Lecco: il 23 un nuovo corteo per fermare il genocidio di Gaza
Dopo i due cortei molto partecipati del 16 dicembre e del 28 gennaio, il Coordinamento Lecchese Stop al Genocidio invita a un nuovo momento di mobilitazione in programma in città sabato 23 marzo a favore della popolazione di Gaza, dove ad oggi sono stati uccisi 13.230 bambini (e 15 sono morti di fame), 8.860 donne, 132 giornalisti e 99 sanitari, a cui si aggiungono 700.000 persone in grave pericolo di fame e 2 milioni di sfollati.
Oltre 30 mila i deceduti in totale, che potrebbero diventare presto 85 mila per l’aggravarsi della situazione medico-sanitaria, perchè a Gaza si sta morendo anche di fame e di malattie a causa della mancanza di farmaci e dell'impossibilità di cure dovute del mancato finanziamento all’HUNRWA, l'unica agenzia con una rete capillare nella Striscia di Gaza, e al blocco degli aiuti umanitari: attualmente centinaia di camion con generi alimentari e altri beni essenziali sono fermi al valico di Rafah, al confine con l'Egitto, mentre in Cisgiordania si inasprisce il regime di Apartheid e occupazione con un numero sempre maggiore di colonie, arresti, ingiustizie e morti."Questa situazione è stata riconosciuta dalla Corte internazionale di giustizia che ha ordinato a Israele di prevenire atti di genocidio sulla base del ricorso del governo sudafricano e degli altri stati che si sono aggiunti" sostengono gli organizzatori del corteo lecchese, che prenderà il via alle 14.00 di sabato da Piazza Cermenati. "La NATO, gli USA, l’UE e la maggior parte dei Paesi arabi non solo non fermano quello che sta succedendo, ma aumentano la militarizzazione contro gli Houthi e non fermano l'invio delle armi a Israele. Il tutto avviene con i principali mezzi di comunicazione che nascondono le informazioni e manipolano la verità. In Italia chi protesta, anche se minorenne, viene manganellato dalle forze dell'ordine. Invitiamo quindi tutti a non stare in silenzio davanti a quello che sta succedendo, il silenzio è complice. La situazione è troppo grave per aspettare e restare a guardare, invitiamo tutti a non stare in silenzio davanti a quello che sta succedendo ma a scendere in piazza".
Oltre 30 mila i deceduti in totale, che potrebbero diventare presto 85 mila per l’aggravarsi della situazione medico-sanitaria, perchè a Gaza si sta morendo anche di fame e di malattie a causa della mancanza di farmaci e dell'impossibilità di cure dovute del mancato finanziamento all’HUNRWA, l'unica agenzia con una rete capillare nella Striscia di Gaza, e al blocco degli aiuti umanitari: attualmente centinaia di camion con generi alimentari e altri beni essenziali sono fermi al valico di Rafah, al confine con l'Egitto, mentre in Cisgiordania si inasprisce il regime di Apartheid e occupazione con un numero sempre maggiore di colonie, arresti, ingiustizie e morti."Questa situazione è stata riconosciuta dalla Corte internazionale di giustizia che ha ordinato a Israele di prevenire atti di genocidio sulla base del ricorso del governo sudafricano e degli altri stati che si sono aggiunti" sostengono gli organizzatori del corteo lecchese, che prenderà il via alle 14.00 di sabato da Piazza Cermenati. "La NATO, gli USA, l’UE e la maggior parte dei Paesi arabi non solo non fermano quello che sta succedendo, ma aumentano la militarizzazione contro gli Houthi e non fermano l'invio delle armi a Israele. Il tutto avviene con i principali mezzi di comunicazione che nascondono le informazioni e manipolano la verità. In Italia chi protesta, anche se minorenne, viene manganellato dalle forze dell'ordine. Invitiamo quindi tutti a non stare in silenzio davanti a quello che sta succedendo, il silenzio è complice. La situazione è troppo grave per aspettare e restare a guardare, invitiamo tutti a non stare in silenzio davanti a quello che sta succedendo ma a scendere in piazza".
Date evento
sabato, 23 marzo 2024