Malgrate: film pro-Putin in sala parrocchiale, 'immorale'
Ha suscitato polemiche la proiezione prevista per questa sera nella sala parrocchiale di Malgrate de “Il Testimone”, un film prodotto nel 2023 dal Ministero della Cultura russo, scritto da Sergej Volkov e diretto da David Dadunashvili.
La pellicola è stata proposta in diverse città italiane nei mesi scorsi, scaturendo medesime contestazioni un po’ ovunque.
“Il film - sostiene Diego Ghidotti referente di “Stand for Ukraine” - è un’opera propagandistica che dipinge gli ucraini come nazisti hitleriani e giustifica quindi l’aggressione russa avvenuta in Ucraina. È inaccettabile che a oltre due anni di distanza la parrocchia di Malgrate ospiti sotto il proprio tetto un evento simile, un insulto gravissimo alla popolazione ucraina, anche a quella che nel Lecchese ha trovato rifugio dopo aver perso tutto proprio a causa dell’invasione terroristica di Mosca”
Secondo Ghidotti, alla proiezione dovrebbe partecipare da remoto anche Vincenzo Lorusso, da lui definito “propagandista filorusso già attenzionato dal Center for Countering Disinformation”.
“Lo stesso ambasciatore ucraino a Roma, Melnyk, ha messo in guardia l'Italia dall'attacco della propaganda russa all'interno della guerra ibrida che Mosca ha intrapreso contro le democrazie occidentali, ma a quanto pare a Malgrate questa notizia non è arrivata. Sicuramente – conclude il portavoce di “Stand for Ukraine” - proiettare questo film non è reato, per ora, ma sicuramente è un atto immorale ed eticamente deplorevole”.
A fare chiarezza sulla scelta di trasmettere il film è stato il parroco di Malgrate, don Andrea Lotterio. “Non è un’iniziativa della parrocchia, né del Comune e non è coinvolta la comunità civile o religiosa di Malgrate. È una proiezione privata di un’associazione che usa la sala” ha spiegato in breve. “La sala è della parrocchia, ma viene data come avviene con altre associazioni che ne fanno richiesta. Non c’è una programmazione cinematografica, è un gruppo di persone che vuole vedere questo film”.
L'iniziativa si deve infatti a Libera Resistenza Lecco, "movimento" nato - come si ricorderà - per protestare contro l'obbligo vaccinale, allargando poi, evidentemente, i propri "interessi", sempre in aperta contestazione con il pensiero mainstream. "Proponiamo la visione di un film avvincente che presenta un punto di vista diverso da quello della narrazione ufficiale. "Il Testimone" mostrando le atrocità, le bugie e la ferocia del conflitto in Donbass, è un film contro questa guerra, contro ogni guerra" è scritto sul volantino diffuso per "pubblicizzare" l'appuntamento odierno, senza riportare la location, come del resto rilevato anche da don Andrea. Il parroco ha infatti evidenziato come partecipare alla proiezione del film e quindi venire a conoscenza di luogo di incontro era necessario iscriversi lasciando nome, cognome e mail.
Cosa che a questo punto qualcuno ha fatto al solo scopo poi di sollevare il polverone sull'iniziativa.
La pellicola è stata proposta in diverse città italiane nei mesi scorsi, scaturendo medesime contestazioni un po’ ovunque.
“Il film - sostiene Diego Ghidotti referente di “Stand for Ukraine” - è un’opera propagandistica che dipinge gli ucraini come nazisti hitleriani e giustifica quindi l’aggressione russa avvenuta in Ucraina. È inaccettabile che a oltre due anni di distanza la parrocchia di Malgrate ospiti sotto il proprio tetto un evento simile, un insulto gravissimo alla popolazione ucraina, anche a quella che nel Lecchese ha trovato rifugio dopo aver perso tutto proprio a causa dell’invasione terroristica di Mosca”
Secondo Ghidotti, alla proiezione dovrebbe partecipare da remoto anche Vincenzo Lorusso, da lui definito “propagandista filorusso già attenzionato dal Center for Countering Disinformation”.
“Lo stesso ambasciatore ucraino a Roma, Melnyk, ha messo in guardia l'Italia dall'attacco della propaganda russa all'interno della guerra ibrida che Mosca ha intrapreso contro le democrazie occidentali, ma a quanto pare a Malgrate questa notizia non è arrivata. Sicuramente – conclude il portavoce di “Stand for Ukraine” - proiettare questo film non è reato, per ora, ma sicuramente è un atto immorale ed eticamente deplorevole”.
A fare chiarezza sulla scelta di trasmettere il film è stato il parroco di Malgrate, don Andrea Lotterio. “Non è un’iniziativa della parrocchia, né del Comune e non è coinvolta la comunità civile o religiosa di Malgrate. È una proiezione privata di un’associazione che usa la sala” ha spiegato in breve. “La sala è della parrocchia, ma viene data come avviene con altre associazioni che ne fanno richiesta. Non c’è una programmazione cinematografica, è un gruppo di persone che vuole vedere questo film”.
L'iniziativa si deve infatti a Libera Resistenza Lecco, "movimento" nato - come si ricorderà - per protestare contro l'obbligo vaccinale, allargando poi, evidentemente, i propri "interessi", sempre in aperta contestazione con il pensiero mainstream. "Proponiamo la visione di un film avvincente che presenta un punto di vista diverso da quello della narrazione ufficiale. "Il Testimone" mostrando le atrocità, le bugie e la ferocia del conflitto in Donbass, è un film contro questa guerra, contro ogni guerra" è scritto sul volantino diffuso per "pubblicizzare" l'appuntamento odierno, senza riportare la location, come del resto rilevato anche da don Andrea. Il parroco ha infatti evidenziato come partecipare alla proiezione del film e quindi venire a conoscenza di luogo di incontro era necessario iscriversi lasciando nome, cognome e mail.
Cosa che a questo punto qualcuno ha fatto al solo scopo poi di sollevare il polverone sull'iniziativa.