Lecco: commercialisti in assemblea, premi agli 'storici'
Si è svolta nel pomeriggio di lunedì 22 aprile all’auditorium della Casa dell’Economia, l’assemblea annuale dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Lecco, presieduto da Marco Barassi.
L’appuntamento istituzionale ha visto la presenza del Tesoriere del Consiglio nazionale dell’Ordine, con delega alla Fiscalità, Salvatore Regalbuto.
Al 31 marzo scorso, l’Ordine contava 463 iscritti, dei quali 440 alla sezione A (ragionieri e dottori commercialisti), 16 alla sezione B (esperti contabili), 6 all’elenco speciale sezione A e un iscritto all’elenco speciale sezione B. Un dato che conferma una crescita, seppur limitata, del numero di professionisti. L’Ordine partecipa ad Alpl, associazione che riunisce la maggior parte degli ordini e dei collegi professionali lecchesi. Interessante la costituzione a Lecco di un Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento; inoltre l’Ordine partecipa al nucleo di valutazione per l’accertamento dei danni delle vittime di usura. L’Ordine di Lecco è inoltre uno dei quattro che partecipa al tavolo permanente tra la Direzione regionale delle entrate della Lombardia e gli Ordini della regione.
Durante l’assemblea, molto partecipata, il presidente Barassi ha delineato il quadro entro il quale i commercialisti e gli esperti contabili agiscono, caratterizzato dalle incertezze derivanti dalle crisi geopolitiche internazionali, dal livello dei tassi d’interesse e dalla denatalità. La guerra in Ucraina e la crisi mediorientale, oltre che sulle popolazioni direttamente interessate, hanno ricadute sui commerci internazionali. “Le principali analisi economiche – ha sottolineato il presidente Barassi – concordano nell’individuare nelle tensioni geopolitiche, nell’inflazione e nelle politiche monetarie restrittive la causa del clima di incertezza che ha prodotto effetti negativi sia sui consumi che sugli investimenti. Tuttavia i timori di recessione che erano stati formulati all’inizio dello scorso anno, sembrano aver assunto minore consistenza”.
Rivolgendo lo sguardo alla situazione nazionale, il presidente Barassi ha evidenziato la necessità di una riconsiderazione degli strumenti dei crediti di imposta a favore di altre misure di agevolazione, più facilmente gestibili da parte dello Stato e da parte di chi ne usufruisce. Nella sua relazione, Barassi ha poi evidenziato i dati delle imprese, estratti dal Registro della Camera di Commercio e industria Como-Lecco per l’anno 2023, oltre che i dati relativi alle crisi delle imprese, forniti dalla cancelleria del Tribunale di Lecco. “Questi dati – ha commentato Barassi – non sono di agevole interpretazione, ma offrono lo spunto per due considerazioni. La prima, che muove dal dato sulle procedure pendenti, che è auspicabile che le misure introdotte contribuiscano a permettere di individuare tempestivamente i segnali di crisi, intervenendo con misure diverse dalla liquidazione dell’impresa. La seconda considerazione riguarda le relazioni tra le diverse economie. Ribadisco quindi l’invito all’attenzione ai trend macroeconomici per l’impatto che questi hanno anche sulle piccole e medie imprese”.
Per quanto concerne le prospettive, Marco Barassi ha posto in evidenza quali siano le direzioni di azione: “La prima – ha relazionato il presidente - promuovendo buone prassi nei rapporti con i nostri interlocutori istituzionali. Quanto alla seconda direzione, è importante che la nostra professione sia attrattiva per i giovani soprattutto in un contesto in cui l’interesse per le professioni liberali appare diminuito rispetto al passato. Per questa ragione l’Ordine si è impegnato in attività di orientamento nelle scuole in vista della scelta del percorso universitario”. Barassi ha poi evidenziato come siano importanti due aspetti per i professionisti, ovvero una formazione di qualità elevata e l’aggregazione degli studi professionali. “Come Ordine – ha poi aggiunto Barassi – possiamo proseguire nelle attività di orientamento nelle scuole e, come singoli, possiamo contribuire a creare ambienti lavorativi sereni, stimolanti e gratificanti per chi vi opera”.
Apprezzata dai commercialisti lecchesi la relazione del Tesoriere Regalbuto che ha tratteggiato quanto attualmente il governo sta portando avanti in materia fiscale e le prospettive per i commercialisti.
Ringraziando i consiglieri, il personale di segreteria, Marco Barassi ha accolto i nuovi iscritti e ha premiato i colleghi che hanno raggiunto il traguardo dei 50 e dei 35 anni di iscrizione all’Ordine.
Premiati 35 anni di iscrizione
Giuseppe Amato
Luciana Brunelli
Giovanni Corno
Elisabetta Mottola
Maria Grazia Rigaldo
Paolo Ripamonti
Giovanni Giuseppe Sironi
Michele Stefanoni
Premiati 50 anni di iscrizione
Piero Campanari
Nuovi iscritti
Nicholas Cattaneo, Freddy Nunez Crespo, Stefano Mangili, Sara Tavola, Silvia Alippi, Isacco Da Broi, Giorgia Chemello, Daniele Galli, Leonardo Valessina e Stefano Mauri (per trasferimento)
L’appuntamento istituzionale ha visto la presenza del Tesoriere del Consiglio nazionale dell’Ordine, con delega alla Fiscalità, Salvatore Regalbuto.
