Lecco: Gattinoni annuncia un nuovo parcheggio a Rancio, ma solo se...
Un nuovo parcheggio per la parte alta del rione di Rancio con sedici box in vendita e 38 posti-auto pubblici. E’ il progetto - presentato da un operatore privato - che l’amministrazione comunale ha illustrato ufficialmente in un incontro pubblico tenutosi ieri sera nella sede degli alpini di via Paradiso e al quale sono intervenuti il sindaco Mauro Gattinoni, gli assessori Renata Zuffi (ambiente e mobilità), Maria Sacchi (lavori pubblici) e Giuseppe Rusconi (sviluppo urbano), nonché l’architetto Giosue' Micheli che ha appunto redatto il disegno di intervento.
La serata era stata annunciata come un momento di incontro dell’amministrazione con i residenti per discutere dei problemi del quartiere (un secondo è già annunciato per la prossima settimana, martedì 23 aprile, per Laorca), ma il cuore della discussione è stato proprio il progetto del nuovo parcheggio.
A farsene carico è lo stesso proprietario del terreno situato a monte del rione, sopra il lavatoio di via Antonio Bonaiti. In corrispondenza proprio del lavatoio e di una cappelletta si stacca verso monte una mulattiera attualmente chiusa da un cancello. Proprio quella mulattiera fungerebbe da accesso al nuovo parcheggio. E’ prevista la sistemazione della via che dovrà essere allargata fino a quattro metri e mezzo di carreggiata, l’arretramento della cappelletta votiva che sarà comunque mantenuta, il rifacimento del lavatoio per consentire un facile accesso.
A monte sarà appunto realizzato il parcheggio: una struttura con 16 box che saranno messi in vendita. Sul tetto e davanti saranno invece ricavati i posti-auto pubblici che non è ancora stato deciso come saranno utilizzati: se destinati a uso esclusivo dei residenti o regolamentati in altra maniera, magari con disco orario. «Un problema – ha detto il sindaco – che affronteremo in un secondo momento».
Tutti gli interventi saranno a carico del privato ed è proprio questo aspetto che rappresenta l’incognita reale dell’intervento: sostanzialmente, il committente dovrà coprire la spesa (e magari anche guadagnarci qualcosa) con la vendita dei box. Cifre non sono state fatte, ma l’ammontare non sarà certo di poco conto. Nello stesso tempo, pur a fronte di una drammatica carenza di posti auto nel rione, i box non potranno essere messi in vendita cifre eccessivamente alte, con il rischio di restare invenduti. Condizione necessaria perché il cantiere possa essere avviato è quindi la vendita anticipata dei box.
La serata di ieri sera – è stato detto dagli amministratori – è servita soltanto per presentare il progetto, seguiranno altri momenti di confronto e quindi la fase della vendita.
I tempi non sono brevissimi. Al progetto si sta lavorando già da quindici mesi e prima di entrare nella fase operativa si dovranno completare anche l’iter burocratico. Che non è questione semplice, stante che siamo in piena zona rossa per i rischi delle frane del monte San Martino e sono quindi necessarie pratiche più articolate complesse rispetto a un’altra zona della città. Senza dimenticare che ci si trova lungo un pendio e pertanto saranno necessarie opere di consolidamento. Se – come ha spiegato l’architetto Micheli – i lavori richiederanno circa un anno di tempo, più difficile è definire la durata della fase burocratica e di compravendita.
Complessivamente, il progetto è stato accolto favorevolmente dai presenti all’incontro, anche se il gradimento reale potrà essere concretizzato soltanto dall’acquisto dei box. Perché è chiaro che non si potrà partire finché non saranno venduti tutti e 16.
La serata è poi proseguita affrontando altri argomenti che comunque hanno riguardato sempre il problema della mancanza di parcheggi e della viabilità. In particolare ci si è soffermati su quella serie di locali e strutture che richiamano all’interno del rione molte persone: il circolo Libero Pensiero, l’asilo Rosabosco, la scuola Kolbe, l’Otolab, la birreria Marylin, la palestra di via Fumagalli.
Attenzione è stata posta proprio sul piccolo parcheggio pubblico di via Fumagalli spesso sovraffollato. Tra le iniziative che potrebbero essere intraprese prossimamente vi è la convocazione di incontri che coinvolgano i residenti, i responsabili delle strutture citate con la mediazione del Comune proprio per individuare forme di convivenza. Sul fronte parcheggi, inoltre, potrebbe essere in arrivo anche uno sfogo per la parte bassa del rione: il progetto di recupero dell’ex Vellutificio Redaelli dovrebbe contemplare anche la realizzazione di un nuovo posteggio. Nel complesso dovrebbe tra l’altro anche trovare posto un ambulatorio medico.
