Treni: nel 2023 venduti 1.460.000 biglietti 'turistici' nei fine settimana. Le opzioni per il 2024
Le polemiche sui battelli lecchesi, arrivate puntuali anche quest’anno come ogni primavera ormai da lustri, non potevano certo essere eluse, ma l’atteggiamento era di chi le considerava un po’ pretestuose, una sorta di tradizione a cui non ci si può sottrarre, un malanno di stagione. Oltretutto – per usare le parole del sottosegretario regionale Mauro Piazza – limitate a pochi sindaci e a qualche rompiscatole. E chissà se, tra questi ultimi, il leghista annoveri il suo collega di coalizione Giacomo Zamperini (Fratelli d’Itala) che quella polemica l’ha cavalcata. Ma tant’è. Per dirla con il consigliere provinciale Stefano Simonetti, «ci sono le premesse per un’ottima stagione» turistica tra battelli, treni e bus.
Proprio la cosiddetta mobilità integrata è stata al centro della conferenza stampa convocata dalla Provincia con la partecipazione oltre che di Simonetti e, da remoto, di Piazza, anche di Roberto Turchetti (Navigazione Lago di Como), Paolo Bellingeri (responsabile marketing di Trenord), Antonio Rusconi (sindaco di Bellano e presidente del “Comitato del Viandante”), Franco De Poi e Marisa Fondra (entrambi in rappresentanza dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Como, Lecco e Varese).L’occasione serviva più che altro per presentare le promozioni per la stagione turistica estiva in tema di trasporto pubblico, stemperando le polemiche con le parole di Simonetti, delegato dalla presidente provinciale Alessandra Hofmann proprio ai rapporti con l’Agenzia dei trasporti: c’è un tavolo istituzionale sulla mobilità ed è quella la sede naturale per avanzare critiche e suggerimenti, «è una officina delle idee e da un paio d’anni stiamo lavorando per avere più servizi e una stagionalità allungata», con ciò dimostrando «l’utilità dalla Provincia», ma «è opportuno che ci sia un atteggiamento propositivo. Parlando di mobilità e non solo di navigazione ci sono le premesse per un’ottima stagione. Se poi emergeranno criticità, come l’anno scorso di fronte a una grande affluenza di turisti, si affronteranno. E speriamo che ciò possa avvenire con l’aiuto di tutti». Andando oltre «qualche critica ingenerosa – ha detto ancora Piazza – a indicare quello che manca, mentre invece bisogna sottolineare quello che c’è perché è da lì che dobbiamo partire».
Messe dunque da parte le polemiche stagionali, l’incontro tenutosi a Villa Locatelli è servito soprattutto per presentare l’iniziativa “Gite in treno”, promossa da Trenord e che vede la possibilità di un biglietto integrato, unico per l’intera Lombardia, che consente di utilizzare appunto i treni e i battelli.
Da parte sua, Simonetti ha rilevato come il trend turistico sul ramo lecchese sia in forte in crescita, con incrementi superiori a quelli del ramo di Como (dove comunque le cifre sono altissime da sempre). Per esempio, Trenord ha fonito alcuni dati: il turismo “ferroviario” nel Lecchese ha fatto registrare lo scorso anno la vendita di un milione e 460mila biglietti nei fine settimana a scopi di turismo e tempo libero e buoni risultati ha dato anche il “treno della neve” (treno più bus più skipass): per i Piani di Bobbio sono stati venduti nel corso della stagione in chiusura 800 biglietti sui 4.800 complessivi dell’intera offerta lombarda.
Da parte loro, De Poi e Fondra hanno posto l’accento sui bus, sottolineando il potenziamento dei bicibus, vale a dire la possibilità di caricare la bicicletta su alcuni autobus delle linee extraurbane: per il collegamento valsassinese da Lecco a Taceno, sono sei le corse utili per tutti i giorni della settimana, mentre sulla Lecco-Galbiate la possibilità è solo festiva.
Naturalmente, però, il trasporto pubblico su gomma non guarda solo al turismo. Tra le innovazioni apportate viene indicato il bus da Premana a Introbio (una corsa di andata e una di ritorno) dedicata al trasporto delle persone che devono recarsi al distretto sanitario di Introbio per esami o prelievi: inizialmente garantito per due giorni alla settimana ora è in tabella per cinque. Attenzione anche ai collegamenti tra Bellano e la scuola alberghiera di Casargo e tra la Valsassina e l’istituto Marco Polo di Colico.
