Navigazione: oggettivamente penalizzati, serve fare di più
Inizio con il ringraziare il consigliere Simonetti perché, in questa fase, ha aperto un canale di comunicazione con i sindaci del territorio per intercettare le necessità.
La riduzione di orari è certificata ufficialmente fino a maggio. Il reinserimento delle corse sarà una questione straordinaria, non il ritorno alla normalità.
Piccola nota: il piroscafo Concordia era in regolare servizio la settimana scorsa e non è una motonave assegnata ordinariamente alla tratta Lecco – Bellagio. Prendiamo atto che Navigazione ha deciso di dare priorità ad altre linee: bastava chiedere scusa per la scelta o dare atto che non si riesce a fare di più.
Dichiarare che le corse vanno valutate in base alla presenza di passeggeri su di esse non è ragionamento da gestore di servizio pubblico. Il trasporto pubblico locale sopperisce a necessità del territorio e fa da sviluppo anche sotto il profilo turistico in quelle attività altrimenti non sostenibili per l’iniziativa privata: se tutto il TPL fosse gestito con l’idea espressa da navigazione, nessun treno o pullman (se non i servizi scolastici) sarebbe in funzione nei nostri territori.
Il potenziamento del servizio diurno e in orari serali (come da diversi anni richiesto) è una di quelle attività che aiuta lo sviluppo del turismo sul nostro lago: non può essere considerato un traguardo, ma una partenza. Un investimento per il territorio posto in capo ad una agenzia governativa che, nella suo essere pubblica, ha tra le sue missioni anche questo.
Non posso che applaudire ai biglietti unici e ai servizi che portano da Milano al lago e alle sue bellezze, ma non vanno dimenticate le centinaia di migliaia di turisti che alloggiano per più di tre notti nelle strutture ricettive del nostro ramo lecchese e che preferirebbero il servizio di navigazione alla disperata ricerca di un transfer per tornare a dormire a Lierna, Mandello, Abbadia, Oliveto, Lecco, Valmadrera…
Sul territorio di Mandello stanno venendo alla luce due grandi interventi di riqualificazione con importanti risvolti turistici: il nuovo museo Guzzi e l’area dell’ex Vellutificio Redaelli. Sarebbe importante, con l’aiuto di tutti, anticipare le esigenze piuttosto che rincorrerle, attrarre investimenti piuttosto che faticare per farli “atterrare” sul nostro territorio.
Non è polemica inutile, sono necessità del territorio alle quali provare a dare risposta. Possibilmente con maggiore disponibilità, rispetto reciproco dei ruoli e degli enti che ognuno rappresenta.
La riduzione di orari è certificata ufficialmente fino a maggio. Il reinserimento delle corse sarà una questione straordinaria, non il ritorno alla normalità.
Piccola nota: il piroscafo Concordia era in regolare servizio la settimana scorsa e non è una motonave assegnata ordinariamente alla tratta Lecco – Bellagio. Prendiamo atto che Navigazione ha deciso di dare priorità ad altre linee: bastava chiedere scusa per la scelta o dare atto che non si riesce a fare di più.
Dichiarare che le corse vanno valutate in base alla presenza di passeggeri su di esse non è ragionamento da gestore di servizio pubblico. Il trasporto pubblico locale sopperisce a necessità del territorio e fa da sviluppo anche sotto il profilo turistico in quelle attività altrimenti non sostenibili per l’iniziativa privata: se tutto il TPL fosse gestito con l’idea espressa da navigazione, nessun treno o pullman (se non i servizi scolastici) sarebbe in funzione nei nostri territori.
Il potenziamento del servizio diurno e in orari serali (come da diversi anni richiesto) è una di quelle attività che aiuta lo sviluppo del turismo sul nostro lago: non può essere considerato un traguardo, ma una partenza. Un investimento per il territorio posto in capo ad una agenzia governativa che, nella suo essere pubblica, ha tra le sue missioni anche questo.
Non posso che applaudire ai biglietti unici e ai servizi che portano da Milano al lago e alle sue bellezze, ma non vanno dimenticate le centinaia di migliaia di turisti che alloggiano per più di tre notti nelle strutture ricettive del nostro ramo lecchese e che preferirebbero il servizio di navigazione alla disperata ricerca di un transfer per tornare a dormire a Lierna, Mandello, Abbadia, Oliveto, Lecco, Valmadrera…
Sul territorio di Mandello stanno venendo alla luce due grandi interventi di riqualificazione con importanti risvolti turistici: il nuovo museo Guzzi e l’area dell’ex Vellutificio Redaelli. Sarebbe importante, con l’aiuto di tutti, anticipare le esigenze piuttosto che rincorrerle, attrarre investimenti piuttosto che faticare per farli “atterrare” sul nostro territorio.
Non è polemica inutile, sono necessità del territorio alle quali provare a dare risposta. Possibilmente con maggiore disponibilità, rispetto reciproco dei ruoli e degli enti che ognuno rappresenta.
Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello