Olginate: vicino alla chiusura l'asilo paritario di v. Marconi È in attività dal lontano 1872
La comunità di Olginate dovrà presto dire addio a un pezzo di storia. Con la fine dell'anno scolastico, infatti, chiuderà i battenti l'asilo paritario di via Marconi, che dal lontano 1872 a oggi ha accolto e accompagnato nei loro primi anni di vita migliaia e migliaia di bambini, in un contesto legato all'ambiente parrocchiale che comunque ha sempre saputo adattarsi ai cambiamenti del tempo e alle esigenze delle famiglie.
La notizia dell'imminente fine di questa lunga avventura ha già iniziato a diffondersi in paese, dove il piccolo plesso a pochi passi dal centro ha rappresentato per tanti un importante punto di riferimento, ancora prima dell'apertura della Scuola dell'Infanzia pubblica in via Campagnola. E le ragioni, neanche a dirlo, sono legate al sempre più evidente calo demografico. Qualche numero, in questo senso, era già emerso nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale del 2023, durante la presentazione del Piano di Diritto allo Studio a cura della delegata Alessandra Maggi: in un contesto di generale (e costante) diminuzione degli iscritti, con la Primaria risultata l'unica a "salvarsi" con un incremento lieve ma comunque degno di nota, il quadro dell'asilo paritario parlava di appena sedici bambini per l'anno in corso, contro i venti di quello precedente, riuniti in un'unica sezione.
"Siamo profondamente dispiaciuti, ma bisogna anche essere realisti: siamo di fronte a un continuo calo di iscritti, che non ci consente più di andare avanti" ha spiegato Piera Biffi, storica maestra e responsabile della struttura, di fatto gestita tramite un Ente morale con un ristretto CdA presieduto da don Eugenio Folcio, ex parroco di Olginate. "Al momento il nostro unico pensiero è quello di concludere al meglio l'anno scolastico in corso, portando avanti tutte le attività didattiche già avviate, dopodichè vedremo quale piega prenderà il nostro Ente e, di conseguenza, sotto quale forma potrà continuare a esistere (e con esso la struttura di via Marconi, ndr.)".
Già avvisate della sofferta decisione, chiaramente, tutte le famiglie dei bambini iscritti, diversi dei quali hanno già trovato collocazione altrove, così come quelle - poche, appunto - che avevano manifestato interesse per il prossimo anno. "Anche come Comune non possiamo che essere dispiaciuti di questa scelta, ma la situazione purtroppo è sotto gli occhi di tutti" ha commentato il sindaco di Olginate Marco Passoni. "I numeri parlano chiaro: rispetto alla fase iniziale del mio primo mandato - e parliamo di meno di dieci anni fa - i bambini si sono ridotti praticamente della metà, tanto che adesso sembra quasi un'eresia l'idea, di cui si parlava con il mio predecessore Rocco Briganti, di ampliare l'asilo comunale. Chiudere una scuola non è mai bello, ma in questo caso, evidentemente, le prospettive per il futuro non erano buone".
La struttura di via Marconi
"Siamo profondamente dispiaciuti, ma bisogna anche essere realisti: siamo di fronte a un continuo calo di iscritti, che non ci consente più di andare avanti" ha spiegato Piera Biffi, storica maestra e responsabile della struttura, di fatto gestita tramite un Ente morale con un ristretto CdA presieduto da don Eugenio Folcio, ex parroco di Olginate. "Al momento il nostro unico pensiero è quello di concludere al meglio l'anno scolastico in corso, portando avanti tutte le attività didattiche già avviate, dopodichè vedremo quale piega prenderà il nostro Ente e, di conseguenza, sotto quale forma potrà continuare a esistere (e con esso la struttura di via Marconi, ndr.)".
Già avvisate della sofferta decisione, chiaramente, tutte le famiglie dei bambini iscritti, diversi dei quali hanno già trovato collocazione altrove, così come quelle - poche, appunto - che avevano manifestato interesse per il prossimo anno. "Anche come Comune non possiamo che essere dispiaciuti di questa scelta, ma la situazione purtroppo è sotto gli occhi di tutti" ha commentato il sindaco di Olginate Marco Passoni. "I numeri parlano chiaro: rispetto alla fase iniziale del mio primo mandato - e parliamo di meno di dieci anni fa - i bambini si sono ridotti praticamente della metà, tanto che adesso sembra quasi un'eresia l'idea, di cui si parlava con il mio predecessore Rocco Briganti, di ampliare l'asilo comunale. Chiudere una scuola non è mai bello, ma in questo caso, evidentemente, le prospettive per il futuro non erano buone".
B.P.