Vercurago, area ex Safilo: da Regione fondi per la bonifica
Grazie alle risorse messe a disposizione attraverso il Pnrr, sarà possibile avviare la bonifica dell’area industriale ex Safilo di Vercurago.
L’intervento rientra in un più ampio programma di bonifica che coinvolge 18 siti industriali finanziato grazie ai 51milioni di euro previsti dal Pnrr e ulteriori 14milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia.
Oltre a diversi interventi di bonifica previsti nelle vicine province di Monza e Brianza e Como, anche il territorio lecchese sarà quindi interessato dal piano di bonifica regionale. Presso l’area dell’ex Safilo ''L’attività industriale – spiega la nota di Regione Lombardia - riguardava la produzione di acceleranti per la vulcanizzazione della gomma e di manufatti in cemento amianto. L’inquinamento del sito riguarda i suoli, in particolare per la presenza di idrocarburi, metalli, PCB e amianto''.
Questo genere di sito industriale viene definito ''orfano'' in quanto rientra fra le ''aree potenzialmente contaminate dove non è individuabile il responsabile dell’inquinamento''.
L’intervento di bonifica – fa sapere la regione - prevede ''la rimozione di hot-spot e la messa in sicurezza permanente dell’area attraverso la messa in opera di un capping di segregazione per l’area con presenza di rifiuti''. Così come ''la messa in sicurezza permanente della restante area attraverso l’impermeabilizzazione delle superfici''.
''È inoltre – si legge nella nota diffusa da Regione Lombardia - previsto il monitoraggio delle acque di falda al fine di valutare lo stato qualitativo della stessa''.
L’intervento rientra in un più ampio programma di bonifica che coinvolge 18 siti industriali finanziato grazie ai 51milioni di euro previsti dal Pnrr e ulteriori 14milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia.
Oltre a diversi interventi di bonifica previsti nelle vicine province di Monza e Brianza e Como, anche il territorio lecchese sarà quindi interessato dal piano di bonifica regionale. Presso l’area dell’ex Safilo ''L’attività industriale – spiega la nota di Regione Lombardia - riguardava la produzione di acceleranti per la vulcanizzazione della gomma e di manufatti in cemento amianto. L’inquinamento del sito riguarda i suoli, in particolare per la presenza di idrocarburi, metalli, PCB e amianto''.
Questo genere di sito industriale viene definito ''orfano'' in quanto rientra fra le ''aree potenzialmente contaminate dove non è individuabile il responsabile dell’inquinamento''.
L’intervento di bonifica – fa sapere la regione - prevede ''la rimozione di hot-spot e la messa in sicurezza permanente dell’area attraverso la messa in opera di un capping di segregazione per l’area con presenza di rifiuti''. Così come ''la messa in sicurezza permanente della restante area attraverso l’impermeabilizzazione delle superfici''.
''È inoltre – si legge nella nota diffusa da Regione Lombardia - previsto il monitoraggio delle acque di falda al fine di valutare lo stato qualitativo della stessa''.