Valmadrera: addio a suor Bernardetta, missionaria in Birmania e infermiera a Londra
Missionaria in Birmania, fu espulsa per ragioni politiche e, divenuta infermiera, lavorò per anni a Londra prima del rientro in Italia dove ha continuato a servire la comunità religiosa - le suore di Maria Bambina - e il Signore, ritirandosi solo nel 2011, vinta dal peso dell'età. E' mancata nei giorni scorsi suor Bernardetta Anghileri, Maria Luisa alla nascita. L'ultimo saluto le è stato tributato quest'oggi a Valmadrera, dove nacque il 5 marzo 1936, terzogenita di una coppia particolarmente devota, tanto che la madre partecipava sempre, con i piccoli, alla messa delle 6.30 in parrocchia, per poi dedicarsi al lavoro e alla carità, prendendosi cura anche dei suoi quattro fratelli sordomuti.
Un corso di ceramica a Lecco fu l'occasione per Maria Luisa di conoscere le suore di Maria Bambina, optando poi a vent'anni per unirsi alla congregazione, non prima di essersi avvicinata anche all'Azione Cattolica, tanto che fu eletta delegata e insegnò con particolare passione il catechismo in parrocchia e all'oratorio.
Coltivò altresì una bella amicizia con suor Ludovica Anghileri, allora preside al Collegio Bianconi di Monza, che spesso andava a trovare per ricevere sapienti consigli soprattutto per la sua prossima vita religiosa.
Nel 1958 a Bergamo la Vestizione - dopo un anno di Postulato ed uno di Noviziato - con la professione temporanea, poi, il 12 marzo 1960 a Milano. Fu poi esaudito il suo desiderio di essere missionaria e con gioia accettò la volontà di Dio che, attraverso i superiori, le propose la missione in Birmania, a Loilem, dove già operava una comunità di suore di Maria Bambina e dove pronunciò la Professione Perpetua nel 1965.
Nel 1966, per ragioni politiche, come anticipato suor Bernadetta fu espulsa e, tornata, le fu chiesto di diventare infermiera prima di essere destinata a Nile Lodge (Londra) dove rimase fino al 1986, per poi riprendere servizio alla Casa Generalizia, anche come sarta, fino al 2011, anno del ritiro presso la Comunità di via san Bernardino a Bergamo, dove si è spenta il 24 marzo.
"Nella sua semplicità e umiltà - ricordano le consorelle - suor Bernardetta ha testimoniato in tutta la sua vita un grande amore per il Signore con l'esercizio quotidiano di una carità di delicatezza e di bontà verso tutti. Compiva il suo servizio con dedizione silenziosa, ma con cuore grande e comprensivo e dalla sua bocca non usciva mai un lamento, anzi sapeva soltanto dire "Grazie".
Oltre alla sorella Carla, lascia i nipoti, Luisa, Paolo, Marco e Mauro nonché ai pronipoti Michele, Livia, Claudia, Martina e Elena. A loro le condoglianze del sindaco
Antonio Rusconi, ricordando in riferimento alla concittadina, "la testimonianza di una vita cristiana profonda".
I ricordi d'infanzia e dell'intesa vita di suor Bernardetta, sono affidati alla sorella Carla.
Un corso di ceramica a Lecco fu l'occasione per Maria Luisa di conoscere le suore di Maria Bambina, optando poi a vent'anni per unirsi alla congregazione, non prima di essersi avvicinata anche all'Azione Cattolica, tanto che fu eletta delegata e insegnò con particolare passione il catechismo in parrocchia e all'oratorio.
Coltivò altresì una bella amicizia con suor Ludovica Anghileri, allora preside al Collegio Bianconi di Monza, che spesso andava a trovare per ricevere sapienti consigli soprattutto per la sua prossima vita religiosa.
Nel 1958 a Bergamo la Vestizione - dopo un anno di Postulato ed uno di Noviziato - con la professione temporanea, poi, il 12 marzo 1960 a Milano. Fu poi esaudito il suo desiderio di essere missionaria e con gioia accettò la volontà di Dio che, attraverso i superiori, le propose la missione in Birmania, a Loilem, dove già operava una comunità di suore di Maria Bambina e dove pronunciò la Professione Perpetua nel 1965.
Nel 1966, per ragioni politiche, come anticipato suor Bernadetta fu espulsa e, tornata, le fu chiesto di diventare infermiera prima di essere destinata a Nile Lodge (Londra) dove rimase fino al 1986, per poi riprendere servizio alla Casa Generalizia, anche come sarta, fino al 2011, anno del ritiro presso la Comunità di via san Bernardino a Bergamo, dove si è spenta il 24 marzo.
"Nella sua semplicità e umiltà - ricordano le consorelle - suor Bernardetta ha testimoniato in tutta la sua vita un grande amore per il Signore con l'esercizio quotidiano di una carità di delicatezza e di bontà verso tutti. Compiva il suo servizio con dedizione silenziosa, ma con cuore grande e comprensivo e dalla sua bocca non usciva mai un lamento, anzi sapeva soltanto dire "Grazie".
Oltre alla sorella Carla, lascia i nipoti, Luisa, Paolo, Marco e Mauro nonché ai pronipoti Michele, Livia, Claudia, Martina e Elena. A loro le condoglianze del sindaco
Antonio Rusconi, ricordando in riferimento alla concittadina, "la testimonianza di una vita cristiana profonda".