Lecco, la maggioranza sull'assemblea convocata dall'opposizione: sceneggiata
"Sgrammaticata e confusa". Così i gruppi della maggioranza consiliare in sostegno della Giunta Gattinoni di Lecco hanno definito l’iniziativa della minoranza in programma nei prossimi giorni, ossia la convocazione di un’assemblea per discutere di argomenti che, a detta loro, non sarebbero affrontati dall’attuale Amministrazione.
"Dopo aver assistito all’ultimo consiglio comunale in silenzio a causa dell’inesistenza dei temi e dopo l’annullamento di quello dell'8 Aprile, alla soppressione di innumerevoli commissioni consiliari, abbiamo ritenuto necessario, vista invece la presenza di diverse tematiche importanti per la città e per la crescita della nostra comunità, autoconvocare un'assemblea pubblica, aperta a tutti i cittadini per affrontare tutti gli argomenti importanti che sono nei pensieri dei lecchesi in queste settimane e negli ultimi mesi e per i quali questa amministrazione non coinvolge i consiglieri di minoranza e ben poco anche quelli di maggioranza per quello che ci è dato da sapere. L’azione vuole essere una forte presa di posizione nei confronti di un’amministrazione che ormai è chiusa nel palazzo sorda alle richieste legittime dei rappresentanti dei cittadini ed è per questo che abbiamo deciso di autoconvocarci in un’assemblea aperta a tutti i lecchesi".
Questo il testo di presentazione dell'iniziativa voluta da Lecco merita di Più - Lecco Ideale, Lega Nord, Fratelli D’Italia e Appello per Lecco per giovedì 11 alle 18.30 presso la sala Consiglio di Palazzo Bovara.
Cinque le questioni all'ordine del giorno: 1. Viabilità e Lungolago, tra parcheggi e sensi unici; 2. Bione, chiusure del presente e prospettive future; 3. Nuovo municipio e spese inutili; 4. Bilancio del comune, Irpef e Politecnico; 5. Hub dei pullman, quale futuro?
"Lascia alquanto sbigottiti la volontà dei gruppi di minoranza di realizzare una manifestazione puramente politica all’interno dell’Aula Consiliare del Municipio – hanno affermato, commentando l'iniziativa, i capigruppo di Partito Democratico, Fattore Lecco, Con la Sinistra Cambia Lecco e AmbientalMente – Una scelta sgrammaticata e che denota uno scarso senso delle istituzioni, del rispetto dei luoghi e dei contesti. Una richiesta provocatoria, in quanto basterebbe leggere il regolamento per sapere benissimo che il Salone Consiliare è un luogo istituzionale a disposizione per le attività interne dei Gruppi consiliari ma non di iniziative politiche - partitiche per le quali, invece, è possibile richiedere l'utilizzo delle sale civiche. I nostri Gruppi hanno sempre saputo distinguere i momenti, realizzando queste iniziative fuori dai luoghi istituzionali, persino convocando una conferenza stampa a lato della pista ciclopedonale di Pescarenico. Notiamo anche una certa confusione e la volontà di voler distorcere la realtà descrivendo l’Amministrazione Comunale come “chiusa nel palazzo”, un’immagine che, tuttavia, non corrisponde alla dimostrazione dei fatti – hanno aggiunto i 4 referenti della maggioranza che sostiene il sindaco Mauro Gattinoni e dunque Pietro Regazzoni (Partito Democratico), Saulo Sangalli (Fattore Lecco), Alberto Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco) e Alessio Dossi (AmbientalMente) - A mero titolo d’esempio, risale a soli cinque giorni fa la terza delle assemblee pubbliche organizzate negli ultimi due mesi al Centro Civico “Sandro Pertini” per affrontare alcuni dei temi cruciali per la città. Serate che, tra l’altro, si sono caratterizzate per una forte partecipazione e una completa disponibilità al dialogo e all’ascolto di critiche e suggerimenti, come gli stessi consiglieri di minoranza hanno potuto verificare personalmente. Nelle prossime settimane, tra l’altro, due nuove serate sono già in programma, questa volta dedicate ai rioni e ospitate da associazioni che rendono vivi i quartieri. Nel merito delle questioni che il centrodestra allargato ritiene non vengano trattate è opportuno rinfrescare la memoria, soprattutto a quelli che fingono di non sapere. Ogni singolo intervento sulla viabilità attuato segue i dettami di quanto contenuto nel Piano Generale del Traffico Urbano approvato a larga maggioranza nel giugno 2020 mentre sugli altri temi, dal lungolago al nuovo interscambio di mobilità, innumerevoli sono state le occasioni di confronto in sede di Commissione o di Consiglio Comunale e altre ancora ci saranno nelle prossime settimane, una realtà che mal si concilia con questa supposta mancanza di discussione. Tra scene mute, come quella dell’ultimo Consiglio comunale del 18 marzo scorso, e sceneggiate, come quella di chi non distingue una Sala consiliare da quella di un teatro, va da sé che qualsiasi dialogo risulta difficile con coloro i quali, nelle sedi dedicate al confronto, scelgono di rimanere in silenzio: ci viene da pensare che, forse, spesso chi non parla è perché non ha niente da dire".
Revocata nel frattempo la concessione della sala del consiglio comunale all'opposizione, con conseguente cambio di location così comunicato: "Visto che per i nostri gruppi a differenza che per l’amministrazione è più importante la sostanza della forma, davanti alla censura ricevuta abbiamo deciso di spostare l’assemblea comunale nell’aula riunioni e formativa di via malpensata 6, giovedì 11 alle ore 18.30, sapendo che per i cittadini lecchesi l’importante non è dove, ma che finalmente vengano trattati questi temi fondamentali per il futuro della città!".
