Lecco Pride: l'11 lo spettacolo 'Gina Francon - La portinaia di palazzo Chigi'
Il Lecco Pride accende i riflettori sul Teatro, ospitando l’artista Annagaia Marchioro con il suo spettacolo “Gina Francon - La portinaia di palazzo Chigi”, in scena giovedì 11 aprile alle 21.00 allo spazio Teatro Invito. Gina Francon è la portinaia di Palazzo Chigi, ha visto gli ultimi 30 anni di storia d’Italia passarle accanto. Nata in Veneto e trasferitasi a Roma con un concorso truccato, come dichiara apertamente per essere onesta fino in fondo, vive tutte le difficoltà di una immigrata del nord al sud.
Un personaggio nato sui social dall’idea dell’attrice che la interpreta, durante il vuoto della prima quarantena, che da allora non può più smettere di esistere. I suoi follower aumentano a vista d’occhio. In questo spettacolo Gina Francon racconta dal suo angolo della portineria le verità più scomode, i segreti più taciuti della politica Italiana. Dato che lei ha aiutato il Governo nelle decisioni difficili, a volte persino per sbaglio, perché era lì, la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via. E ha raccolto dalla pattumiera le pagine che avrebbero spiegato i dpcm all’Italia intera.
In scena un tavolo, molti utensili e una piastra elettrica. Su quella piastra la protagonista cucinerà dei veri biscotti da offrire agli spettatori. Sembra che per questi biscotti siano cadute intere formazioni di governo. La Gina ha preparato il caffè a tutti e di tutti potrebbe raccontare qualcosa, considera i politici un po’ figli o figlie suoi, un po’ ex mariti da dimenticare. La sua saggezza popolare la rende intra-partes: può dire ciò che pensa come lo farebbe la zia della porta accanto. È ecologista perché profondamente rurale, femminista in quanto matriarcale, europeista perché tutto il mondo è paese. Queste le solide basi del suo programma politico. Perché sì, Gina Francon, in un colpo di teatro finale, decide di scendere in campo, e annuncerà con sorpresa di tutti la nascita del suo partito: il Partito della Gina. Un partito squisitamente personale fondato sul carisma della Gina, leader non si sa di cosa, progressista quanto conservatore, post ideologico, post moderno e un po’ anche post mortem (degli altri).
Perché ricordiamolo tutti: una portinaia alle volte conta più di un intero team di addetti stampa.
Un personaggio nato sui social dall’idea dell’attrice che la interpreta, durante il vuoto della prima quarantena, che da allora non può più smettere di esistere. I suoi follower aumentano a vista d’occhio. In questo spettacolo Gina Francon racconta dal suo angolo della portineria le verità più scomode, i segreti più taciuti della politica Italiana. Dato che lei ha aiutato il Governo nelle decisioni difficili, a volte persino per sbaglio, perché era lì, la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via. E ha raccolto dalla pattumiera le pagine che avrebbero spiegato i dpcm all’Italia intera.
In scena un tavolo, molti utensili e una piastra elettrica. Su quella piastra la protagonista cucinerà dei veri biscotti da offrire agli spettatori. Sembra che per questi biscotti siano cadute intere formazioni di governo. La Gina ha preparato il caffè a tutti e di tutti potrebbe raccontare qualcosa, considera i politici un po’ figli o figlie suoi, un po’ ex mariti da dimenticare. La sua saggezza popolare la rende intra-partes: può dire ciò che pensa come lo farebbe la zia della porta accanto. È ecologista perché profondamente rurale, femminista in quanto matriarcale, europeista perché tutto il mondo è paese. Queste le solide basi del suo programma politico. Perché sì, Gina Francon, in un colpo di teatro finale, decide di scendere in campo, e annuncerà con sorpresa di tutti la nascita del suo partito: il Partito della Gina. Un partito squisitamente personale fondato sul carisma della Gina, leader non si sa di cosa, progressista quanto conservatore, post ideologico, post moderno e un po’ anche post mortem (degli altri).
Perché ricordiamolo tutti: una portinaia alle volte conta più di un intero team di addetti stampa.
Date evento
giovedì, 11 aprile 2024