Chiuso: il 13 visite guidate al Museo del Beato Serafino
Sabato 13 aprile dalle 15.00 alle 16.30, per ricordare il 202° anniversario della morte del Beato Serafino Morazzone, i volontari dell'associazione Amici del Beato Serafino Morazzone organizzano visite guidate al Museo in via Innominato 2 a Lecco (ingresso dal cancello in via ai Mulini). I tour sono gratuiti, con la possibilità di lasciare un'offerta libera, ed è possibile prenotarsi inviando una mail a museobeatoserafino@gmail.com.
Al termine delle visite, alle 17.00 nell'adiacente chiesa parrocchiale di Chiuso, la Messa prefestiva, in memoria del Beato Serafino Morazzone, sarà celebrata da Mons. Gianni Cesena, Vicario Episcopale della Zona Pastorale di Lecco.
Il Museo del Beato Serafino ha sede nella canonica della chiesa parrocchiale di Chiuso, al pianoterra dell'edificio abitato per 49 anni da don Serafino (1747-1822), che nel 1773, appena ordinato sacerdote, raggiunse Chiuso e non la abbandonò più. La struttura accoglie al suo interno testimonianze della vita del religioso, dei suoi rapporti con Alessandro Manzoni e della venerazione successiva per la sua esemplare figura di sacerdote ambrosiano.
La canonica di Chiuso è a pieno titolo tra i luoghi manzoniani più autentici di Lecco. Nella sala principale è conservato un affresco del 1867 di Casimiro Radice, che rappresenta la conversione dell'Innominato, scena dei Promessi Sposi ambientata da Manzoni proprio nella canonica del suo amico "buon curato", celebrato esplicitamente nella prima edizione del romanzo.
Al termine delle visite, alle 17.00 nell'adiacente chiesa parrocchiale di Chiuso, la Messa prefestiva, in memoria del Beato Serafino Morazzone, sarà celebrata da Mons. Gianni Cesena, Vicario Episcopale della Zona Pastorale di Lecco.
Il Museo del Beato Serafino ha sede nella canonica della chiesa parrocchiale di Chiuso, al pianoterra dell'edificio abitato per 49 anni da don Serafino (1747-1822), che nel 1773, appena ordinato sacerdote, raggiunse Chiuso e non la abbandonò più. La struttura accoglie al suo interno testimonianze della vita del religioso, dei suoi rapporti con Alessandro Manzoni e della venerazione successiva per la sua esemplare figura di sacerdote ambrosiano.
La canonica di Chiuso è a pieno titolo tra i luoghi manzoniani più autentici di Lecco. Nella sala principale è conservato un affresco del 1867 di Casimiro Radice, che rappresenta la conversione dell'Innominato, scena dei Promessi Sposi ambientata da Manzoni proprio nella canonica del suo amico "buon curato", celebrato esplicitamente nella prima edizione del romanzo.