Annunciata dal Comune anche la sistemazione della pavimentazione di via Bonaiti dalla cappelletta all’interno del rione con la posa del porfido e della parete iniziale di via Coltogno dove saranno rifatti i gradini.
Tra le altre segnalazioni, il controllo delle vasche di raccolta acqua a ridosso del vallo paramassi e la necessità di cestini portarifiuti, in particolare per gettare le deiezioni canine.
La serata era stata annunciata come un momento di incontro dell’amministrazione con i residenti per discutere dei problemi del quartiere (un secondo è già annunciato per la prossima settimana, martedì 23 aprile, per Laorca), ma il cuore della discussione è stato proprio il progetto del nuovo parcheggio.
A farsene carico è lo stesso proprietario del terreno situato a monte del rione, sopra il lavatoio di via Antonio Bonaiti. In corrispondenza proprio del lavatoio e di una cappelletta si stacca verso monte una mulattiera attualmente chiusa da un cancello. Proprio quella mulattiera fungerebbe da accesso al nuovo parcheggio. E’ prevista la sistemazione della via che dovrà essere allargata fino a quattro metri e mezzo di carreggiata, l’arretramento della cappelletta votiva che sarà comunque mantenuta, il rifacimento del lavatoio per consentire un facile accesso.
A monte sarà appunto realizzato il parcheggio: una struttura con 16 box che saranno messi in vendita. Sul tetto e davanti saranno invece ricavati i posti-auto pubblici che non è ancora stato deciso come saranno utilizzati: se destinati a uso esclusivo dei residenti o regolamentati in altra maniera, magari con disco orario. «Un problema – ha detto il sindaco – che affronteremo in un secondo momento».
Tutti gli interventi saranno a carico del privato ed è proprio questo aspetto che rappresenta l’incognita reale dell’intervento: sostanzialmente, il committente dovrà coprire la spesa (e magari anche guadagnarci qualcosa) con la vendita dei box. Cifre non sono state fatte, ma l’ammontare non sarà certo di poco conto. Nello stesso tempo, pur a fronte di una drammatica carenza di posti auto nel rione, i box non potranno essere messi in vendita cifre eccessivamente alte, con il rischio di restare invenduti. Condizione necessaria perché il cantiere possa essere avviato è quindi la vendita anticipata dei box.
La serata di ieri sera – è stato detto dagli amministratori – è servita soltanto per presentare il progetto, seguiranno altri momenti di confronto e quindi la fase della vendita.
I tempi non sono brevissimi. Al progetto si sta lavorando già da quindici mesi e prima di entrare nella fase operativa si dovranno completare anche l’iter burocratico. Che non è questione semplice, stante che siamo in piena zona rossa per i rischi delle frane del monte San Martino e sono quindi necessarie pratiche più articolate complesse rispetto a un’altra zona della città. Senza dimenticare che ci si trova lungo un pendio e pertanto saranno necessarie opere di consolidamento. Se – come ha spiegato l’architetto Micheli – i lavori richiederanno circa un anno di tempo, più difficile è definire la durata della fase burocratica e di compravendita.
Complessivamente, il progetto è stato accolto favorevolmente dai presenti all’incontro, anche se il gradimento reale potrà essere concretizzato soltanto dall’acquisto dei box. Perché è chiaro che non si potrà partire finché non saranno venduti tutti e 16.
La serata è poi proseguita affrontando altri argomenti che comunque hanno riguardato sempre il problema della mancanza di parcheggi e della viabilità. In particolare ci si è soffermati su quella serie di locali e strutture che richiamano all’interno del rione molte persone: il circolo Libero Pensiero, l’asilo Rosabosco, la scuola Kolbe, l’Otolab, la birreria Marylin, la palestra di via Fumagalli.
Attenzione è stata posta proprio sul piccolo parcheggio pubblico di via Fumagalli spesso sovraffollato. Tra le iniziative che potrebbero essere intraprese prossimamente vi è la convocazione di incontri che coinvolgano i residenti, i responsabili delle strutture citate con la mediazione del Comune proprio per individuare forme di convivenza. Sul fronte parcheggi, inoltre, potrebbe essere in arrivo anche uno sfogo per la parte bassa del rione: il progetto di recupero dell’ex Vellutificio Redaelli dovrebbe contemplare anche la realizzazione di un nuovo posteggio. Nel complesso dovrebbe tra l’altro anche trovare posto un ambulatorio medico.
Annunciata dal Comune anche la sistemazione della pavimentazione di via Bonaiti dalla cappelletta all’interno del rione con la posa del porfido e della parete iniziale di via Coltogno dove saranno rifatti i gradini.
Tra le altre segnalazioni, il controllo delle vasche di raccolta acqua a ridosso del vallo paramassi e la necessità di cestini portarifiuti, in particolare per gettare le deiezioni canine.
D.C.