Lecco, rendiconto 2023: 40 milioni di avanzo

pietrobelli.jpg (14 KB)
Roberto Pietrobelli
L’assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli ha fatto i conti sull’andamento economico-finanziario dello scorso anno e martedì ha presentato alla commissione seconda il rendiconto della gestione 2023. Un dato molto importante è costituito dal risultato contabile di amministrazione, ovvero dal cosiddetto avanzo, che vale 40 milioni di euro, cinque in meno rispetto allo scorso rendiconto. 
“Per calcolarlo - ha precisato l’assessore -, si parte dal fondo cassa del primo gennaio, a cui si sommano le riscossioni e si sottraggono i pagamenti, che per la prima volta hanno superato le riscossioni, si ottiene così un nuovo saldo cassa a cui si aggiungono i residui attivi e si tolgono quelli passivi”. Della cifra finale, 23,5 milioni sono destinati all’avanzo accantonato, poco più di 9 vanno a costituire la parte vincolata e 2,5 quella destinata agli investimenti. Il risultato contabile di gestione, invece, vale 10,8 milioni di euro e si calcola sottraendo alle riscossioni i pagamenti, aggiungendo i residui attivi di competenza e il fondo pluriennale in entrata e togliendo infine i residui passivi e il fondo pluriennale in spesa. Si arriva così a una cifra di 460mila euro a cui si somma l’avanzo usato nel 2023.

Tra i dati significativi sottolineati da Pietrobelli in commissione c’è l’equilibrio di bilancio complessivo di 8,8 milioni di euro, ma soprattutto il “grado di riscossione” che sta conoscendo un trend negativo: dall’85% del 2019 al 71% del 2023. Da segnalare anche in parte corrente una differenza non irrilevante tra l’impegnato (70,7 milioni) e l’assestato (61 milioni). Sempre in parte corrente il risultato d’esercizio di 2,1 milioni è in calo di quattro milioni rispetto al 2022, mentre per quanto riguarda lo stato patrimoniale il patrimonio netto di 311.060.683 euro è cresciuto rispetto a quello del 2021 (291.363.779) ma diminuito leggermente rispetto a quello del 2022 (311.906.196). 

Dall’opposizione è arrivata qualche osservazione. “Sulla base del bilancio di previsione noi abbiamo preso l’impattante decisione di aumentare l’Irpef - ha ricordato Simone Brigatti (Lecco ideale - Lecco merita di più) -, ma abbiamo avuto tre milioni di costi in meno. È stato analizzato questo aspetto?”. Un ragionamento non condiviso dall’assessore Pietrobelli: “Da questo punto di vista bisogna vedere la parte corrente, perché il consuntivo è diverso dal preventivo e noi dobbiamo garantire la copertura del bilancio preventivo, non è possibile fare un ragionamento a ritroso”. Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha invece chiesto di indagare il motivo del tracollo del grado di riscossione del Comune di Lecco “che ha sempre sfiorato l’80%” e acceso un campanello di allarme sui 18,8 milioni di euro di fondi di dubbia esigibilità: “Alcune di queste voci sono di nulla esigibilità, c’è qualche meccanismo che ci impedisce di depennare questi importi?”. Una domanda a cui ha risposto la dirigente Crippa: “Non si possono cancellare i crediti finché non viene stabilito che sono insussistenti e non è una cosa facile”.
banner ramobannercentromela-62580.gif
M.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.