Lecco: ai piccoli degenti in Pediatria donato un libro anti-paura
10 favole, per aiutare i bambini ricoverati a superare alcune paure. Così Claudia Buccellati, Presidente dell'Associazione per il Policlinico Onlus, realtà promotrice dell'iniziativa odierna sostenuta da Fondazione Cariplo, ha presentato "Camici Bianchi di Zucchero Filato", il libro scritto da Agnese Bizzarri, donato quest'oggi ai piccoli degenti del reparto di Pediatria dell'Ospedale Manzoni di Lecco, primo presidio fuori Milano toccato dal tour che porterà l'autrice ad entrare in tutte le strutture lombarde, con la sua "medicina letteraria anti-terrore". 
Figlia di psichiatri, come ha avuto modo di sottolineare, laureata in Filosofia e coinvolta in progetti educativi e culturali anche per le Nazioni Unite, la scrittrice si è prestata personalmente a introdurre i pazienti più grandicelli, invitandoli a poi a condividere l'esperienza con i più piccini, in quella dimensione fantastica, quasi onirica, che fa da cornice al volume. 
Un libro dove simpatici vampiri aiutano a prelevare il sangue dove ve ne è tanto per portarlo poi a chi ne ha bisogno e dove la risonanza magnetica diventa una stravagante astronave. Un universo dove anche le siringhe smettono di far tremare le gambe e i camici bianchi diventano per l'appunto... di zucchero filato, indossati da medici e infermieri che assumono i tratti dei personaggi dei cartoni animati e che sono dunque raffigurati come dei veri amici, degli alleati per arrivare alla guarigione. 
"Crediamo fortissimamente nella lettura per i bambini" il commento di Roberto Bellù, direttore del Dipartimento Materno Infantile, ricordando come fin dalla neonatologia le mamme vengano coinvolte in un percorso tra parole e musica e come poi in Pediatria i libri diventino strumenti per uno scambio anche tra pari oltre che tra adulti e bambini. Proprio per questo, ha aggiunto Claudia Buccellati, l'Associazione per il Policlinico ha scelto di pubblicare e portare negli ospedali non un prodotto digitale ma uno "sfogliabile", un veicolo di contatto tra chi legge e chi ascolta.
"Qui in Pediatria, l'accoglienza è fatta ad alto livello e c'è cura affinché il bambino guarisca "per intero", usando ogni leva propria dell'infanzia e della gioventù, tra cui, appunto, la capacità di leggere, di usare l'intelligenza, la fantasia. Tutte risorse che permettono di crescere... Un progetto come questo di oggi, è dunque un altro tassello di un ospedale che in questi mesi sto scoprendo così bello e così ricco".