Galbiate: la donazione spiegata agli studenti dall'AVIS
Anche quest'anno il Gruppo Avis di Galbiate, in momenti differenti, è tornare a incontrare i giovani studenti. In particolare, tra sabato scorso e quest'oggi, i volontari hanno "fatto lezione" ai ragazzi di tutte le classi seconde della scuola secondaria di primo grado. Un'iniziativa che si inserisce nell'ambito delle proposta per il 55° Anniversario di Costituzione della Sezione, fondata nel 1969, seppur diventata ormai abituale per gli avisini galbiatesi.
A far visita agli alunni sono stati Raffaele Andreotti, le dottoresse Chiara Riva e Sara Pozzi con Beatrice Cazzaniga, quest'ultima studentessa di medicina.
"Durante gli incontri spieghiamo cosa è, cosa fa ed a chi si rivolge l'AVIS, mentre le dott.sse Riva, Pozzi e Cazzaniga entrano più nel dettaglio di quali sono le caratteritiche del sangue, come è fatto, come lavora e come si comporta nel nostro corpo, con la necessità di mantenere uno stile di vita sano ed adeguato allo "status" di donatore" sintetizza Andreotti. "Pur non mancando un aspetto "scientifico", negli incontri si parla soprattutto di solidarietà ed attenzione verso persone meno fortunate di noi che o perché colpite da malattia oppure in seguito ad eventi traumatici od anche per interventi chirugici necessitano di trasfusioni sanguinee, sangue ad oggi non artificialmente riproducibile. Più che su un aspetto squisitamente scientifico quindi ci si rivolge più all'aspetto donazionale, di attenzione a persone meno fortunate di noi. Questi incontri vanno anche visti nell'ottica di portare la donazione di sangue, nel nostro caso, ad essere un gesto normale e spontaneo, facendola quindi uscire dall'aurea di un qualcosa di "eroico", sentendoci così vicini a persone più bisognose e meno fortunate di noi".
A ricordo dell'incontro, ad ogni alunno è stato poi distribuito un simpatico omaggio: tutti hanno ricevuto un ombrellino portatile, con il logo dell'Avis Galbiate.
A far visita agli alunni sono stati Raffaele Andreotti, le dottoresse Chiara Riva e Sara Pozzi con Beatrice Cazzaniga, quest'ultima studentessa di medicina.
"Durante gli incontri spieghiamo cosa è, cosa fa ed a chi si rivolge l'AVIS, mentre le dott.sse Riva, Pozzi e Cazzaniga entrano più nel dettaglio di quali sono le caratteritiche del sangue, come è fatto, come lavora e come si comporta nel nostro corpo, con la necessità di mantenere uno stile di vita sano ed adeguato allo "status" di donatore" sintetizza Andreotti. "Pur non mancando un aspetto "scientifico", negli incontri si parla soprattutto di solidarietà ed attenzione verso persone meno fortunate di noi che o perché colpite da malattia oppure in seguito ad eventi traumatici od anche per interventi chirugici necessitano di trasfusioni sanguinee, sangue ad oggi non artificialmente riproducibile. Più che su un aspetto squisitamente scientifico quindi ci si rivolge più all'aspetto donazionale, di attenzione a persone meno fortunate di noi. Questi incontri vanno anche visti nell'ottica di portare la donazione di sangue, nel nostro caso, ad essere un gesto normale e spontaneo, facendola quindi uscire dall'aurea di un qualcosa di "eroico", sentendoci così vicini a persone più bisognose e meno fortunate di noi".
A ricordo dell'incontro, ad ogni alunno è stato poi distribuito un simpatico omaggio: tutti hanno ricevuto un ombrellino portatile, con il logo dell'Avis Galbiate.