Proprio la cosiddetta mobilità integrata è stata al centro della conferenza stampa convocata dalla Provincia con la partecipazione oltre che di Simonetti e, da remoto, di Piazza, anche di Roberto Turchetti (Navigazione Lago di Como), Paolo Bellingeri (responsabile marketing di Trenord), Antonio Rusconi (sindaco di Bellano e presidente del “Comitato del Viandante”), Franco De Poi e Marisa Fondra (entrambi in rappresentanza dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Como, Lecco e Varese).L’occasione serviva più che altro per presentare le promozioni per la stagione turistica estiva in tema di trasporto pubblico, stemperando le polemiche con le parole di Simonetti, delegato dalla presidente provinciale Alessandra Hofmann proprio ai rapporti con l’Agenzia dei trasporti: c’è un tavolo istituzionale sulla mobilità ed è quella la sede naturale per avanzare critiche e suggerimenti, «è una officina delle idee e da un paio d’anni stiamo lavorando per avere più servizi e una stagionalità allungata», con ciò dimostrando «l’utilità dalla Provincia», ma «è opportuno che ci sia un atteggiamento propositivo. Parlando di mobilità e non solo di navigazione ci sono le premesse per un’ottima stagione. Se poi emergeranno criticità, come l’anno scorso di fronte a una grande affluenza di turisti, si affronteranno. E speriamo che ciò possa avvenire con l’aiuto di tutti». Andando oltre «qualche critica ingenerosa – ha detto ancora Piazza – a indicare quello che manca, mentre invece bisogna sottolineare quello che c’è perché è da lì che dobbiamo partire».
Del resto, a chiudere il contenzioso ha pensato, per la società di navigazione, Turchetti: delle sei corse turistiche (festive) aggiunte all’orario, quella con il maggior numero di passeggeri arriva a 80 persone. La media mensile è di 80/100 passeggeri sul totale di 100mila persone che utilizzano i battelli.
Messe dunque da parte le polemiche stagionali, l’incontro tenutosi a Villa Locatelli è servito soprattutto per presentare l’iniziativa “Gite in treno”, promossa da Trenord e che vede la possibilità di un biglietto integrato, unico per l’intera Lombardia, che consente di utilizzare appunto i treni e i battelli.
Delle cinque “proposte lariane” di Trenord, sono tre quella che interessano il ramo lecchese: l’itinerario “Tour del primo bacino di Lecco” che permette di raggiungere in nostro capoluogo da qualsiasi località lombarda e poi di utilizzare i battelli che raggiungono gli scali tra Lecco e Onno (17 euro, il biglietto intero, 9,40 il ridotto per i ragazzi fino a 13 anni); l’itinerario “Il Viandante del lago” che segue idealmente il tracciato dell’ormai celeberrimo Sentiero e che propone di raggiungere Lecco in treno e poi la navigazione fra la città e Colico (biglietto intero a 29 euro, da quest’anno disponibile anche la formula per due giorni a 48 euro; il biglietto consente anche la riduzione del 50% sull’ingresso a Villa Monastero di Varenna e all’Orrido di Bellano); infine l’itinerario “Tesori del lago di Como” che comprende il viaggio in treno fino a Varenna da qualsiasi località lombarda e poi il battello verso Menaggio, Bellagio, Cadenabbia, Villa Carlotta, Tremezzo e Lenno (26 euro, il biglietto intero, 14,50 per i ragazzi fino a 13 anni, 52 euro la formula famiglia per due adulti e due ragazzi; sconto per l’ingresso a Villa Carlotta).
Da parte sua, Simonetti ha rilevato come il trend turistico sul ramo lecchese sia in forte in crescita, con incrementi superiori a quelli del ramo di Como (dove comunque le cifre sono altissime da sempre). Per esempio, Trenord ha fonito alcuni dati: il turismo “ferroviario” nel Lecchese ha fatto registrare lo scorso anno la vendita di un milione e 460mila biglietti nei fine settimana a scopi di turismo e tempo libero e buoni risultati ha dato anche il “treno della neve” (treno più bus più skipass): per i Piani di Bobbio sono stati venduti nel corso della stagione in chiusura 800 biglietti sui 4.800 complessivi dell’intera offerta lombarda.
In quanto a trend positivo, il sindaco Rusconi ha rilevato come il sito di Trenord per la promozione turistica del sentiero del Viandante ha fatto registrare due milioni di visualizzazioni.
Da parte loro, De Poi e Fondra hanno posto l’accento sui bus, sottolineando il potenziamento dei bicibus, vale a dire la possibilità di caricare la bicicletta su alcuni autobus delle linee extraurbane: per il collegamento valsassinese da Lecco a Taceno, sono sei le corse utili per tutti i giorni della settimana, mentre sulla Lecco-Galbiate la possibilità è solo festiva.
Naturalmente, però, il trasporto pubblico su gomma non guarda solo al turismo. Tra le innovazioni apportate viene indicato il bus da Premana a Introbio (una corsa di andata e una di ritorno) dedicata al trasporto delle persone che devono recarsi al distretto sanitario di Introbio per esami o prelievi: inizialmente garantito per due giorni alla settimana ora è in tabella per cinque. Attenzione anche ai collegamenti tra Bellano e la scuola alberghiera di Casargo e tra la Valsassina e l’istituto Marco Polo di Colico.
D.C.