Mandello: esposta la ''2 ruote'' vintage di Roberto Berardelli
Una moto che si richiama agli anni venti-trenta, costruita interamente da un elettricista di Endine Gaiano e costata un anno e mezzo di lavoro, ha fatto bella mostra di sè davanti al murales di Via Cavour a Mandello del Lario. Con questo modello vintage siamo a quota nove, nel conteggio delle due ruote costruite da Roberto Berardelli. ''Io sono un appassionato di Guzzi''. Il suo attaccamento al marchio, racconta ''è una cosa che ti nasce dentro. Quando stamattina sono arrivato e ho attraversato il paese, sono stato travolto da un atmosfera speciale, come se abitassi qui da sempre. Quando Giovanni (Gechi Trincavelli) mi ha chiesto di portare la moto dove è nata la Guzzi, l' ho ritenuto essere il momento più bello''.
Parallelamente a questo arrivo, Gechi ha aperto le porte del suo museo, ''L'antica officina di Giorgio Ripamonti'', allestendo in una bacheca i libri paga dei primi operai assunti nella fabbrica dell'Aquila. Il 16 e 17 marzo 2024, i “templi” delle due ruote, dal museo aziendale allo spazio officina del Giorgio feree, hanno aperto le porte agli appassionati, in occasione dei giorni dell'anniversario di fondazione della Casa motociclistica mandellese. Berardelli ha voluto esserci portando la sua creazione denominata ''Tributo''.
La due ruote che consta di un motore PL del 1937 totalmente revisionato, recuperato da condizioni non certo ottimali. Con le parti metalliche dal telaio al serbatoio, realizzate dal nulla dall'elettricista motivato da un grande amore custodito nel suo cuore. ''Una passione grande, supportata dalla mia famiglia, perchè il costruire tutto da zero implica il dispendio di tante ore''. Il risultato ottenuto, è sotto gli occhi di tutti gli appassionati che hanno visto e toccato con mano questo vero gioiello vintage e sentito ''ruggire'' nel corso dell'avviamento motori fuori dalla fabbrica di Via Parodi con altri modelli della produzione dell'Aquila.
Una vera passerella per le ''nonne'' a due ruote nate a Mandello del Lario, dove il marchio Moto Guzzi è il sinonimo inscindibile per questo centro lacustre.
Parallelamente a questo arrivo, Gechi ha aperto le porte del suo museo, ''L'antica officina di Giorgio Ripamonti'', allestendo in una bacheca i libri paga dei primi operai assunti nella fabbrica dell'Aquila. Il 16 e 17 marzo 2024, i “templi” delle due ruote, dal museo aziendale allo spazio officina del Giorgio feree, hanno aperto le porte agli appassionati, in occasione dei giorni dell'anniversario di fondazione della Casa motociclistica mandellese. Berardelli ha voluto esserci portando la sua creazione denominata ''Tributo''.
La due ruote che consta di un motore PL del 1937 totalmente revisionato, recuperato da condizioni non certo ottimali. Con le parti metalliche dal telaio al serbatoio, realizzate dal nulla dall'elettricista motivato da un grande amore custodito nel suo cuore. ''Una passione grande, supportata dalla mia famiglia, perchè il costruire tutto da zero implica il dispendio di tante ore''. Il risultato ottenuto, è sotto gli occhi di tutti gli appassionati che hanno visto e toccato con mano questo vero gioiello vintage e sentito ''ruggire'' nel corso dell'avviamento motori fuori dalla fabbrica di Via Parodi con altri modelli della produzione dell'Aquila.
Una vera passerella per le ''nonne'' a due ruote nate a Mandello del Lario, dove il marchio Moto Guzzi è il sinonimo inscindibile per questo centro lacustre.
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