Monte M.: per l'8 marzo riflessioni con i bambini di 5^
Riflessioni e testimonianze a Monte Marenzo in occasione dell'8 marzo. L'iniziativa si è tenuta nei pressi dell'installazione dedicata a Giulia Cecchettin e a tutte le donne vittime di violenza, realizzata il 25 novembre scorso, alla presenza degli studenti di 5^ della Primaria.
"La Polisportiva, in collaborazione con il Comune, Telethon e UILDM, ha voluto mettere questa targa ai piedi di un bell'acero rosso, per un motivo molto semplice" ha esordito Angelo Fontana. "Probabilmente, infatti, Giulia Cecchettin, la giovane di un piccolo paese in provincia di Venezia, uccisa a 22 anni, non finirà sui libri di storia, eppure, come tante donne, ha pagato con la vita la difesa della libertà e della dignità: libertà di studiare, di scegliere chi amare, di non subire violenza fisica e psicologica".
"Ecco - ha concluso - vorremmo che passando davanti a questa targa e a questo acero rosso, il nostro pensiero andasse a tutte quelle donne – come le nostre mamme, le nostre sorelle, le nostre amiche un po’ più grandi – che ogni giorno mettono a rischio la propria esistenza per affermare questi valori fondamentali. E, insieme al ricordo, impegnarci a rifiutare la violenza, rifiutarla sempre".
"In classe abbiamo riflettuto sulle origini della giornata dell’8 marzo e sul significato che ha ancora oggi", il pensiero poi condiviso dai piccoli alunni. "Abbiamo letto diversi brani che raccontano le fatiche delle donne del passato di affermarsi e di avere una voce in spazi tradizionalmente maschili. Inoltre abbiamo ragionato sul tema della violenza, arrivando a capire che uomini e donne devono avere gli stessi diritti e le stesse opportunità, di lavoro e nella vita sociale, perché ugualmente importanti, e che chiunque deve avere la possibilità di fare ciò che ama e in cui è bravo o brava".
"L’importanza del rispetto per le donne, le mamme e le sorelle è fondamentale, ed è importante educare a tutto ciò per costruire un mondo migliore, tollerante e inclusivo" ha poi affermato il sindaco Paola Colombo. "Chiunque si trovasse in difficoltà può seguire le orme rosse che dal monumento di Giulia portano in Comune, dove ci saranno delle persone pronte ad aiutare".
"Rispetto verso le donne vuol dire non violenza, vuol dire saper accettare anche un rifiuto perché il femminicidio quasi sempre è commesso da chi amava, o meglio, diceva di amare" ha invece riflettuto don Angelo. "Ma che amore è un amore che arriva a eliminare l’altro? Bisogna accettare il rifiuto, il no, cominciando da ora. Non sempre le cose possono andare bene. Quando vanno male, quando qualcuno ci dice di no, si riparte e si va avanti facendo tesoro dell’esperienza. Solo così si può convivere nel rispetto e senza violenza. Nella Giornata della donna un pensiero anche per le vostre mamme, che sono donne, e che hanno fatto e fanno ancora tanto per voi".
Gerolamo Fontana, presidente della UILDM, si è infine soffermato sulla targa di Giulia Cecchettin, sulla Giornata dell'8 marzo e sull’importanza della figura materna, mentre Giampiera Burini ha realizzato per l’occasione dei bellissimi fiori gialli di gomma, consegnati ai 15 ragazzi per farne dono alle loro mamme.
"La Polisportiva, in collaborazione con il Comune, Telethon e UILDM, ha voluto mettere questa targa ai piedi di un bell'acero rosso, per un motivo molto semplice" ha esordito Angelo Fontana. "Probabilmente, infatti, Giulia Cecchettin, la giovane di un piccolo paese in provincia di Venezia, uccisa a 22 anni, non finirà sui libri di storia, eppure, come tante donne, ha pagato con la vita la difesa della libertà e della dignità: libertà di studiare, di scegliere chi amare, di non subire violenza fisica e psicologica".
"Ecco - ha concluso - vorremmo che passando davanti a questa targa e a questo acero rosso, il nostro pensiero andasse a tutte quelle donne – come le nostre mamme, le nostre sorelle, le nostre amiche un po’ più grandi – che ogni giorno mettono a rischio la propria esistenza per affermare questi valori fondamentali. E, insieme al ricordo, impegnarci a rifiutare la violenza, rifiutarla sempre".
"In classe abbiamo riflettuto sulle origini della giornata dell’8 marzo e sul significato che ha ancora oggi", il pensiero poi condiviso dai piccoli alunni. "Abbiamo letto diversi brani che raccontano le fatiche delle donne del passato di affermarsi e di avere una voce in spazi tradizionalmente maschili. Inoltre abbiamo ragionato sul tema della violenza, arrivando a capire che uomini e donne devono avere gli stessi diritti e le stesse opportunità, di lavoro e nella vita sociale, perché ugualmente importanti, e che chiunque deve avere la possibilità di fare ciò che ama e in cui è bravo o brava".
"L’importanza del rispetto per le donne, le mamme e le sorelle è fondamentale, ed è importante educare a tutto ciò per costruire un mondo migliore, tollerante e inclusivo" ha poi affermato il sindaco Paola Colombo. "Chiunque si trovasse in difficoltà può seguire le orme rosse che dal monumento di Giulia portano in Comune, dove ci saranno delle persone pronte ad aiutare".
"Rispetto verso le donne vuol dire non violenza, vuol dire saper accettare anche un rifiuto perché il femminicidio quasi sempre è commesso da chi amava, o meglio, diceva di amare" ha invece riflettuto don Angelo. "Ma che amore è un amore che arriva a eliminare l’altro? Bisogna accettare il rifiuto, il no, cominciando da ora. Non sempre le cose possono andare bene. Quando vanno male, quando qualcuno ci dice di no, si riparte e si va avanti facendo tesoro dell’esperienza. Solo così si può convivere nel rispetto e senza violenza. Nella Giornata della donna un pensiero anche per le vostre mamme, che sono donne, e che hanno fatto e fanno ancora tanto per voi".
Gerolamo Fontana, presidente della UILDM, si è infine soffermato sulla targa di Giulia Cecchettin, sulla Giornata dell'8 marzo e sull’importanza della figura materna, mentre Giampiera Burini ha realizzato per l’occasione dei bellissimi fiori gialli di gomma, consegnati ai 15 ragazzi per farne dono alle loro mamme.