Premana: volontari al lavoro per riaprire il Museo Etnografico
Una quindicina di volontari – con “a capo” il primo cittadino Elide Codega e il suo vice Domenico Pomoni - hanno risposto ieri all’appello lanciato dall’amministrazione comunale di Premana per rimettere a nuovo il Museo Etnografico.
Museo che dopo gli eventi alluvionali e gli smottamenti datati 2020, aveva subito danni strutturali importanti, che hanno richiesto lunghi lavori di consolidamento e messa in sicurezza da parte di ditte specializzate. In particolare, negli scorsi anni si è andati a stabilizzare la parte “sospesa” della struttura – quella più fortemente compromessa dal maltempo - mentre al piano inferiore è stato realizzato un nuovo basamento.
Ultimati questi interventi, non restava che riorganizzare le sale interne, per rendere il museo di Premana nuovamente accessibile e visitabile (va ricordato che prima gli eventi alluvionali, la struttura si era dotata di un montascale e di un sistema di riscaldamento).
Lo scopo della giornata di ieri è stato quello di pulire e riallestire la sala del ferro, i cui reperti erano stati trasferiti temporaneamente al quarto piano, nella sala dell’agricoltura. Sala del ferro che per il vicesindaco Pomoni riveste un ruolo particolarmente importante, in quanto “quello di Premana è organizzato un po’ come tutti gli altri musei etnografici, ma la sezione dedicata al ferro è una nostra peculiarità”.
Il passo successivo – prima di procedere alla riapertura – sarà quello di pulire e sistemare le altre sale, andando in particolare a rassettare il locale al primo piano, dove verrà organizzato il nuovo infopoint di Premana. “Andremo così a gestire non solo le aperture del Museo Etnografico e le visite guidate, ma anche il resto dell’offerta turistica premanese” aggiunge ancora Pomoni, anticipando che “ci saranno quindi altre giornate in cui darsi da fare”.
Sul tema gestione dell’ente, il vicesindaco spiega come il gruppo “Amici del Museo” si sia recentemente dissolto, anche se i volontari de “Il Corno” (l’ex rivista periodica di Premana) sembrano intenzionati a subentrare.
Nella stessa giornata di ieri, il gruppo Protezione Civile e i volontari di Stafffeste si sono impegnati in lavori di pulizia delle sponde del torrente Varrone e della zona demaniale nell’area industriale di Premana, con il Comune che ringrazia per “questo bello spirito di iniziativa”.
Museo che dopo gli eventi alluvionali e gli smottamenti datati 2020, aveva subito danni strutturali importanti, che hanno richiesto lunghi lavori di consolidamento e messa in sicurezza da parte di ditte specializzate. In particolare, negli scorsi anni si è andati a stabilizzare la parte “sospesa” della struttura – quella più fortemente compromessa dal maltempo - mentre al piano inferiore è stato realizzato un nuovo basamento.
Ultimati questi interventi, non restava che riorganizzare le sale interne, per rendere il museo di Premana nuovamente accessibile e visitabile (va ricordato che prima gli eventi alluvionali, la struttura si era dotata di un montascale e di un sistema di riscaldamento).
Lo scopo della giornata di ieri è stato quello di pulire e riallestire la sala del ferro, i cui reperti erano stati trasferiti temporaneamente al quarto piano, nella sala dell’agricoltura. Sala del ferro che per il vicesindaco Pomoni riveste un ruolo particolarmente importante, in quanto “quello di Premana è organizzato un po’ come tutti gli altri musei etnografici, ma la sezione dedicata al ferro è una nostra peculiarità”.
Il passo successivo – prima di procedere alla riapertura – sarà quello di pulire e sistemare le altre sale, andando in particolare a rassettare il locale al primo piano, dove verrà organizzato il nuovo infopoint di Premana. “Andremo così a gestire non solo le aperture del Museo Etnografico e le visite guidate, ma anche il resto dell’offerta turistica premanese” aggiunge ancora Pomoni, anticipando che “ci saranno quindi altre giornate in cui darsi da fare”.
Nella stessa giornata di ieri, il gruppo Protezione Civile e i volontari di Stafffeste si sono impegnati in lavori di pulizia delle sponde del torrente Varrone e della zona demaniale nell’area industriale di Premana, con il Comune che ringrazia per “questo bello spirito di iniziativa”.
A.Te.