Crandola: vittima di infortunio in un rudere, niente da fare per un pensionato
Lo hanno trovato già privo di vita. Un uomo è morto quest'oggi a Vegno, frazione di Crandola Valsassina, sull'uscio di un rudere in fase di ristrutturazione al termine di una vecchia mulattiera che si dipana da Via alla torre, un chilometro circa fuori dall'abitato.
Un 66enne - Franco D'Angeli il nome -residente a Lecco ma con una seconda casa proprio a Vegno, era impegnato nell'ammodernare il piccolo fabbricato quando qualcosa è andato evidentemente storto. Un muro di sassi è crollato, facendo cadere anche il pensionato, trovato così in serata riverso a terra, esanime, all'ingresso della costruzione.
Il decesso potrebbe risalire a diverse ore prima del rinvenimento della salma, all'imbrunire, da parte di un cittadino di Crandola inviato al caseggiato a verificare le condizioni del 66enne che, non rincasato, non rispondeva nemmeno al telefono.
Fatta la macabra scoperta, è stata attivata la macchina dei soccorsi, con l'invio a Vegno di due squadre dei vigili del fuoco da Bellano e Lecco, per il recupero della salma.
In posto si è portato anche il sindaco Matteo Manzoni che descrive la vittima come una "persona conosciutissima in paese, cordiale e disponibile".
Un 66enne - Franco D'Angeli il nome -residente a Lecco ma con una seconda casa proprio a Vegno, era impegnato nell'ammodernare il piccolo fabbricato quando qualcosa è andato evidentemente storto. Un muro di sassi è crollato, facendo cadere anche il pensionato, trovato così in serata riverso a terra, esanime, all'ingresso della costruzione.
Il decesso potrebbe risalire a diverse ore prima del rinvenimento della salma, all'imbrunire, da parte di un cittadino di Crandola inviato al caseggiato a verificare le condizioni del 66enne che, non rincasato, non rispondeva nemmeno al telefono.
Fatta la macabra scoperta, è stata attivata la macchina dei soccorsi, con l'invio a Vegno di due squadre dei vigili del fuoco da Bellano e Lecco, per il recupero della salma.
In posto si è portato anche il sindaco Matteo Manzoni che descrive la vittima come una "persona conosciutissima in paese, cordiale e disponibile".