Valmadrera, 'Incontri con l'Editore': ospite Alberto Casiraghy
Nella serata di mercoledì 20 marzo si è tenuto presso la Sala Auditorium del Centro Culturale Fatebenefratelli il quarto appuntamento (secondo nel 2024) con la rassegna “Incontri con l’Editore”, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Valmadrera, che ha avuto come protagonista la casa Pulcinoelefante, presentata dal fondatore Alberto Casiraghy, con coordinamento e moderazione di Katia Sala.
Coadiuvata da una serie di video girati negli spazi della casa editrice, commentati in diretta, quest'ultima ha illustrato la storia e le attività della Pulcinoelefante, partendo dalla biografia del suo creatore. Mosso dalla passione per il disegno fin da quando era bambino (unita all’amore anche per la musica classica e per il violino), Casiraghy è entrato presto in contatto con la stampa a caratteri mobili, conosciuta grazie alla tipografia Maggioni di suo zio. Operando nel corso dei decenni sulla stessa macchina, collocata presso la sua abitazione, Casiraghy ha costruito nel tempo una forma peculiare di editoria d’arte, che lo ha avvicinato a scrittori della più varia provenienza.
La Pulcinoelefante, unica nel suo genere, pubblica annualmente centinaia di piccole plaquettes formate da un testo (un aforisma o una breve poesia) accompagnato da piccole incisioni o disegni originali eseguiti da artisti. Produce senza seguire uno schema regolare, ma basandosi sui desideri e sugli incontri dell'editore con gli autori: poeti sconosciuti ma anche celebri quali Allen Ginsberg, Ezra Pound, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti, Franz Kafka, Samuel Beckett, Jean Cocteau, Wislawa Szymborska, Arturo Schwarz.
Libri come artigianato, libri come arte, dunque. E arte come gioco, arte come antidoto alla paura della morte. “Se componi una poesia e la stampi con i caratteri mobili, la poesia se è bella diventa più bella, se è brutta più brutta ancora” commenta Casiraghy. Il pubblico, rapito dal fascino di un’attività collocata al di là del tempo, ha seguito con entusiasmo l’incontro.
Coadiuvata da una serie di video girati negli spazi della casa editrice, commentati in diretta, quest'ultima ha illustrato la storia e le attività della Pulcinoelefante, partendo dalla biografia del suo creatore. Mosso dalla passione per il disegno fin da quando era bambino (unita all’amore anche per la musica classica e per il violino), Casiraghy è entrato presto in contatto con la stampa a caratteri mobili, conosciuta grazie alla tipografia Maggioni di suo zio. Operando nel corso dei decenni sulla stessa macchina, collocata presso la sua abitazione, Casiraghy ha costruito nel tempo una forma peculiare di editoria d’arte, che lo ha avvicinato a scrittori della più varia provenienza.
La Pulcinoelefante, unica nel suo genere, pubblica annualmente centinaia di piccole plaquettes formate da un testo (un aforisma o una breve poesia) accompagnato da piccole incisioni o disegni originali eseguiti da artisti. Produce senza seguire uno schema regolare, ma basandosi sui desideri e sugli incontri dell'editore con gli autori: poeti sconosciuti ma anche celebri quali Allen Ginsberg, Ezra Pound, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti, Franz Kafka, Samuel Beckett, Jean Cocteau, Wislawa Szymborska, Arturo Schwarz.
Libri come artigianato, libri come arte, dunque. E arte come gioco, arte come antidoto alla paura della morte. “Se componi una poesia e la stampi con i caratteri mobili, la poesia se è bella diventa più bella, se è brutta più brutta ancora” commenta Casiraghy. Il pubblico, rapito dal fascino di un’attività collocata al di là del tempo, ha seguito con entusiasmo l’incontro.