Esino: ucciso in strada l'assessore Pierluigi Beghetto. Volontario e apicoltore, abitava a Usmate
Pierluigi Beghetto assessore al comune di Esino lario è stato ucciso questa mattina mentre era in strada. Al momento le ragioni non sono note ma pare che il gesto sia stato compiuto da un soggetto con problemi psichiatrici.
La tragedia si è consumata attorno alle 9 in via Verdi dove il 53enne si trovava e dove sarebbe stato raggiunto da violenti colpi, forse di una mazza o un grosso bastone, che gli hanno provocato ferite mortali.
Nonostante l'attivazione immediata dei soccorsi con anche l'elicottero da Sondrio per Beghetto non c'è stato nulla da fare.
La notizia dell'accaduto ha presto fatto il giro del paese, fermandone le lancette.
Beghetto abitava con la moglie e figlio a Usmate e a Esino aveva una casa dove si recava con frequenza. Questa comunità, infatti, la portava nel cuore e, come ha ricordato il sindaco Pietro Pensa, da sempre dedicava tempo ed energie.
Ieri aveva aiutato sino a tardi a chiudere le attrezzature degli impianti sciistici e a svolgere i vari compiti che il suo ruolo amministrativo gli richiedeva.
"Faceva avanti e indietro da Usmate, era una persona dal cuore grande" ha ricordato il primo cittadino, in viaggio verso Usmate per raggiungere la famiglia della vittima "ha sempre dedicato tantissimo tempo a Esino e alla sua gente. Aveva anche le arnie, era un appassionato apicoltore e qui trascorreva tanto tempo. E' una tragedia grandissima".
Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire l'accaduto e il movente che ha portato a una morte tanto violenta.
La tragedia si è consumata attorno alle 9 in via Verdi dove il 53enne si trovava e dove sarebbe stato raggiunto da violenti colpi, forse di una mazza o un grosso bastone, che gli hanno provocato ferite mortali.
Nonostante l'attivazione immediata dei soccorsi con anche l'elicottero da Sondrio per Beghetto non c'è stato nulla da fare.
La notizia dell'accaduto ha presto fatto il giro del paese, fermandone le lancette.
Beghetto abitava con la moglie e figlio a Usmate e a Esino aveva una casa dove si recava con frequenza. Questa comunità, infatti, la portava nel cuore e, come ha ricordato il sindaco Pietro Pensa, da sempre dedicava tempo ed energie.
Ieri aveva aiutato sino a tardi a chiudere le attrezzature degli impianti sciistici e a svolgere i vari compiti che il suo ruolo amministrativo gli richiedeva.
"Faceva avanti e indietro da Usmate, era una persona dal cuore grande" ha ricordato il primo cittadino, in viaggio verso Usmate per raggiungere la famiglia della vittima "ha sempre dedicato tantissimo tempo a Esino e alla sua gente. Aveva anche le arnie, era un appassionato apicoltore e qui trascorreva tanto tempo. E' una tragedia grandissima".
Gli inquirenti stanno ora cercando di ricostruire l'accaduto e il movente che ha portato a una morte tanto violenta.