Bione: molte domande, poche risposte
L’incontro pubblico “Bione presente e futuro” ha confermato che alle molte domande sul presente e sul futuro del Centro sportivo di Lecco questa amministrazione non sa rispondere.
A fronte della tante (troppe) lamentele in sala sui disagi patiti dagli utenti, sulle problematiche giornaliere, sui disservizi, non sono state fornite le necessarie risposte sullo stato manutentivo attuale della struttura, sugli interventi ritenuti necessari e sulla loro eventuale programmazione.
L’unico mantra ripetuto dai relatori, con evidente intento di scarica barile, è stato “l’ordinaria amministrazione è di competenza del gestore”. Dimenticando che il proprietario deve controllare l’adempimento da parte del gestore ai propri obblighi ma anche e soprattutto deve intervenire in via straordinaria per mantenere l’impianto efficiente.
Il “si poteva e si deve fare di più” riconosciuto dall’assessore Torri non si è tradotto in un elenco di opere per consentire oggi la miglior fruibilità possibile.
E se dell’oggi non c’è certezza figurarsi del domani. L’unica prospettiva futura è la emanazione di un bando per ottenere un progetto di riqualificazione del centro contenente di fatto gli stessi elementi essenziali già presenti ed eventualmente alcuni aggiuntivi.
L’ennesimo progetto. Dopo quello di qualche anno fa finanziato da Regione, dopo quello di pochi mesi fa presentato da un partner privato e peraltro contenente guarda caso proprio quegli elementi aggiuntivi preferenziali che pare verranno indicati nel bando.
Quest’ultimo progetto, va ricordato, era stato sin da subito aspramente criticato dalle minoranze consiliari perché trasferiva il rischio d’impresa unicamente sul Comune e sulle tasche dei cittadini ma è stato infine riconosciuto come fallimentare dall’amministrazione solo dopo un lunghissimo quanto inutile iter e conseguente perdita di tempo.
Oggi quindi sul tema Bione solo un bando per un nuovo progetto per la modica cifra di 120k euro... senza indicazione alcuna di tempistiche, senza indicazione alcuna del “nel mentre”, senza reale ascolto delle necessità espresse dagli utenti.
Vien da dire inevitabilmente: speriamo non faccia la stessa fine del costosissimo progetto sulla ex Deustche Bank e speriamo che nel frattempo la situazione non peggiori ancora!
Peccato dover vivere di speranze anziché di azioni.
Nessun cambio di passo all’orizzonte ma ancora una volta una corsa zavorrata dall’incapacità.
A fronte della tante (troppe) lamentele in sala sui disagi patiti dagli utenti, sulle problematiche giornaliere, sui disservizi, non sono state fornite le necessarie risposte sullo stato manutentivo attuale della struttura, sugli interventi ritenuti necessari e sulla loro eventuale programmazione.
L’unico mantra ripetuto dai relatori, con evidente intento di scarica barile, è stato “l’ordinaria amministrazione è di competenza del gestore”. Dimenticando che il proprietario deve controllare l’adempimento da parte del gestore ai propri obblighi ma anche e soprattutto deve intervenire in via straordinaria per mantenere l’impianto efficiente.
Il “si poteva e si deve fare di più” riconosciuto dall’assessore Torri non si è tradotto in un elenco di opere per consentire oggi la miglior fruibilità possibile.
E se dell’oggi non c’è certezza figurarsi del domani. L’unica prospettiva futura è la emanazione di un bando per ottenere un progetto di riqualificazione del centro contenente di fatto gli stessi elementi essenziali già presenti ed eventualmente alcuni aggiuntivi.
L’ennesimo progetto. Dopo quello di qualche anno fa finanziato da Regione, dopo quello di pochi mesi fa presentato da un partner privato e peraltro contenente guarda caso proprio quegli elementi aggiuntivi preferenziali che pare verranno indicati nel bando.
Quest’ultimo progetto, va ricordato, era stato sin da subito aspramente criticato dalle minoranze consiliari perché trasferiva il rischio d’impresa unicamente sul Comune e sulle tasche dei cittadini ma è stato infine riconosciuto come fallimentare dall’amministrazione solo dopo un lunghissimo quanto inutile iter e conseguente perdita di tempo.
Oggi quindi sul tema Bione solo un bando per un nuovo progetto per la modica cifra di 120k euro... senza indicazione alcuna di tempistiche, senza indicazione alcuna del “nel mentre”, senza reale ascolto delle necessità espresse dagli utenti.
Vien da dire inevitabilmente: speriamo non faccia la stessa fine del costosissimo progetto sulla ex Deustche Bank e speriamo che nel frattempo la situazione non peggiori ancora!
Peccato dover vivere di speranze anziché di azioni.
Nessun cambio di passo all’orizzonte ma ancora una volta una corsa zavorrata dall’incapacità.
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