Lecco, Consiglio Comunale di soli 40 minuti: opposizione muta per protesta
Non è durato neanche 40 minuti il Consiglio comunale lecchese di lunedì sera. E non solo perché, come accade talvolta, l’ordine del giorno era piuttosto inconsistente, ma anche per via dello “sciopero” dei gruppi di opposizione.
Due le proposte di delibera sulle quali l’assise è stata chiamata ad esprimere il proprio voto. La prima era la modifica della destinazione d’uso e l’ampliamento in deroga ai limiti di densità edilizia del vigente Pgt in vista dell’intervento di riqualificazione dell’ex casa del custode della scuola elementare di Santo Stefano che, con i fondi del Pnrr, diventerà un alloggio protetto per la realizzazione di percorsi di autonomia per persone con disabilità. Una questione tecnica chiarita dall’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi durante una commissione a inizio mese sulla quale il consiglio comunale si è espresso in maniera unanime a favore, senza nessun dibattito, tolto un intervento di apprezzamento da parte di Lorenzo Vassena della sinistra. Il secondo voto richiesto era sulla prima variazione dell’anno al bilancio triennale di previsione. Anche in questo caso una delibera tecnica già approfondita in commissione sulla quale però nessun intervento è stato fatto dall’aula che l'ha approvata con i soli voti favorevoli della maggioranza.
Da parte dei gruppi di minoranza, questa volta, non è stato posto nemmeno un question time, e nessuna comunicazione è stata fatta all’inizio della seduta come prevedono gli articoli 52 e 51 del Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale. Non perché non ci siano temi di attualità da discutere in aula ma per protesta: "Questa sera è andata in scena la protesta silenziosa del Centro destra, di Appello per Lecco e del Gruppo Misto - scrivono le opposizioni in un comunicato -. Il motivo? La mortificazione, la delusione e il fastidio per l’ennesimo Consiglio comunale convocato su temi inconsistenti e avulsi dai reali interessi dei cittadini Lecchesi. Gli unici temi importanti trattati in questi tre anni e mezzo sono stati quelli portati dalle domande di attualità dei nostri gruppi. Tanto che questa sera, nel nostro silenzio, il Consiglio è durato meno di 40 minuti... E così sarebbero durati tutti gli altri di questa legislatura. Questo è un silenzio che urla!".
Due le proposte di delibera sulle quali l’assise è stata chiamata ad esprimere il proprio voto. La prima era la modifica della destinazione d’uso e l’ampliamento in deroga ai limiti di densità edilizia del vigente Pgt in vista dell’intervento di riqualificazione dell’ex casa del custode della scuola elementare di Santo Stefano che, con i fondi del Pnrr, diventerà un alloggio protetto per la realizzazione di percorsi di autonomia per persone con disabilità. Una questione tecnica chiarita dall’assessore all’Urbanistica Giuseppe Rusconi durante una commissione a inizio mese sulla quale il consiglio comunale si è espresso in maniera unanime a favore, senza nessun dibattito, tolto un intervento di apprezzamento da parte di Lorenzo Vassena della sinistra. Il secondo voto richiesto era sulla prima variazione dell’anno al bilancio triennale di previsione. Anche in questo caso una delibera tecnica già approfondita in commissione sulla quale però nessun intervento è stato fatto dall’aula che l'ha approvata con i soli voti favorevoli della maggioranza.
Da parte dei gruppi di minoranza, questa volta, non è stato posto nemmeno un question time, e nessuna comunicazione è stata fatta all’inizio della seduta come prevedono gli articoli 52 e 51 del Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale. Non perché non ci siano temi di attualità da discutere in aula ma per protesta: "Questa sera è andata in scena la protesta silenziosa del Centro destra, di Appello per Lecco e del Gruppo Misto - scrivono le opposizioni in un comunicato -. Il motivo? La mortificazione, la delusione e il fastidio per l’ennesimo Consiglio comunale convocato su temi inconsistenti e avulsi dai reali interessi dei cittadini Lecchesi. Gli unici temi importanti trattati in questi tre anni e mezzo sono stati quelli portati dalle domande di attualità dei nostri gruppi. Tanto che questa sera, nel nostro silenzio, il Consiglio è durato meno di 40 minuti... E così sarebbero durati tutti gli altri di questa legislatura. Questo è un silenzio che urla!".
M.V.