AVIS Lecco: cresce il numero di 'nuovi italiani' tra gli iscritti. Tanti gli 'storici' donatori premiati

Un’associazione in ottima salute, con i nuovi iscritti in sensibile aumento e tra loro anche “nuovi italiani”, persone di origini straniere. E’ la sintesi del bilancio di un anno del gruppo comunale lecchese dell’Avis, l’associazione dei donatori di sangue, che ha tenuto la propria assemblea annuale nell’aula magna dell’ospedale “Manzoni”.
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Il 2023 è stato il primo anno di attività ripartita regolarmente, dopo la parentesi covid, per l’Avis comunale lecchese, i cui iscritti sono oltre quattromila: i nuovi ingressi sono stati 412 con un’ulteriore spinta rispetto al 2022 quando erano stati 323. In leggero calo le donazioni di sangue, per una diminuita richiesta da parte degli ospedali, ma aumentate quelle di plasma. Sono i dati presentati dal presidente sezionale Bruno Gandolfi che ha anche ricordato come ogni giorno la sezione riceva richieste di iscrizioni attraverso il sito internet.
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Bruno Gandolfi
Il cruccio, invece, è legato alle poche persone che si mettono a disposizione per gli aspetti burocratici e per far funzionare logisticamente la sezione. L’età avanza – ha detto Gandolfi – e occorre trovare forze fresche: «Abbiamo gettato un ponte verso i neodonatori con un questionario in cui, tra gli altri spetti, si chiedeva anche la disponibilità a impegnarsi nell’attività dell’associazione. In sei o sette si sono detti interessati. Dobbiamo essere ottimisti».
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Intanto, nell’anno in corso sarà completata la sistemazione dell’area del monumento al donatore nella zona dell’Addio Monti a Pescarenico, un progetto che per una serie di vicissitudini si trascina da qualche tempo, dopo che l’associazione aveva deciso di installare nel piccolo parco una serie di arredi da donare al Comune. Per aprile, l’opera dovrebbe essere completata e si ipotizza di far coincidere la cerimonia di inaugurazione con la Giornata del Donatore in calendario per il 14 giugno.
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Alessandro Gerosa
All’assemblea hanno portato il loro saluto il presidente provinciale dell’Avis Bruno Manzini e il direttore del Centro trasfusionale dell’ospedale lecchese Alessandro Gerosa che hanno posto l’accento sul primato regionale dei donatori lecchesi sul fronte della cosiddetta compensazione, vale a dire le sacche di sangue che non vengono consumate nel territorio di prelievo ma trasferiti in altre realtà. Delle 29mila unità di sangue donate dai lecchesi, infatti, ben 19mila vanno fuori provincia.
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Da parte sua, il direttore sanitario del gruppo Avis, Roberto Spini, ha fatto il punto sui nuovi ingressi e sul monitoraggio costante della salute degli iscritti. Tra i motivi di non idoneità, oltre ai consueti legati ad aspetti sanitari, vi è ora anche quello che si chiama “barriere linguistiche”. Sono sempre di più gli stranieri che si presentano per donare sangue, ma in qualche caso ci sono problemi di comprensione: «In fase di valutazione cerchiamo di capire se l’aspirante donatore è grado di comprendere tutto quando gli si dice, senza interprete, e se è capace di fornire risposte precise alle nostre domande. Non sempre è possibile utilizzare lingue di mediazione come Inglese e Francese. Non è una procedura discriminatoria, ma un’ulteriore garanzia per le donazioni».
L’assemblea ha poi completato i lavori approvato i bilanci consuntivo e preventivo, le relazioni del tesoriere Marco Castoldi e della revisore dei conti Marta Sacchi e nominando i delegati ai congressi provinciale e regionale.
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Infine, la tradizione consegna delle benemerenze per la fedeltà di scrizioni e il numero di donazioni. Ecco l’elenco dei riconoscimenti maggiori.
Oro con diamante (alla cessazione dell’attività di donatore e l’effettuazione di almeno 120 donazioni):  Gianpaolo Aondio, Mario Fusi, Luca Manente, Vittorio Oricchio, Dario Giuseppe Perego, Isacco Rota.
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Giambattista Mazzini
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Franco Foti
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Flavio Angelo Ratti
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Vittorio Oricchio
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Silvia Airoldi
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Isacco Rota

Oro con smeraldo (per 40 anni di iscrizioni con almeno 80 donazioni o al compimento di 100 donazioni): Giovanni Raffaele Abate, Alessio Angius, Maurizio Bonacina, Luigi Brambilla, Fabiano Castagna, Enrico Ceriani, Alberto Corneo, Mauro Corti, Claudia Covolo, Adriano Gadosa, Giambattista Manzini, Massimo Mazzoleni, Ivan Merlo, Mario Mirri, Diego Rota Conti, Massimo Rotta, Marco Tentori, Flaminia Tonello, Andrea Tredesini, Walter Valsecchi.
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Enrico Ceriani
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Diego Rota Conti
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Adriano Gadosa
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La figlia per Salvatore Carito
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Paolo Valsecchi
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Paolo Bonanomi
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Mario Todeschini
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Mario Fusi

Oro con rubino (per trent’anni di iscrizione con almeno 60 donazioni o al compimento di 75 donazioni): Silvia Airoldi, Annalisa Biancu,Paolo Bonanomi, Elena Bonfanti, Matteo Calvi, Cristina Canali, Salvatore Carito, Massimo Cerino, Eleonora Chiappa, Maximiliano Citeri, Ivano Colacino, Diego Colombo, Roberto Colombo, Fausto Combi, Antonio Confalonieri, Ernesto Corti, Alessandro DE Vignani, Fabio Defendi, Marco Dell’Oro, Stefania Dolcini, Cesare Formenti, Franco Foti, Paolo Franzolini, Marco Fumagalli, Stefano Gazzo, Alberto Invernizzi, Angelo Invernizzi, Simone Landi, Michela Longhi, Monica Maggioni, Monica Mazzoleni, Fabrizio Meoli, Luciano Perossi, Valentino Perucchini, Omar Piazza, Nicoletta Pina, Flavio Angelo Ratti, Roberto Ravella, Gabriella Rusconi, Maurizio Rusconi, Valerio Rusconi, Stefano Spreafico, Mario Todeschini, Giovanna Valsecchi, Paolo Valsecchi, Vincenzo Viola, Zanella Roberto.
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D.C.
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