Valmadrera: don Marco affascina con la Resurrezione di Cristo
Nel pomeriggio di mercoledì 20 marzo si è tenuto presso la Sala Auditorium del Centro Culturale Fatebenefratelli di Valmadrera il settimo incontro della rassegna UNI3 – Università della Terza Età “La Resurrezione di Cristo. Mito o realtà”, a cura di Don Marco Bove.
Don Marco Bove, Vicario Episcopale per la Zona IV della Diocesi di Milano, è stato presentato dall’Assessore ai Servizi Sociali Rita Bosisio e dal parroco di Valmadrera, Don Isidoro Crepaldi, compagno di studi, di ordinazione e amico personale del relatore.
L’incontro affrontava il significato della resurrezione di Cristo e sul posto fondamentale che mantiene nella fede cristiana, già nei primi tempi della Chiesa primitiva: partendo dalla lettera di San Paolo ai Corinzi, in cui l’apostolo insiste proprio sulla risurrezione di Cristo come il fatto che dà senso alla fede, Don Marco Bove ha spiegato che questa particolare resurrezione è di natura differente rispetto alle altre che vengono citate sia nel Nuovo che nell’Antico Testamento. Soffermandosi su queste dissimilitudini, Don Marco Bove evidenzia che resurrezioni come quelle di Lazzaro, e altri personaggi meno conosciuti dei testi sacri cristiani, sono un ritorno alla vita precedente, una seconda esistenza mortale, mentre Gesù arriva a una nuova vita che non finirà e che è qualitativamente diversa dalla vita che conosciamo.
Il relatore ha proseguito raccontando e chiarendo le esperienze che i discepoli e gli apostoli hanno avuto con la resurrezione del loro maestro, insistendo anche su particolari, come il sepolcro vuoto, la pietra d’ingresso rotolata da parte, i teli del sudario ripiegati, che hanno provocato sorpresa e preoccupazione nei testimoni; anche incredulità alle prime notizie della risurrezione, come per il conosciuto esempio di San Tommaso. Le sensazioni e le emozioni dei discepoli in questi primi momenti si sono poi risolte nella fede e nella comprensione della resurrezione di Cristo.
Il pubblico, presenti più di 60 persone, ha apprezzato l’esposizione, domandando in chiusura dell’incontro numerosi chiarimenti riguardo gli aspetti storici, di fede e anche personali.
Don Marco Bove, Vicario Episcopale per la Zona IV della Diocesi di Milano, è stato presentato dall’Assessore ai Servizi Sociali Rita Bosisio e dal parroco di Valmadrera, Don Isidoro Crepaldi, compagno di studi, di ordinazione e amico personale del relatore.
L’incontro affrontava il significato della resurrezione di Cristo e sul posto fondamentale che mantiene nella fede cristiana, già nei primi tempi della Chiesa primitiva: partendo dalla lettera di San Paolo ai Corinzi, in cui l’apostolo insiste proprio sulla risurrezione di Cristo come il fatto che dà senso alla fede, Don Marco Bove ha spiegato che questa particolare resurrezione è di natura differente rispetto alle altre che vengono citate sia nel Nuovo che nell’Antico Testamento. Soffermandosi su queste dissimilitudini, Don Marco Bove evidenzia che resurrezioni come quelle di Lazzaro, e altri personaggi meno conosciuti dei testi sacri cristiani, sono un ritorno alla vita precedente, una seconda esistenza mortale, mentre Gesù arriva a una nuova vita che non finirà e che è qualitativamente diversa dalla vita che conosciamo.
Il relatore ha proseguito raccontando e chiarendo le esperienze che i discepoli e gli apostoli hanno avuto con la resurrezione del loro maestro, insistendo anche su particolari, come il sepolcro vuoto, la pietra d’ingresso rotolata da parte, i teli del sudario ripiegati, che hanno provocato sorpresa e preoccupazione nei testimoni; anche incredulità alle prime notizie della risurrezione, come per il conosciuto esempio di San Tommaso. Le sensazioni e le emozioni dei discepoli in questi primi momenti si sono poi risolte nella fede e nella comprensione della resurrezione di Cristo.
Il pubblico, presenti più di 60 persone, ha apprezzato l’esposizione, domandando in chiusura dell’incontro numerosi chiarimenti riguardo gli aspetti storici, di fede e anche personali.