Premana: grande successo per lo spettacolo di Carnevale dei ragazzi dell’oratorio
Risate, applausi e tanto divertimento nelle scorse due serate (sold out) presso il Cine-Teatro Parrocchiale di San Rocco, a Premana, dove si sono tenute le rappresentazioni dello spettacolo di carnevale organizzato dai giovani e dagli adolescenti della parrocchia.
“’Ne domeneghe de brut temp” (una domenica di brutto tempo, letteralmente) il titolo dello show di quest’anno, che ha visto in scena più di venti ragazzi e ragazze, senza contare i tanti che hanno dato una mano dietro le quinte o che hanno contribuito in altri modi alla riuscita di questa bella iniziativa. La quale ha impegnato i giovani attori per lo scorso mese e mezzo, durante il quale il gruppo si è riunito – più sere alla settimana – per stendere il copione, ripartire i ruoli, imparare le parti … fino alle prove generali delle ultime sere.
Sulla scia dell’edizione dello scorso anno, anche in questo caso lo show ha voluto riprendere diversi temi ed episodi di attualità, rivisitandoli in chiave comica grazie anche al frequente ricorso ad espressioni e modi di dire tipici del dialetto premanese (un aspetto – quest’ultimo – molto apprezzato dal pubblico “di casa”). I veri punti di forza dello show sono stati la genuinità dell’interpretazione (lontana da una recitazione “meccanica” spesso associata al teatro) e la comicità schietta – che ha giocato spesso sul ridicolo - delle battute e delle sceneggiature. I ragazzi della parrocchia hanno, in fondo, saputo proporre una rappresentazione davvero straordinaria nella sua (apparente) semplicità, uno show gradito sia ai tanti bimbi presenti che agli spettatori un po’ più in là con gli anni.
Unendo non solo le generazioni, ma anche la propria conoscenza per il mondo e per i temi (più o meno “seri”) presenti nel dibattito pubblico con la loro tradizione, con il contesto in cui sono nati e vissuti, con l’essere premanesi: ragazzi sempre più “di mondo”, ma che non tagliano legami e ponti con la propria piccola realtà.
Al termine dello show, la band di casa dei Malifiin si è esibita in “Baila” e in “I Due liocorni”, prima che in sala scendesse il silenzio, per un momento molto significativo. Tutti i protagonisti dello spettacolo si sono riuniti sul palco, seduti, fermi, in silenzio. Una voce da dietro le quinte ha recitato il seguente brano:
“Caro amico che non ho mai visto, ma che non posso ignorare. Caro amico che hai la mia stessa età e la mia stessa voglia di divertirti, ma che questa sera non puoi proprio sorridere. Scusami se in mezzo a queste risate sembra che mi sono dimenticato di te. Scusami se non mi sono reso conto della fortuna che ho ad avere degli amici e una famiglia. Scusami se non ho detto grazie. Scusami se mi lamento di cose di poco conto. Scusami se ho fatto finta, anche solo per un momento, che tu non esistessi. Scusami perché delle volte mi dimentico che esistono ragazzi proprio come me con una famiglia distrutta, con un paese lacerato dalla guerra, con la tavola vuota tutte le sere. Scusami per quando mi sento il centro del mondo, cercherò di ricordarmi della forza che hai nell’aggrapparti al futuro e del coraggio nell’affrontare il presente. Cercherò di ricordarmi della promessa che ti ho fatto di essere vento di cambiamento nel mondo. Alcuni dicono che è impossibile cambiare le cose, ma qualcuno mi ha svelato il trucco: ringraziare ogni giorno per le cose che ho e condividerle con gli altri perché le ho senza merito e sono un privilegiato. Ti chiedo solo un piccolo favore, caro amico: non arrenderti e continua a credere nel cambiamento, che arriverà. Il vento, lo sento, sta già soffiando.”A seguire, gli stessi Malifiin si sono esibiti sulle note di “Wind of Change” degli Scorpions, auspicando che un “vento di cambiamento” porti finalmente pace in un mondo lacerato dalle guerre e dalla distruzione.
