Lecco: tempo di bilanci, gli obiettivi raggiunti per Gattinoni

Tempo di bilanci, seppur attraverso delibere formali previste dalla legge, per il Comune di Lecco. Lunedì sera in consiglio comunale il sindaco Mauro Gattinoni ha infatti presentato la relazione relativa allo stato di attuazione delle linee di mandato e l’assessore Roberto Pietrobelli ha raccolto il voto favorevole (seppur della sola maggioranza senza nemmeno il supporto del gruppo Misto o di Appello per Lecco) sul rendiconto della gestione 2023.
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Rispetto a quanto portato avanti dall’amministrazione nel 2023, il primo cittadino si è richiamato alle parole d’ordine della campagna elettorale (Lecco bella, sostenibile e solidale) per raccontare gli obiettivi raggiunti lo scorso anno. “Rispetto al tema della cura della città abbiamo consolidato la figura del cantoniere di comunità e dato avvio al piano rioni che prevede interventi nei parchi, nelle aree di sgambamento cani e lungo i sentieri urbani. Rispetto al tema del welfare abbiamo dato avvio al percorso per realizzare il nuovo nido di Bonacina, abbiamo aperto Labirinto Bonacina e avviato il rifacimento della scuola Carducci e la riqualificazione della De Amicis, dove partirà un indirizzo montessoriano. Sul tema della sostenibilità stiamo affrontando di petto la questione della mobilità con il Ti porto io, i nuovi bus elettrici, l’attuazione del Pgtu, l’adozione del Pums e del biciplan e la progettazione del nuovo polo del Tpl. Per quanto riguarda l’ambiente è partita la raccolta notturna in centro, è entrato nella fase più viva il teleriscaldamento, è stata definita la progettazione per il centro di raccolta e del riuso e per l’installazione dei cestini intelligenti ed è stato approntato un nuovo piano di spazzamento delle strade. Abbiamo lavorato sulla formazione, sugli asili e sullo sport per rendere attrattiva la città per le giovani coppie; abbiamo promosso investimenti pubblici e grazie all’iniziativa di privati si stanno avviando diversi ATU fermi da decenni. Sul versante delle opere pubbliche ci sono in cantiere 35 interventi di rigenerazione urbana, il lungolago, la variante generale al PGT. Per promuovere il turismo sono state aperte nuove strutture e abbiamo programmato un sistema di attività outdoor, di eventi culturali e musicali. Lo sviluppo del lungolago e della Piccola è sotto gli occhi di tutti e stiamo avviando il rilancio della terza piattaforma, Erna, con la riqualifica delle stazioni della funivia”. 

Il contraltare economico di quanto raccontato dal sindaco è il rendiconto illustrato dall’assessore Pietrobelli nelle sue cifre più significative: un avanzo di amministrazione di 40 milioni, con 23 di accantonato (18 per il fondo crediti dubbi esigibilità) e poi il resto di parte vincolata, con la parte destinata agli investimenti che vale 2,8 milioni e la parte disponibile di 4,8 milioni. Il risultato contabile di gestione ha un saldo positivo di 10,8 milioni di euro, mentre il conto economico evidenzia il valore aggiunto che la gestione ha prodotto rispetto al patrimonio esistente con un saldo positivo di due milioni. Lo stato patrimoniale testimonia una buona liquidità con un patrimonio netto di 252 milioni di euro che con il risultato di esercizio supera i 255, e debiti per 29 milioni, con 69 milioni di attivo circolante. Da tenere monitorato il grado di riscossione che è sceso al 71 per cento per le entrate tributarie, è salito al 90 per cento per i trasferimenti correnti ed è al 59 per cento per le entrate extratributarie. 

“Quando non si spendono così tanti soldi è perché non si è saputo spenderli - ha detto Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) commentando l’avanzo di gestione - C’è poi un problema grosso perché non possiamo permetterci di tenere 20 milioni di dubbia esigibilità, ma la cosa che mi preoccupa molto di più è la questione delle riscossioni dove siamo in caduta libera”. Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita d più) ha proposto invece un altro tipo di analisi: “Penso che il rendiconto serva a capire come abbiamo lavorato a partire dal bilancio di previsione che però mostra dati molto diversi. Le entrate correnti sono cresciute più del previsto e le uscite correnti sono cresciute molto meno, c’è una forbice di cinque milioni rispetto alle previsioni, come mai però il conto economico chiude in pareggio? Se l’aumento dell’addizionale Irpef è stato fatto su quelle previsioni, è ancora totalmente necessario?”.

Molto netta la risposta dell’assessore: “L’avanzo non sono soldi non spesi ma il risultato della differenza tra residui attivi e passivi ovvero tra accertamenti e incassi, tra impegni e pagamenti. Nel preventivo si parte dalle analisi delle entrate da cui bisogna togliere il fondo crediti dubbia esigibilità e si procede diversamente nel consuntivo. L’Addizionale Irpef è stata usata tutta per le spese correnti, perché è aumentata l’inflazione, il costo dei servizi, quello delle manutenzioni… ci sono tante cose da valutare che spesso si semplificano”.
M.V.
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