Oliveto-Civate: ritrovamenti archeologici durante gli scavi di LRH
Ritrovamenti archeologici a Onno e Civate (La Santa), durante gli scavi di Lario Reti Holding. Mentre dal secondo paese si attendono ancora informazioni più dettagliate, che potranno arrivare già a breve dopo ulteriori approfondimenti della Soprintendenza, per quanto riguarda la frazione di Oliveto Lario si può già dire che nella tomba rinvenuta, utilizzata a più riprese nel corso del tempo, sono stati riconosciuti i resti di almeno sei individui. Al momento non è possibile stabilire l’epoca esatta delle sepolture, ma le analisi di laboratorio e lo studio antropologico forniranno presto i primi tasselli per tentare di ricostruirne la storia.
"“Sono molto soddisfatta di questo rinvenimento, che aggiunge un tassello importante alle nostre conoscenze sulla presenza antica a Onno – dichiara Alice Maria Sbriglio, funzionaria archeologa della Soprintendenza –. Desidero ringraziare Lario Reti Holding per la costante attenzione e per la sensibilità al tema dell’archeologia. Non è, infatti, la prima volta che nel lecchese emergono evidenze di questo tipo durante lavori sulle reti fognarie o di acquedotto, e questo è un ulteriore esempio positivo di conciliazione tra esigenze di tutela archeologica e necessità operative del cantiere. Un particolare ringraziamento anche alla società Akhet, che ha condotto lo scavo con grande professionalità”.
L’annuncio di questo ritrovamento avviene a ridosso alla Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite e che cade il 22 marzo di ogni anno: “Questo fatto rappresenta un altro momento straordinario nella storia della nostra azienda e del nostro territorio. Come gestore del Servizio Idrico Integrato, abbiamo la responsabilità non solo di garantire efficienza ma anche di preservare e valorizzare il ricco patrimonio storico e culturale in cui ci imbattiamo fortuitamente durante scavi e lavori - dichiara Lelio Cavallier, presidente di Lario Reti Holding –. Voglio esprimere anche profonda gratitudine alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la preziosa collaborazione: la loro esperienza ha reso possibile la documentazione di questo sito così importante e ha permesso di riavviare, nel più breve tempo possibile, i lavori che erano in corso”.
"“Sono molto soddisfatta di questo rinvenimento, che aggiunge un tassello importante alle nostre conoscenze sulla presenza antica a Onno – dichiara Alice Maria Sbriglio, funzionaria archeologa della Soprintendenza –. Desidero ringraziare Lario Reti Holding per la costante attenzione e per la sensibilità al tema dell’archeologia. Non è, infatti, la prima volta che nel lecchese emergono evidenze di questo tipo durante lavori sulle reti fognarie o di acquedotto, e questo è un ulteriore esempio positivo di conciliazione tra esigenze di tutela archeologica e necessità operative del cantiere. Un particolare ringraziamento anche alla società Akhet, che ha condotto lo scavo con grande professionalità”.
L’annuncio di questo ritrovamento avviene a ridosso alla Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite e che cade il 22 marzo di ogni anno: “Questo fatto rappresenta un altro momento straordinario nella storia della nostra azienda e del nostro territorio. Come gestore del Servizio Idrico Integrato, abbiamo la responsabilità non solo di garantire efficienza ma anche di preservare e valorizzare il ricco patrimonio storico e culturale in cui ci imbattiamo fortuitamente durante scavi e lavori - dichiara Lelio Cavallier, presidente di Lario Reti Holding –. Voglio esprimere anche profonda gratitudine alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la preziosa collaborazione: la loro esperienza ha reso possibile la documentazione di questo sito così importante e ha permesso di riavviare, nel più breve tempo possibile, i lavori che erano in corso”.