future mamme: ad un'ora dall'avvio dell'attività già una cinquantina le presenze in Reparto, con le intervenute suddivise in gruppetti, così da riuscire a seguire più di una delle attività proposte dalle ostetriche, a cominciare dal laboratorio di yoga in gravidanza, sempre apprezzato dalla gestanti e riproposto dunque ogni anno, così come il laboratorio musicale, tra maracas, tamburelli e ninne nanne.
Tornando al tema dell'edizione 2024, sono state proposte, come soluzioni ecologiche, coppette e mutande mestruali come pure - lato bimbi - i pannolini lavabili. Ci si è soffermati poi sull'alimentazione sostenibile, in un percorso dall'allattamento allo svezzamento/autosvezzamento, arrivando anche a far riflettere sul costo ambientale di scelte come buttare un paio di jeans o comprare detersivi e saponi in contenitori di plastica anziché solidi o "bio", promuovendo, specie tra le mamme visto la velocità con cui i piccoli crescono il passaggio dei vestitini tra conoscenti o attraverso le piattaforme dedicate, elevando a (buon) esempio un sacchetto di pantaloni e maglioncini passato di collega in collega - e dunque di figlio in figlio - all'interno del Reparto stesso.
"Tra Reparto, Sala Parto e Nido" la collaborazione è quotidiana, sottolinea ancora Michela Colombo, ricordando il ruolo stesso dell'ostetrica. Una figura professionale che accompagna la donna da quando scopre di essere in dolce attesa a dopo la nascita del bambino, dall'accesso dunque all'ambulatorio per la gravidanza fisiologica per tutti i mesi successivi fino all'assistenza uno a uno durante il parto e ancora durante le 48-72 ore di permanenza della madre in Ostetricia e del neonato al Nido, dove si occupa del benessere della diade mamma-figlio o meglio - come preferisce dire la coordinatrice - della famiglia, a riprova dell'importanza della vicinanza e del sostegno anche del padre, la cui collaborazione non è elemento secondario.
"L'ostetrica, al Nido, si occupa della salute del bambino ed educa la mamma alle prime cure neonatali". L'accompagnamento riguarda per esempio il bagnetto o il cambio del pannolino, come pure l'attaccamento del bimbo al seno o la corretta somministrazione del latte artificiale, qualora venga si imbocchi tale strada. Viene poi mostrato come osservare i segni di salute del neonato, per cogliere eventuali segnali d'allerta e attivarsi in maniera adeguata, mentre il piccino viene sottoposto ai test di screening di routine. Il tutto affinché la famiglia "possa andare a casa con la serenità adeguata per affrontare i giorni successivi".
E quando si lavora bene, iniziative come quella odierna si trasformano in un'occasione per ritrovarsi, con le mamme felici di tornare in Ostetricia, per mostrare, a chi le ha seguite in una delle fasi più belle della loro esistenza, i "frutti" di un lavoro sicuramente impegnativo, ma che sa anche regala ogni giorno la soddisfazione di veder sbocciare nuove vite.
Alta l'adesione di mamme e future mamme: ad un'ora dall'avvio dell'attività già una cinquantina le presenze in Reparto, con le intervenute suddivise in gruppetti, così da riuscire a seguire più di una delle attività proposte dalle ostetriche, a cominciare dal laboratorio di yoga in gravidanza, sempre apprezzato dalla gestanti e riproposto dunque ogni anno, così come il laboratorio musicale, tra maracas, tamburelli e ninne nanne.
Tornando al tema dell'edizione 2024, sono state proposte, come soluzioni ecologiche, coppette e mutande mestruali come pure - lato bimbi - i pannolini lavabili. Ci si è soffermati poi sull'alimentazione sostenibile, in un percorso dall'allattamento allo svezzamento/autosvezzamento, arrivando anche a far riflettere sul costo ambientale di scelte come buttare un paio di jeans o comprare detersivi e saponi in contenitori di plastica anziché solidi o "bio", promuovendo, specie tra le mamme visto la velocità con cui i piccoli crescono il passaggio dei vestitini tra conoscenti o attraverso le piattaforme dedicate, elevando a (buon) esempio un sacchetto di pantaloni e maglioncini passato di collega in collega - e dunque di figlio in figlio - all'interno del Reparto stesso.
Karin Angeli (coordinatrice ostetriche Reparto e Sala parto) e Michela Colombo (Nido)
"Nel 2024, mentre si parla di cambiamento climatico e sostenibilità, come promotrici di benessere, abbiamo posto l'attenzione all'aspetto green del nostro operato" ci ha spiegato Michela Colombo, da un mese coordinatrice del Nido del Punto Nascita dell'Ospedale Manzoni, dove le prime sei ostetriche sono entrate un annetto fa. Ora sono dodici, pesando dunque per ben due terzi all'interno di una "squadra" - come la chiama Michela stessa - completata da infermiere e puericultrici. Cinquanta, complessivamente, le ostetriche del Manzoni, a cui vanno ulteriormente sommate le colleghe attive nella rete territoriale e dunque nei consultori."Tra Reparto, Sala Parto e Nido" la collaborazione è quotidiana, sottolinea ancora Michela Colombo, ricordando il ruolo stesso dell'ostetrica. Una figura professionale che accompagna la donna da quando scopre di essere in dolce attesa a dopo la nascita del bambino, dall'accesso dunque all'ambulatorio per la gravidanza fisiologica per tutti i mesi successivi fino all'assistenza uno a uno durante il parto e ancora durante le 48-72 ore di permanenza della madre in Ostetricia e del neonato al Nido, dove si occupa del benessere della diade mamma-figlio o meglio - come preferisce dire la coordinatrice - della famiglia, a riprova dell'importanza della vicinanza e del sostegno anche del padre, la cui collaborazione non è elemento secondario.
"L'ostetrica, al Nido, si occupa della salute del bambino ed educa la mamma alle prime cure neonatali". L'accompagnamento riguarda per esempio il bagnetto o il cambio del pannolino, come pure l'attaccamento del bimbo al seno o la corretta somministrazione del latte artificiale, qualora venga si imbocchi tale strada. Viene poi mostrato come osservare i segni di salute del neonato, per cogliere eventuali segnali d'allerta e attivarsi in maniera adeguata, mentre il piccino viene sottoposto ai test di screening di routine. Il tutto affinché la famiglia "possa andare a casa con la serenità adeguata per affrontare i giorni successivi".
E quando si lavora bene, iniziative come quella odierna si trasformano in un'occasione per ritrovarsi, con le mamme felici di tornare in Ostetricia, per mostrare, a chi le ha seguite in una delle fasi più belle della loro esistenza, i "frutti" di un lavoro sicuramente impegnativo, ma che sa anche regala ogni giorno la soddisfazione di veder sbocciare nuove vite.
A.M.