Don Matteo Albani – salito sul palco al termine della prima serata – ha ringraziato i giovani e gli adolescenti “per tutto l’impegno che avete messo nel realizzare questa bellissima iniziativa e per il messaggio che ci avete mandato”. “Ci avete lasciati senza parole” ha aggiunto il sacerdote.
“Abbiamo condiviso tante risate e lacrime di gioia e in questo finale anche lacrime di commozione, che non fanno mai male. Speriamo che questo vento di cambiamento soffi davvero forte e che le cose cambino in fretta”. Prima di salutare i presenti e di concludere la serata, il parroco di Premana ha recitato una poesia composta da don Silvio Mantelli (in arte Mago Sales):
“Abbiamo imparato a contare le stelle del cielo, a varcare i confini del mondo, a prevedere la pioggia, ad accelerare la crescita delle piante, a manipolare l’infinitamente piccolo, ad addentrarci nei reconditi segreti della scienza. Ma ancora non siamo stati capaci a capire e amare l’essere umano, nostro fratello. Gloria a te o Dio, nell’alto dei cieli e pace da questa terra, scossa da terremoti e maremoti, percorsa da bufere e inondazioni, abitata da gente diversa, che coltiva odio e inventa guerra e semina bombe. Da questa terra di tutti, dove migliaia di bimbi muoiono senza sapere perché, quasi vittime sacrificali di un moloch divino. Ferma o Signore questa dannata saga di sangue, questa ingiusta strage di innocenti, come a un tempo fermasti il sacrificio di Abramo, la mano di ebrei ipocriti sulla donna adultera, la spada di Pietro sul collo del centurione, l’ira di Dio su Ninive, per la presenza di un solo giusto. Gloria e lode a te o Dio nell’alto dei cieli e pace su questa terra per quel giusto che abita questo mondo con ancora un domani di speranza”.Il ricavato delle serate (biglietto a offerta libera) sarà destinato in parte a finanziare le attività oratoriane, mentre una quota sarà devoluta in beneficenza.
Lo spettacolo di Carnevale può infine essere rivisto sulla pagina youtube della parrocchia di Premana e Pagnona.
“’Ne domeneghe de brut temp” (una domenica di brutto tempo, letteralmente) il titolo dello show di quest’anno, che ha visto in scena più di venti ragazzi e ragazze, senza contare i tanti che hanno dato una mano dietro le quinte o che hanno contribuito in altri modi alla riuscita di questa bella iniziativa. La quale ha impegnato i giovani attori per lo scorso mese e mezzo, durante il quale il gruppo si è riunito – più sere alla settimana – per stendere il copione, ripartire i ruoli, imparare le parti … fino alle prove generali delle ultime sere.
Sulla scia dell’edizione dello scorso anno, anche in questo caso lo show ha voluto riprendere diversi temi ed episodi di attualità, rivisitandoli in chiave comica grazie anche al frequente ricorso ad espressioni e modi di dire tipici del dialetto premanese (un aspetto – quest’ultimo – molto apprezzato dal pubblico “di casa”). I veri punti di forza dello show sono stati la genuinità dell’interpretazione (lontana da una recitazione “meccanica” spesso associata al teatro) e la comicità schietta – che ha giocato spesso sul ridicolo - delle battute e delle sceneggiature. I ragazzi della parrocchia hanno, in fondo, saputo proporre una rappresentazione davvero straordinaria nella sua (apparente) semplicità, uno show gradito sia ai tanti bimbi presenti che agli spettatori un po’ più in là con gli anni.
Unendo non solo le generazioni, ma anche la propria conoscenza per il mondo e per i temi (più o meno “seri”) presenti nel dibattito pubblico con la loro tradizione, con il contesto in cui sono nati e vissuti, con l’essere premanesi: ragazzi sempre più “di mondo”, ma che non tagliano legami e ponti con la propria piccola realtà.
