Sassate al bus dei tifosi ospiti dopo il derby Lecco-Como. Tre Daspo agli autori, giovani del varesotto

Tre Daspo nei confronti di altrettanti giovani tifosi del Varese. Ad emetterli è stato il questore di Lecco, Ottavio Aragona, rendendo noto un episodio accorso il 27 febbraio scorso al termine del derby di calcio Lecco-Como, partita di Serie B caratterizzata da elevati profili di alto rischio. Durante la fase di deflusso dei pullman della tifoseria ospite in direzione Como, scortati da personale in servizio di ordine pubblico (Questura e Polizia Stradale), nonché da squadre del Reparto Mobile di Milano, nel territorio di Suello, uno dei mezzi era stato colpito da alcuni sassi lanciati da un gruppo di tifosi presenti. L’immediato intervento di personale della Digos e dei reparti di rinforzo aveva consentito di allontanare repentinamente i tifosi, dileguatisi a bordo di autovetture private. Nel frangente il pullman dei tifosi comaschi aveva subito danneggiamenti, con evidenti ammaccature al parabrezza. 
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Il questore Ottavio Aragona

I poliziotti del Reparto Mobile tempestivamente intervenuti insieme ai colleghi della Digos per scongiurare lo scontro tra opposte tifoserie, che avrebbe potuto avere un epilogo ben più grave, erano riusciti in brevissimo tempo ad intercettare e bloccare tre soggetti autori dell’agguato, identificati e successivamente accompagnati in Questura. 
A seguito degli accertamenti effettuati da personale della locale Digos, è stato possibile identificare gli autori delle gravi condotte, ragione per la quale il questore ha emesso tre Daspo nei loro confronti. I soggetti sono poi risultati tifosi della squadra di calcio “Città di Varese”, storicamente antagonista del “Como Calcio 1907”, di età compresa tra 21 e 23 anni, residenti in provincia di Varese. Nel frangente gli agenti della Digos hanno anche accertato che uno di essi era già destinatario ed inottemperante ad un precedente Daspo emesso dal questore di Varese. I soggetti colpiti dal provvedimento dovranno stare lontano dai luoghi dove si svolgono competizioni calcistiche per un periodo di cinque anni (per quel che riguarda il soggetto già colpito da precedente Daspo), mentre gli altri due ragazzi per un periodo di ventiquattro mesi.
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