'Da Bach a Brahms': il 21 in Basilica a Lecco quattro secoli di musica
All’interno della molteplice e ricca proposta di Quaresima offerta dalla Comunità Pastorale Madonna del Rosario di Lecco, trovano posto alcuni momenti musicali che riflettono sul mistero della croce con la guida preziosa di capolavori assoluti del repertorio sacro.
Il primo appuntamento avrà luogo giovedì 21 marzo alle 21.00 nella Basilica di San Nicolò con un concerto che percorre quattro secoli, dal Rinascimento all’Ottocento. Si comincia con un ‘misterioso’ mottetto a quattro voci di Pierre de Manchicourt (ca. 1510 – 1564), il cui testo, tratto dal Libro dei Proverbi, è un invito al fedele a non dormire e ad acquistare la sapienza: Manchicourt è l’unico compositore conosciuto ad aver messo in musica questo testo. La continuità della tradizione contrappuntistica tedesca è portata all'attenzione con l’intenso mottetto di Johannes Brahms “Wahrum ist das Licht gegeben dem Mühseligen” (“Perché dare alla luce un infelice”) per coro misto a cinque voci, non a caso dedicato a Philipp Spitta, il biografo di Bach.
Johann Sebastian Bach non poteva che essere l’autore centrale del concerto, con due cantate che celebrano i due punti cardine dell’anno liturgico, il Natale e la Pasqua. Scritti da un Bach ventenne, i due brani sono molto diversi per forma, ma condividono una grande profondità di ispirazione nell’affrontare questi due poli cruciali. Nella Cantata 61 Bach usa come “cantus firmus” un inno di Ambrogio, il “Veni redemptor gentium”, per dare forma musicale al mistero di colui che, con la nascita, ha assunto su di sé la condizione umana. In ognuna delle sette parti da cui è composta la Cantata 4, il duello tra la vita e la morte è custodito dalla melodia del “Victimae paschali laudes”, la sequenza per il giorno di Pasqua nella quale il destino dell’uomo è al centro della lotta eterna, sublimata dalle parole di Lutero, dalla musica di Bach e dalla vittoria definitiva di Cristo sulla morte.
Interpreti del concerto sono il Coro San Bartolomeo di Brugherio diretto da Raffaele Deluca e l’Ensemble strumentale Piseri diretto da Piercarlo Sacco, con tre solisti: il soprano Raffaella Longarini, il tenore Massimiliano Italiani e il basso Massimo Pagano.
L’ingresso è libero.
Il primo appuntamento avrà luogo giovedì 21 marzo alle 21.00 nella Basilica di San Nicolò con un concerto che percorre quattro secoli, dal Rinascimento all’Ottocento. Si comincia con un ‘misterioso’ mottetto a quattro voci di Pierre de Manchicourt (ca. 1510 – 1564), il cui testo, tratto dal Libro dei Proverbi, è un invito al fedele a non dormire e ad acquistare la sapienza: Manchicourt è l’unico compositore conosciuto ad aver messo in musica questo testo. La continuità della tradizione contrappuntistica tedesca è portata all'attenzione con l’intenso mottetto di Johannes Brahms “Wahrum ist das Licht gegeben dem Mühseligen” (“Perché dare alla luce un infelice”) per coro misto a cinque voci, non a caso dedicato a Philipp Spitta, il biografo di Bach.
Johann Sebastian Bach non poteva che essere l’autore centrale del concerto, con due cantate che celebrano i due punti cardine dell’anno liturgico, il Natale e la Pasqua. Scritti da un Bach ventenne, i due brani sono molto diversi per forma, ma condividono una grande profondità di ispirazione nell’affrontare questi due poli cruciali. Nella Cantata 61 Bach usa come “cantus firmus” un inno di Ambrogio, il “Veni redemptor gentium”, per dare forma musicale al mistero di colui che, con la nascita, ha assunto su di sé la condizione umana. In ognuna delle sette parti da cui è composta la Cantata 4, il duello tra la vita e la morte è custodito dalla melodia del “Victimae paschali laudes”, la sequenza per il giorno di Pasqua nella quale il destino dell’uomo è al centro della lotta eterna, sublimata dalle parole di Lutero, dalla musica di Bach e dalla vittoria definitiva di Cristo sulla morte.
Interpreti del concerto sono il Coro San Bartolomeo di Brugherio diretto da Raffaele Deluca e l’Ensemble strumentale Piseri diretto da Piercarlo Sacco, con tre solisti: il soprano Raffaella Longarini, il tenore Massimiliano Italiani e il basso Massimo Pagano.
L’ingresso è libero.
Date evento
giovedì, 21 marzo 2024