Olate in festa per gli sposi che hanno rinnovato il 'SI'
Festa grande nella parrocchia dei santi Valeria e Vitale a Olate di Lecco, per la ricorrenza dei patroni e per gli anniversari di matrimonio.
17 coppie hanno infatti rinnovato le promesse nuziali davanti a don Walter e don Stefano, ricordando dai 10 ai 60 anni di unione.
La cerimonia è iniziata con il rito dell'accensione del pallone all'ingresso della chiesa e poi è entrata nel vivo con la proclamazione delle letture.
L'omelia è stata affidata don Walter che ha ricordato l'importanza delle parole e il peso che esse assumono in certi momenti della vita, proprio come accaduto a Stefano prima di essere martirizzato e a Gesù in procinto di morire.
Ritornando poi alle Letture, il sacerdote ha ricordato il dialogo di Gesù con il Padre che ogni cristiano dovrebbe cercare di imitare. “Oggi il rischio non è di non credere in Dio ma di farsi altri dèi. Il rischio è l'idolatria. La ricchezza è un dio pericoloso perchè ci porta all'avidità, all'accumulo, a perdere le vere relazioni che sono quelle che danno gusto alla vita. Oggi dobbiamo pregare, come Gesù, per il dono dell'unità che è la grande sfida di questo tempo, forse di ogni tempo. Per essere sostenuta l'unità ha bisogno di superare la tentazione di andare ognuno per conto suo. La vita insieme è faticosa e gli sposi di oggi ce lo possono testimoniare. Ma vivere insieme è bello. L'altro nome dell'unità è l'amore, la carità. Perchè solo chi sa amare sa andare oltre le divisioni e le difficoltà”.
Al termine dell'omelia gli sposi hanno rinnovato le loro promesse.
La funzione, resa suggestiva dai canti del coretto, è terminata con un piccolo omaggio a ogni coppia e con la tradizionale foto di rito.
17 coppie hanno infatti rinnovato le promesse nuziali davanti a don Walter e don Stefano, ricordando dai 10 ai 60 anni di unione.
La cerimonia è iniziata con il rito dell'accensione del pallone all'ingresso della chiesa e poi è entrata nel vivo con la proclamazione delle letture.
L'omelia è stata affidata don Walter che ha ricordato l'importanza delle parole e il peso che esse assumono in certi momenti della vita, proprio come accaduto a Stefano prima di essere martirizzato e a Gesù in procinto di morire.
Ritornando poi alle Letture, il sacerdote ha ricordato il dialogo di Gesù con il Padre che ogni cristiano dovrebbe cercare di imitare. “Oggi il rischio non è di non credere in Dio ma di farsi altri dèi. Il rischio è l'idolatria. La ricchezza è un dio pericoloso perchè ci porta all'avidità, all'accumulo, a perdere le vere relazioni che sono quelle che danno gusto alla vita. Oggi dobbiamo pregare, come Gesù, per il dono dell'unità che è la grande sfida di questo tempo, forse di ogni tempo. Per essere sostenuta l'unità ha bisogno di superare la tentazione di andare ognuno per conto suo. La vita insieme è faticosa e gli sposi di oggi ce lo possono testimoniare. Ma vivere insieme è bello. L'altro nome dell'unità è l'amore, la carità. Perchè solo chi sa amare sa andare oltre le divisioni e le difficoltà”.
Al termine dell'omelia gli sposi hanno rinnovato le loro promesse.
La funzione, resa suggestiva dai canti del coretto, è terminata con un piccolo omaggio a ogni coppia e con la tradizionale foto di rito.
S.V.