1 marzo 1924: la 'Grande Lecco' è realta. 100 anni dopo Salvini per il ponte

Storia più che mai alla ribalta intorno ai ponti, attuali e futuri sul corso del fiume Adda. Cento anni or sono, il 1° marzo 1924, avveniva il primo atto della “Grande Lecco”, ovvero diventava operativo il decreto governativo che il 27 dicembre precedente aveva disposto l’aggregazione “dei Comuni contermini”.
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I lavori di costruzione del terzo ponte nel 1984

Il 1° marzo 2024 è prevista la posa della prima pietra di un nuovo viadotto stradale a fianco del terzo ponte “Alessandro Manzoni”. La cerimonia è fissata alle 11 nel parco Addio Monti in territorio comunale di Pescate, sulle rive dell’Adda. E’ questo l’ultimo dei polmoni verdi realizzati dal Comune di Pescate lungo il territorio comunale sul bordo del fiume; gli altri sono quelli della Fornace, Ulivi e Torrette. C’è da menzionare la grande passeggiata a lago sul bordo costiero, dedicata al 150° dell’unità nazionale 2011, inaugurata con l’allora sindaco Enrico Valsecchi.
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Maurino Nava, per oltre 40 anni in Comune a Pescate, come sindaco ed assessore

Lungo la passeggiata si trova la statua Cristo del lago, collocata nelle acque il 30 gennaio 1977, per iniziativa dell’allora vice sindaco Maurino Nava, eccezionale benemerito amministratore civico per oltre 40 anni (è stato anche sindaco). Nava è deceduto nel marzo 2007. La statua vuole ricordare la grande tragedia delle giovani filandiere di Pescate annegate nel gennaio 1909. La cerimonia del 1977 vide l’intervento del ministro senatore Tommaso Morlino, poi presidente del Senato della Repubblica. Il discorso ufficiale venne tenuto dall’allora sindaco Alberto Bonifacio.
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Il ministro dei lavori pubblici Franco Nicolazzi alla cerimonia inaugurale del terzo ponte nel gennaio 1985 (si possono riconoscere nella foto il presidente della Regione Lombardia Giuseppe Guzzetti, l'on. Marte Ferrari, il sindaco di Lecco Paolo Mauri)

Il terzo ponte è stato inaugurato nel gennaio 1985 con l’intervento dell’allora ministro dei lavori pubblici Franco Nicolazzi. Un altro ministro dei lavori pubblici, Giovanni Prandini, avviò i lavori per il traforo del monte Barro nell’estate 1990.
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Titolo della stampa locale nell'estate 1990

Tornando a quel 1° marzo 1924, da quel giorno tutti i nati nel territorio coinvolto dall’unificazione sono stati registrati come cittadini lecchesi.
Il municipio della città era ancora in via Roma, nell’edificio contrassegnato oggi dal civico 51, nel palazzo che, sotto l’atrio di ingresso, ricorda la donazione di Luigi Ghislanzoni, possidente celibe che, lasciando testamento a Milano dove abitava, volle ricordare la città natale. 
L’aggregazione dei Comuni portò al raddoppio degli abitanti di Lecco, passati da 14.861 ad oltre 31.000. La stessa toponomastica viaria richiedeva una generale revisione, in quanto si riscontravano continue ripetizioni a personaggi e battaglie del Risorgimento, alla prima guerra mondiale 1915/1918, al romanzo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, a personaggi lecchesi come Antonio Stoppani ed Antonio Ghislanzoni.
L’ultimo sindaco della Lecco pre unificazione è stato Giovanni Gilardi, che lasciò l’incarico ai commissari prefettizi incaricati di gestire tutta la trasformazione e la fusione della realtà municipale. Nel gennaio 1926 venne eletto il primo sindaco (podestà) della “Grande Lecco”: era Angelo Tubi. E’ stato quest’ultimo a celebrare il 13 aprile 1928 l’inaugurazione del nuovo palazzo municipale in piazza Armando Diaz durante la visita del re Emanuele III di Savoia. Il sovrano era giunto nella vicina stazione ferroviaria con un treno speciale proveniente da Milano, dove aveva inaugurato la Fiera Campionaria della metropoli ambrosiana.
Il colossale lavoro della nostra città, che aveva unificato nel frattempo anche il grande Comune di Maggianico, impedì a Lecco di candidarsi nel novero delle nuove province costituite nel 1926: sono state 17 ed in Lombardia vi fu solo la provincia di Varese.
La provincia di Lecco è stata istituita con decreto del Presidente della Repubblica del 6 marzo 1992. Le elezioni per la nomina del primo presidente dell’Amministrazione provinciale di Lecco si sono tenute il 23 aprile 1995 (1° turno) ed il 7 maggio per il ballottaggio.
Singolare fu il confronto di ballottaggio fra i primi cittadini di Lecco e di Valmadrera, entrambi democristiani: erano stati in carica negli stessi anni dal 1970 al 1975. La stampa cittadina scrisse “Avversari oggi, amici e sindaci democristiani ieri”. Vinse la “piccola” Valmadrera con Anghileri rispetto alla “grande” Lecco di Puccio. 
Anche Pescate nel 1928 subì l’unificazione con Garlate. Era allora una striscia solitaria di territorio fra lago e montagna, con sparse case, dalla località Torrette all’antica contrada di Insirano. Venne riattivato come Comune nel 1953, eleggendo come sindaco Francesco De Santis, pugliese di nascita che rimase a Lecco dopo aver compiuto il servizio militare nella caserma Sirtori.
A.B.
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