Al termine dello show, la band di casa dei Malifiin si è esibita in “Baila” e in “I Due liocorni”, prima che in sala scendesse il silenzio, per un momento molto significativo. Tutti i protagonisti dello spettacolo si sono riuniti sul palco, seduti, fermi, in silenzio. Una voce da dietro le quinte ha recitato il seguente brano:
“Caro amico che non ho mai visto, ma che non posso ignorare. Caro amico che hai la mia stessa età e la mia stessa voglia di divertirti, ma che questa sera non puoi proprio sorridere. Scusami se in mezzo a queste risate sembra che mi sono dimenticato di te. Scusami se non mi sono reso conto della fortuna che ho ad avere degli amici e una famiglia. Scusami se non ho detto grazie. Scusami se mi lamento di cose di poco conto. Scusami se ho fatto finta, anche solo per un momento, che tu non esistessi. Scusami perché delle volte mi dimentico che esistono ragazzi proprio come me con una famiglia distrutta, con un paese lacerato dalla guerra, con la tavola vuota tutte le sere. Scusami per quando mi sento il centro del mondo, cercherò di ricordarmi della forza che hai nell’aggrapparti al futuro e del coraggio nell’affrontare il presente. Cercherò di ricordarmi della promessa che ti ho fatto di essere vento di cambiamento nel mondo. Alcuni dicono che è impossibile cambiare le cose, ma qualcuno mi ha svelato il trucco: ringraziare ogni giorno per le cose che ho e condividerle con gli altri perché le ho senza merito e sono un privilegiato. Ti chiedo solo un piccolo favore, caro amico: non arrenderti e continua a credere nel cambiamento, che arriverà. Il vento, lo sento, sta già soffiando.”A seguire, gli stessi Malifiin si sono esibiti sulle note di “Wind of Change” degli Scorpions, auspicando che un “vento di cambiamento” porti finalmente pace in un mondo lacerato dalle guerre e dalla distruzione.
Don Matteo Albani – salito sul palco al termine della prima serata – ha ringraziato i giovani e gli adolescenti “per tutto l’impegno che avete messo nel realizzare questa bellissima iniziativa e per il messaggio che ci avete mandato”. “Ci avete lasciati senza parole” ha aggiunto il sacerdote.
“Abbiamo condiviso tante risate e lacrime di gioia e in questo finale anche lacrime di commozione, che non fanno mai male. Speriamo che questo vento di cambiamento soffi davvero forte e che le cose cambino in fretta”. Prima di salutare i presenti e di concludere la serata, il parroco di Premana ha recitato una poesia composta da don Silvio Mantelli (in arte Mago Sales):
“Abbiamo imparato a contare le stelle del cielo, a varcare i confini del mondo, a prevedere la pioggia, ad accelerare la crescita delle piante, a manipolare l’infinitamente piccolo, ad addentrarci nei reconditi segreti della scienza. Ma ancora non siamo stati capaci a capire e amare l’essere umano, nostro fratello. Gloria a te o Dio, nell’alto dei cieli e pace da questa terra, scossa da terremoti e maremoti, percorsa da bufere e inondazioni, abitata da gente diversa, che coltiva odio e inventa guerra e semina bombe. Da questa terra di tutti, dove migliaia di bimbi muoiono senza sapere perché, quasi vittime sacrificali di un moloch divino. Ferma o Signore questa dannata saga di sangue, questa ingiusta strage di innocenti, come a un tempo fermasti il sacrificio di Abramo, la mano di ebrei ipocriti sulla donna adultera, la spada di Pietro sul collo del centurione, l’ira di Dio su Ninive, per la presenza di un solo giusto. Gloria e lode a te o Dio nell’alto dei cieli e pace su questa terra per quel giusto che abita questo mondo con ancora un domani di speranza”.Il ricavato delle serate (biglietto a offerta libera) sarà destinato in parte a finanziare le attività oratoriane, mentre una quota sarà devoluta in beneficenza.
Lo spettacolo di Carnevale può infine essere rivisto sulla pagina youtube della parrocchia di Premana e Pagnona.
A.Te.