Lecco: 4 assoluzioni per la rissa alla Piccola nel 2020

Assolti perchè il fatto non sussiste. Nessuno dei quattro imputati a processo stamani in Tribunale a Lecco è stato ritenuto responsabile del reato di rissa (art.588 cp) contestato loro dalla locale Procura della Repubblica per un episodio risalente al marzo 2020.
In pieno lockdown per la pandemia da Covid, le forze dell'ordine dovettero intervenire in massa a seguito di una zuffa con coinvolti più di una dozzina di stranieri nell'area della Piccola, a Lecco; persone che in quegli spazi avevano trovato una casa di fortuna.
Sul finire dello scorso mese di febbraio, a quasi quattro anni da quell’episodio, presso il palazzo di giustizia di Corso Promessi Sposi si era aperto il procedimento penale a carico di sedici imputati di origine straniera (marocchini e senegalesi perlopiù) chiamati a rispondere appunto per la rissa.
All’arrivo degli agenti della Questura – secondo l’impianto accusatorio ancora tutto da provare – sarebbe infatti partita una violenta lite fra gli occupanti dell’area, placata solo dal massiccio intervento delle forze dell’ordine, giunte a supporto dei colleghi.
Se la maggior parte degli imputati compariranno il prossimo 14 maggio al cospetto del giudice Bianca Maria Bianchi per sottoporsi al processo con rito ordinario (la posizione di altri è stata stralciata poichè irreperibili ndr), stamani quattro degli stranieri i cui nomi erano finiti nel fascicolo d'indagine aperto dalla Procura, sono risultati protagonisti dell'udienza celebrata dinnanzi al giudice Paolo Salvatore. Coloro che avevano deciso - per tramite dei rispettivi difensori - di avvalersi del rito abbreviato (che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna ndr).
Per tutti e quattro il vice procuratore onorario Caterina Scarselli nella sua requisitoria ha ipotizzato l'assoluzione non ravvisando prove circa la penale responsabilità rispetto ai fatti loro contestati. Una richiesta accolta dal giudice che, dopo essersi ritirato in camera di consiglio, ha emesso sentenza di assoluzione nei confronti degli imputati, di cui solo due presenti personalmente in aula, tradotti dalle carceri di Como e Pavia dove si trovano detenuti per altra causa.
G.C.
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