Al 31 marzo scorso, l’Ordine contava 463 iscritti, dei quali 440 alla sezione A (ragionieri e dottori commercialisti), 16 alla sezione B (esperti contabili), 6 all’elenco speciale sezione A e un iscritto all’elenco speciale sezione B. Un dato che conferma una crescita, seppur limitata, del numero di professionisti. L’Ordine partecipa ad Alpl, associazione che riunisce la maggior parte degli ordini e dei collegi professionali lecchesi. Interessante la costituzione a Lecco di un Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento; inoltre l’Ordine partecipa al nucleo di valutazione per l’accertamento dei danni delle vittime di usura. L’Ordine di Lecco è inoltre uno dei quattro che partecipa al tavolo permanente tra la Direzione regionale delle entrate della Lombardia e gli Ordini della regione.
Durante l’assemblea, molto partecipata, il presidente Barassi ha delineato il quadro entro il quale i commercialisti e gli esperti contabili agiscono, caratterizzato dalle incertezze derivanti dalle crisi geopolitiche internazionali, dal livello dei tassi d’interesse e dalla denatalità. La guerra in Ucraina e la crisi mediorientale, oltre che sulle popolazioni direttamente interessate, hanno ricadute sui commerci internazionali. “Le principali analisi economiche – ha sottolineato il presidente Barassi – concordano nell’individuare nelle tensioni geopolitiche, nell’inflazione e nelle politiche monetarie restrittive la causa del clima di incertezza che ha prodotto effetti negativi sia sui consumi che sugli investimenti. Tuttavia i timori di recessione che erano stati formulati all’inizio dello scorso anno, sembrano aver assunto minore consistenza”.
Rivolgendo lo sguardo alla situazione nazionale, il presidente Barassi ha evidenziato la necessità di una riconsiderazione degli strumenti dei crediti di imposta a favore di altre misure di agevolazione, più facilmente gestibili da parte dello Stato e da parte di chi ne usufruisce. Nella sua relazione, Barassi ha poi evidenziato i dati delle imprese, estratti dal Registro della Camera di Commercio e industria Como-Lecco per l’anno 2023, oltre che i dati relativi alle crisi delle imprese, forniti dalla cancelleria del Tribunale di Lecco. “Questi dati – ha commentato Barassi – non sono di agevole interpretazione, ma offrono lo spunto per due considerazioni. La prima, che muove dal dato sulle procedure pendenti, che è auspicabile che le misure introdotte contribuiscano a permettere di individuare tempestivamente i segnali di crisi, intervenendo con misure diverse dalla liquidazione dell’impresa. La seconda considerazione riguarda le relazioni tra le diverse economie. Ribadisco quindi l’invito all’attenzione ai trend macroeconomici per l’impatto che questi hanno anche sulle piccole e medie imprese”.
Per quanto concerne le prospettive, Marco Barassi ha posto in evidenza quali siano le direzioni di azione: “La prima – ha relazionato il presidente - promuovendo buone prassi nei rapporti con i nostri interlocutori istituzionali. Quanto alla seconda direzione, è importante che la nostra professione sia attrattiva per i giovani soprattutto in un contesto in cui l’interesse per le professioni liberali appare diminuito rispetto al passato. Per questa ragione l’Ordine si è impegnato in attività di orientamento nelle scuole in vista della scelta del percorso universitario”. Barassi ha poi evidenziato come siano importanti due aspetti per i professionisti, ovvero una formazione di qualità elevata e l’aggregazione degli studi professionali. “Come Ordine – ha poi aggiunto Barassi – possiamo proseguire nelle attività di orientamento nelle scuole e, come singoli, possiamo contribuire a creare ambienti lavorativi sereni, stimolanti e gratificanti per chi vi opera”.
Apprezzata dai commercialisti lecchesi la relazione del Tesoriere Regalbuto che ha tratteggiato quanto attualmente il governo sta portando avanti in materia fiscale e le prospettive per i commercialisti.
Ringraziando i consiglieri, il personale di segreteria, Marco Barassi ha accolto i nuovi iscritti e ha premiato i colleghi che hanno raggiunto il traguardo dei 50 e dei 35 anni di iscrizione all’Ordine.
Premiati 35 anni di iscrizione
Giuseppe Amato
Luciana Brunelli
Giovanni Corno
Elisabetta Mottola
Maria Grazia Rigaldo
Paolo Ripamonti
Giovanni Giuseppe Sironi
Michele Stefanoni
Piero Campanari
Nuovi iscritti
Nicholas Cattaneo, Freddy Nunez Crespo, Stefano Mangili, Sara Tavola, Silvia Alippi, Isacco Da Broi, Giorgia Chemello, Daniele Galli, Leonardo Valessina e Stefano Mauri (per trasferimento)