"Dopo aver assistito all’ultimo consiglio comunale in silenzio a causa dell’inesistenza dei temi e dopo l’annullamento di quello dell'8 Aprile, alla soppressione di innumerevoli commissioni consiliari, abbiamo ritenuto necessario, vista invece la presenza di diverse tematiche importanti per la città e per la crescita della nostra comunità, autoconvocare un'assemblea pubblica, aperta a tutti i cittadini per affrontare tutti gli argomenti importanti che sono nei pensieri dei lecchesi in queste settimane e negli ultimi mesi e per i quali questa amministrazione non coinvolge i consiglieri di minoranza e ben poco anche quelli di maggioranza per quello che ci è dato da sapere. L’azione vuole essere una forte presa di posizione nei confronti di un’amministrazione che ormai è chiusa nel palazzo sorda alle richieste legittime dei rappresentanti dei cittadini ed è per questo che abbiamo deciso di autoconvocarci in un’assemblea aperta a tutti i lecchesi".
Questo il testo di presentazione dell'iniziativa voluta da Lecco merita di Più - Lecco Ideale, Lega Nord, Fratelli D’Italia e Appello per Lecco per giovedì 11 alle 18.30 presso la sala Consiglio di Palazzo Bovara.
Cinque le questioni all'ordine del giorno: 1. Viabilità e Lungolago, tra parcheggi e sensi unici; 2. Bione, chiusure del presente e prospettive future; 3. Nuovo municipio e spese inutili; 4. Bilancio del comune, Irpef e Politecnico; 5. Hub dei pullman, quale futuro?
"Lascia alquanto sbigottiti la volontà dei gruppi di minoranza di realizzare una manifestazione puramente politica all’interno dell’Aula Consiliare del Municipio – hanno affermato, commentando l'iniziativa, i capigruppo di Partito Democratico, Fattore Lecco, Con la Sinistra Cambia Lecco e AmbientalMente – Una scelta sgrammaticata e che denota uno scarso senso delle istituzioni, del rispetto dei luoghi e dei contesti. Una richiesta provocatoria, in quanto basterebbe leggere il regolamento per sapere benissimo che il Salone Consiliare è un luogo istituzionale a disposizione per le attività interne dei Gruppi consiliari ma non di iniziative politiche - partitiche per le quali, invece, è possibile richiedere l'utilizzo delle sale civiche. I nostri Gruppi hanno sempre saputo distinguere i momenti, realizzando queste iniziative fuori dai luoghi istituzionali, persino convocando una conferenza stampa a lato della pista ciclopedonale di Pescarenico. Notiamo anche una certa confusione e la volontà di voler distorcere la realtà descrivendo l’Amministrazione Comunale come “chiusa nel palazzo”, un’immagine che, tuttavia, non corrisponde alla dimostrazione dei fatti – hanno aggiunto i 4 referenti della maggioranza che sostiene il sindaco Mauro Gattinoni e dunque Pietro Regazzoni (Partito Democratico), Saulo Sangalli (Fattore Lecco), Alberto Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco) e Alessio Dossi (AmbientalMente) - A mero titolo d’esempio, risale a soli cinque giorni fa la terza delle assemblee pubbliche organizzate negli ultimi due mesi al Centro Civico “Sandro Pertini” per affrontare alcuni dei temi cruciali per la città. Serate che, tra l’altro, si sono caratterizzate per una forte partecipazione e una completa disponibilità al dialogo e all’ascolto di critiche e suggerimenti, come gli stessi consiglieri di minoranza hanno potuto verificare personalmente. Nelle prossime settimane, tra l’altro, due nuove serate sono già in programma, questa volta dedicate ai rioni e ospitate da associazioni che rendono vivi i quartieri. Nel merito delle questioni che il centrodestra allargato ritiene non vengano trattate è opportuno rinfrescare la memoria, soprattutto a quelli che fingono di non sapere. Ogni singolo intervento sulla viabilità attuato segue i dettami di quanto contenuto nel Piano Generale del Traffico Urbano approvato a larga maggioranza nel giugno 2020 mentre sugli altri temi, dal lungolago al nuovo interscambio di mobilità, innumerevoli sono state le occasioni di confronto in sede di Commissione o di Consiglio Comunale e altre ancora ci saranno nelle prossime settimane, una realtà che mal si concilia con questa supposta mancanza di discussione. Tra scene mute, come quella dell’ultimo Consiglio comunale del 18 marzo scorso, e sceneggiate, come quella di chi non distingue una Sala consiliare da quella di un teatro, va da sé che qualsiasi dialogo risulta difficile con coloro i quali, nelle sedi dedicate al confronto, scelgono di rimanere in silenzio: ci viene da pensare che, forse, spesso chi non parla è perché non ha niente da dire".
Revocata nel frattempo la concessione della sala del consiglio comunale all'opposizione, con conseguente cambio di location così comunicato: "Visto che per i nostri gruppi a differenza che per l’amministrazione è più importante la sostanza della forma, davanti alla censura ricevuta abbiamo deciso di spostare l’assemblea comunale nell’aula riunioni e formativa di via malpensata 6, giovedì 11 alle ore 18.30, sapendo che per i cittadini lecchesi l’importante non è dove, ma che finalmente vengano trattati questi temi fondamentali per il futuro della città!".