Lecco: manca il numero legale, salta la seduta di consiglio

Dopo una serie di consigli comunali molto scarni dal punto di vista dell’ordine del giorno, qualche consigliere deve aver pensato che la propria presenza non doveva essere così utile.
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L’assise convocata per lunedì sera alle 18.30 è stata infatti sciolta poco dopo le 19 a causa del mancato raggiungimento del numero legale. Il segretario comunale Mario Spoto ha fatto un primo appello a seguito del quale - in assenza di tre esponenti della maggioranza - il consigliere comunale di opposizione Emilio Minuzzo ha chiesto la verifica del numero legale che effettivamente, senza "l'apporto" dell'opposizione, non c’era.
Il presidente del consiglio comunale Roberto Nigriello ha così disposto la sospensione delle seduta per 15 minuti al termine della quale però i consiglieri presenti erano solo 16, compreso il sindaco Mauro Gattinoni e lo stesso presidente che concorrono al raggiungimento del numero legale.  Così non è restato altro da fare che chiudere la riunione senza poter affrontare nessuno dei sei punti all’ordine del giorno: oltre alle usuali comunicazioni e domande di attualità, ci sarebbe stata la relazione del sindaco sull’attuazione delle linee di mandato, la presentazione del rendiconto di gestione da parte dell’assessore Roberto Pietrobelli e poi due delibere di cui una attesa da tempo, quella sul nuovo regolamento cittadino per i taxi e per il noleggio con conducente.

Non si è fatta attendere la reazione di Corrado Valsecchi di Appello per Lecco: “La maggioranza che governa Lecco non è nemmeno in grado di garantire il numero legale di un consiglio comunale voluto da loro, per far vedere che si facevano ben due consigli in una settimana. Questa è una coalizione virtualmente in crisi che oltre ad amministrare male, non garantisce nemmeno più lo svolgimento naturale dei consigli comunali e delle commissioni. Mi auguro non venga corrisposto a nessun consigliere comunale e che nessun consigliere comunale esiga o richieda emolumenti e gettoni di presenza per questo consiglio derubricato a causa dell'incapacità della maggioranza di garantire il corretto svolgimento dell'assise istituzionale cittadina. La situazione sta precipitando e ci aspettiamo l'ennesimo comunicato stampa che darà contro alla minoranza consiliare, i cittadini, finalmente, si sono svegliati e resi conto della gravità del momento: contestano, fanno petizioni, si indignano, insomma hanno perso la pazienza. Il cambio di passo è stato un autentico fallimento su tutti i fronti ed è ora che anche i partiti che sostengono questa Giunta se ne rendano conto o saranno complici compiacenti della inettitudine di questa maggioranza. In altre occasioni per senso di responsabilità avevamo garantito il numero legale, dopo il vergognoso diniego di usare la sala consiliare per una riunione convocata dai capigruppo di minoranza; la goccia ha fatto traboccare il vaso. Il proverbio che rappresenta la morale di questa seduta consiliare è ‘chi di spada ferisce, di spada perisce’”.
M.V.
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