Lecco perduta/424: quando il Calcio Lecco era una “piccola Inter”
Mentre i neroazzurri festeggiano il suo 20° scudetto, i più anziani e fedelissimi tifosi del Calcio Lecco ricordano quando la squadra bluceleste, con il presidentissimo Mario Ceppi, era una “piccola Inter”.
La storia può essere brevemente riassunta: era il 1955 quando Angelo Moratti comprò l’Inter da Masseroni. Fonti storiche riferiscono che la scelta venne operata per accontentare donna Erminia Cremonesi, suo consorte e tifosissima neroazzurra. C’era una “squadra” di sei figli tra i quali Massimo che subentrerà al padre nella storia del club.
Nel 1960 è Angelo Moratti che porta in Italia il “mago” Helenio Herrera, che conquista per i neroazzurri lo scudetto, dopo anni di predominio nel campionato di Juventus e Milan.
Moratti – mancato poi nel 1981 - era legato da antica amicizia con la famiglia Ceppi e con il presidente bluceleste Mario.
Il primo neroazzurro che arriva a Lecco è il portiere Angelo Franzosi, che ha giocato nell’Inter 133 partite e che nel campionato 1956/1957 assume anche il ruolo di vice allenatore. Arrivano in quel periodo anche due altri tesserati del club meneghino definiti dalla stampa del tempo “dotati di discreto bagaglio tecnico”: Cazzaniga e Passarin.
Ma il primo colpo grosso avviene con l’arrivo a Lecco di Camillo Achilli, detto Dino, con quasi 200 partite nell’Inter dove era soprannominato “gamba di sedano” per il fisico esile. Nei blucelesti, nel campionato 1956/1957, Achilli disputerà anche quattro partite come giocatore ed è il torneo che porta alla promozione del Lecco in B; lascerà via don Pozzi successivamente per tornare come allenatore all’Inter.
Un particolare che merita di essere menzionato è relativo al campionato di serie B 1959/1960, quando il Lecco conquista la promozione in A, secondo in classifica del campionato di B, con 1 punto in meno del Torino e con 3 punti di vantaggio sul Catania.
Le note stampa di quel campionato sottolineano la presenza del giovane promettente centravanti Rodolfo Bonacchi, che segna 9 reti. Ebbene, nella classifica dei marcatori blucelesti di quel campionato il primo è Savioni, con 10 marcature.
Arriverà poi, nel 1960, Italo Galbiati che al Lecco resterà sino al 1966, con 146 partite e 5 reti. Ha avuto una straordinaria carriera da allenatore, assistente di fiducia di Fabio Capello, dal Milan al Real Madrid, passando dalla Juventus.
Altro giocatore di prestigio giunto a Lecco dall’Inter è stato lo svedese Lindskog che nel primo anno in serie A con il Lecco disputò un campionato inferiore alle attese; si riscatterà in un certo senso, nel torneo successivo 1962/1963, in serie B, giocando 31 incontri, realizzando 6 reti.
Dobbiamo ricordare anche Saul Malatrasi, difensore nell’Inter di Herrera, che arriva a Lecco dopo aver giocato anche nel Milan, Fiorentina e Roma; passerà poi al Milan. Nel Lecco nel campionato 1966/1967, ha disputato 27 partite.
Nel girone di ritorno del campionato di serie B 1967/1968, gioca Ferruccio Mazzola, fratello minore del più famoso Sandro, storico giocatore dell’Inter dello scudetto e delle coppe. Sono i figli dell’indimenticabile Valentino Mazzola, capitano dell’immenso Torino, scomparso nella tragedia aerea di Superga del 4 maggio 1949.Il campionato di serie B 1967/1968 diventa interminabile per i blucelesti, che devono partecipare agli spareggi salvezza fra cinque squadre. Viene condannato alla retrocessione in C il Venezia, giocando sino al 21 luglio 1968
Un super tifoso interista ha chiesto di precisare il presunto mancato riscatto dell’Inter dopo la clamorosa sconfitta al Rigamonti nel marzo 1961, quando venne superato per 2 reti ad 1 con i neroazzurri primi in classifica, guidati da Helenio Herrera; entrambe le marcature blucelesti sono state di Glauco Gilardoni, ventenne atleta proveniente dalla Bellagina. Ebbene il menzionato super tifoso interista segnala che il 3 settembre 1972 nel torneo di Coppa Italia il Lecco neo promosso in serie B venne sconfitto dall’Internazionale al Rigamonti per 5 reti ad 1. Segnarono Boninsegna, Facchetti, Mazzola I.
A quando il prossimo incontro fra Inter e Lecco?
La storia può essere brevemente riassunta: era il 1955 quando Angelo Moratti comprò l’Inter da Masseroni. Fonti storiche riferiscono che la scelta venne operata per accontentare donna Erminia Cremonesi, suo consorte e tifosissima neroazzurra. C’era una “squadra” di sei figli tra i quali Massimo che subentrerà al padre nella storia del club.
