Anche i ragazzi di Lecco dal Papa: in 5.000 dalla Diocesi
"Sappiate testimoniare con entusiasmo e la generosità propria della vostra giovane età la fedeltà al Vangelo, seguendo sempre Cristo". Questo il messaggio che Papa Francesco ha voluto mandare agli oltre 5.000 ragazzi dell'Arcidiocesi di Milano che ieri, mercoledì 3 aprile, hanno partecipato alla sua Udienza generale in Piazza San Pietro a Roma, nel corso del tradizionale pellegrinaggio post pasquale con i rispettivi Oratori. Tra di loro anche i preadolescenti del Decanato di Lecco, 185 in totale, che racchiude le parrocchie del capoluogo e di alcuni paesi limitrofi come Valmadrera, Malgrate, Olginate e Valgreghentino.
Ogni anno, infatti, per i giovanissimi del territorio ambrosiano l'iniziativa rappresenta una bella opportunità per prepararsi alla loro Professione di fede, oltre che naturalmente per visitare la Città Eterna e trascorrere qualche giornata in compagnia di tanti coetanei, in un cammino di preghiera e riflessione che comunque non cancella i momenti di svago e spensieratezza.
"Il nostro pellegrinaggio è cominciato con una tappa alle Fosse Ardeatine e alle catacombe, dove sono sepolti i primi cristiani, mentre il secondo giorno siamo stati in visita dalle Suore missionarie di Madre Teresa, che dedicano la loro vita ai più poveri, e nel pomeriggio siamo andati alla scoperta di Roma" ci ha raccontato don Marco Della Corna, che insieme ad altri volontari ha accompagnato il gruppo di 15 ragazzi dell'Oratorio di Lecco Centro. "Mercoledì, poi, è arrivato il momento di partecipare all'Udienza del Papa in Vaticano: è stato un momento molto significativo per tutti e in particolare per i nostri preadolescenti, che hanno avuto modo di vedere da vicino il Pontefice e anche di salutarlo, con grande emozione".
Tanti i messaggi condivisi con i ragazzi da Bergoglio, che prima di congedarsi è tornato a rinnovare "la ferma richiesta di un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza" per poi rinnovare la richiesta che alla popolazione civile sia permesso almeno l'accesso agli aiuti umanitari. Da Papa Francesco, inoltre, un appello al rilascio degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas dal 7 ottobre scorso e la supplica ad evitare "ogni irresponsabile tentativo di allargare il conflitto nella regione", unita a quella per "cessare questa e altre guerre che continuano a portare morte e sofferenze in tante parti del mondo".
Inevitabile, a questo punto, un pensiero commosso anche alla "martoriata Ucraina" e a Oleksandr, un giovanissimo soldato caduto nel conflitto di cui il Papa ha mostrato il Rosario e il libro del Nuovo Testamento sul quale era solito pregare, sottolineando anche il Salmo 129 che recita "Dal profondo a te grido, o Signore. Signore ascolta la mia voce". Una testimonianza forte, che sicuramente porterà anche i ragazzi lecchesi a riflettere sulla "pazzia della guerra" che non fa altro che distruggere, sempre.
Ogni anno, infatti, per i giovanissimi del territorio ambrosiano l'iniziativa rappresenta una bella opportunità per prepararsi alla loro Professione di fede, oltre che naturalmente per visitare la Città Eterna e trascorrere qualche giornata in compagnia di tanti coetanei, in un cammino di preghiera e riflessione che comunque non cancella i momenti di svago e spensieratezza.
"Il nostro pellegrinaggio è cominciato con una tappa alle Fosse Ardeatine e alle catacombe, dove sono sepolti i primi cristiani, mentre il secondo giorno siamo stati in visita dalle Suore missionarie di Madre Teresa, che dedicano la loro vita ai più poveri, e nel pomeriggio siamo andati alla scoperta di Roma" ci ha raccontato don Marco Della Corna, che insieme ad altri volontari ha accompagnato il gruppo di 15 ragazzi dell'Oratorio di Lecco Centro. "Mercoledì, poi, è arrivato il momento di partecipare all'Udienza del Papa in Vaticano: è stato un momento molto significativo per tutti e in particolare per i nostri preadolescenti, che hanno avuto modo di vedere da vicino il Pontefice e anche di salutarlo, con grande emozione".
Tanti i messaggi condivisi con i ragazzi da Bergoglio, che prima di congedarsi è tornato a rinnovare "la ferma richiesta di un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza" per poi rinnovare la richiesta che alla popolazione civile sia permesso almeno l'accesso agli aiuti umanitari. Da Papa Francesco, inoltre, un appello al rilascio degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas dal 7 ottobre scorso e la supplica ad evitare "ogni irresponsabile tentativo di allargare il conflitto nella regione", unita a quella per "cessare questa e altre guerre che continuano a portare morte e sofferenze in tante parti del mondo".
Inevitabile, a questo punto, un pensiero commosso anche alla "martoriata Ucraina" e a Oleksandr, un giovanissimo soldato caduto nel conflitto di cui il Papa ha mostrato il Rosario e il libro del Nuovo Testamento sul quale era solito pregare, sottolineando anche il Salmo 129 che recita "Dal profondo a te grido, o Signore. Signore ascolta la mia voce". Una testimonianza forte, che sicuramente porterà anche i ragazzi lecchesi a riflettere sulla "pazzia della guerra" che non fa altro che distruggere, sempre.
B.P.