Nel 1960 è Angelo Moratti che porta in Italia il “mago” Helenio Herrera, che conquista per i neroazzurri lo scudetto, dopo anni di predominio nel campionato di Juventus e Milan.
Moratti – mancato poi nel 1981 - era legato da antica amicizia con la famiglia Ceppi e con il presidente bluceleste Mario.
Il primo neroazzurro che arriva a Lecco è il portiere Angelo Franzosi, che ha giocato nell’Inter 133 partite e che nel campionato 1956/1957 assume anche il ruolo di vice allenatore. Arrivano in quel periodo anche due altri tesserati del club meneghino definiti dalla stampa del tempo “dotati di discreto bagaglio tecnico”: Cazzaniga e Passarin.
Ma il primo colpo grosso avviene con l’arrivo a Lecco di Camillo Achilli, detto Dino, con quasi 200 partite nell’Inter dove era soprannominato “gamba di sedano” per il fisico esile. Nei blucelesti, nel campionato 1956/1957, Achilli disputerà anche quattro partite come giocatore ed è il torneo che porta alla promozione del Lecco in B; lascerà via don Pozzi successivamente per tornare come allenatore all’Inter.
Gli arrivi dall’Inter si intensificano nei campionati successivi; diventa bluceleste Stefano Nyers, fuoriclasse di grande carriera che a Milano aveva realizzato ben 133 reti in 182 partite. Sarà nel Lecco che nel campionato 1959/1960 conquista la storica promozione in serie A. Giocherà complessivamente con i blucelesti 36 partite, realizzando 11 reti.
Arriva, sempre dall’Inter, Marco Savioni, attaccante nel ruolo di ala destra. Giocherà nel Lecco, dal 1958 al 1964, 140 partite realizzando 18 reti.
Un particolare che merita di essere menzionato è relativo al campionato di serie B 1959/1960, quando il Lecco conquista la promozione in A, secondo in classifica del campionato di B, con 1 punto in meno del Torino e con 3 punti di vantaggio sul Catania.
Le note stampa di quel campionato sottolineano la presenza del giovane promettente centravanti Rodolfo Bonacchi, che segna 9 reti. Ebbene, nella classifica dei marcatori blucelesti di quel campionato il primo è Savioni, con 10 marcature.
Arriverà poi, nel 1960, Italo Galbiati che al Lecco resterà sino al 1966, con 146 partite e 5 reti. Ha avuto una straordinaria carriera da allenatore, assistente di fiducia di Fabio Capello, dal Milan al Real Madrid, passando dalla Juventus.
Altro giocatore di prestigio giunto a Lecco dall’Inter è stato lo svedese Lindskog che nel primo anno in serie A con il Lecco disputò un campionato inferiore alle attese; si riscatterà in un certo senso, nel torneo successivo 1962/1963, in serie B, giocando 31 incontri, realizzando 6 reti.
L’ultimo acquisto di grido che annovera precedenti famosi nell’Inter è quello di Valentin Angelillo. Arriva a Lecco dal Milan ma è divenuto famoso in Italia con l’Inter, dove ha disputato 113 partite, realizzando 68 reti. Giocherà nel Lecco nel terzo ed ultimo campionato di serie A, ma è decisamente inferiore nei risultati alle attese della vigilia.
Dobbiamo ricordare anche Saul Malatrasi, difensore nell’Inter di Herrera, che arriva a Lecco dopo aver giocato anche nel Milan, Fiorentina e Roma; passerà poi al Milan. Nel Lecco nel campionato 1966/1967, ha disputato 27 partite.
Nel girone di ritorno del campionato di serie B 1967/1968, gioca Ferruccio Mazzola, fratello minore del più famoso Sandro, storico giocatore dell’Inter dello scudetto e delle coppe. Sono i figli dell’indimenticabile Valentino Mazzola, capitano dell’immenso Torino, scomparso nella tragedia aerea di Superga del 4 maggio 1949.
Un super tifoso interista ha chiesto di precisare il presunto mancato riscatto dell’Inter dopo la clamorosa sconfitta al Rigamonti nel marzo 1961, quando venne superato per 2 reti ad 1 con i neroazzurri primi in classifica, guidati da Helenio Herrera; entrambe le marcature blucelesti sono state di Glauco Gilardoni, ventenne atleta proveniente dalla Bellagina. Ebbene il menzionato super tifoso interista segnala che il 3 settembre 1972 nel torneo di Coppa Italia il Lecco neo promosso in serie B venne sconfitto dall’Internazionale al Rigamonti per 5 reti ad 1. Segnarono Boninsegna, Facchetti, Mazzola I.
A quando il prossimo incontro fra Inter e Lecco?
A.B.