Quarto ponte: lavori al via il 2 marzo, gioco a incastri con 'discarica' e nuova rotonda al Bione

Lo aveva anticipato giovedì il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, rispondendo ad una sollecitazione posta dal senatore Tino Magni durante il question time e oggi è arrivata la conferma dal Mit: l’avvio dei lavori per la realizzazione della terza corsia del ponte Manzoni avverrà entro il 2 marzo.
“Le opere verranno completate nei tempi previsti. Abbiamo trasferito pochi giorni fa la competenza ad Anas, quale soggetto attuatore, che è dunque subentrata alla società Milano-Cortina che, per assurdo, invece di accelerare, avrebbe ottenuto il risultato di allungare i tempi, perché c'era un contenzioso su chi paga o non paga l’Iva - aveva aggiunto il ministro in Senato - Il nuovo crono di programma consegnato prevede la consegna dell'opera a dicembre 2025, quindi ampiamente in tempo rispetto al previsto, per un investimento complessivo di 35 milioni di euro”.
PONTEMANZONI.jpg (114 KB)
Code sul Ponte Manzoni

All’incontro in videoconferenza di venerdì pomeriggio durante il quale è stato confermato tutto questo ai diversi attori coinvolti erano presenti oltre al ministro Salvini e ai tecnici del Mit e di Anas, l’assessore di lombarda Claudia Terzi, il sottosegretario Mauro Piazza e anche la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il suo vice Mattia Micheli e i sindaci di Lecco, Pescate e Valmadrera.

Molto soddisfatto il primo cittadino di Pescate Dante Decapitani: “Ci è stato espressamente detto che i lavori inizieranno ufficialmente all’inizio di marzo, questa è la fine di un percorso amministrativo, un percorso che ci ha tenuto impegnati per undici anni e finalmente dal nostro Parco Addio Monti ci sarà la consegna del cantiere, la partenza dei lavori di quest’opera spazzerà via le ombre che si sono affacciate negli ultimi mesi”.

Anche la Provincia di Lecco ha espresso grande soddisfazione “per questo ulteriore passo in avanti verso la realizzazione dell’opera - commentano la Presidente Hofmann e il Vicepresidente Micheli - Ringraziamo il ministro Salvini, che, come promesso, si è impegnato in prima persona per sbloccare la situazione e superare definitivamente le difficoltà di carattere burocratico legate alle opere olimpiche. Un ringraziamento doveroso anche a Regione Lombardia nelle persone degli esponenti di Giunta Claudia Terzi e Mauro Piazza per il supporto fin dall’inizio della fase commissariale. Dopo il passaggio ad Anas, in qualità di soggetto attuatore, ora abbiamo date certe e avremo il Ministro in persona a Pescate per la consegna dei lavori”.

Nessuna esternazione dal Comune di Lecco che, per il momento, vede naufragare il desiderio di realizzare una doppia corsia che avrebbe permesso di alleggerire non solo il traffico sulla riva pescatese dell’Adda ma anche all’interno del proprio territorio. Il progetto, per il quale sono state recepite tutte le autorizzazioni, infatti, prevede la realizzazione di un nuovo viadotto, sul quale insisteranno una corsia di marcia monodirezionale, con direzione da Pescate a Lecco, e una pista ciclopedonale. Anche se è specificato che il viadotto è stato calcolato anche per l'eventuale futuro utilizzo a doppio senso di circolazione.

A Palazzo Bovara resta l’onere di ospitare nella zona dove oggi sorge il centro di raccolta il cantiere del “lato” lecchese. Come noto, questa sarà l’occasione per creare non lontano una nuova "discarica" che sarà affiancata da un centro per il riuso. Secondo l’assessore lecchese all’Ambiente Renata Zuffi i tempi dovrebbero incastrarsi in maniera tale da permettere una continuità temporale, senza interruzioni nel servizio: il vecchio centro chiuderà quando le necessità del cantiere lo imporranno ma per allora dovrebbe essere già pronto il nuovo.

“Attualmente - aveva spiegato giusto qualche giorno fa la funzionaria del Comune in commissione in riferimento a quest'ultimo - siamo in fase di pubblicazione della gara, il cui bando è stato predisposto da Silea, alla quale sono state invitate 13 delle imprese che si sono presentate alla manifestazione di interesse e che resterà sarà aperta fino al 26 febbraio. Le mailstones del Pnrr prevedono l’aggiudicazione obbligatoria entro il 31 marzo di quest’anno, l’esecuzione dei lavori entro il 30 giugno 2025 e il collaudo entro la fine del 2025”. 

Un secondo impegno richiesto al Comune di Lecco riguarda invece la realizzazione del nuovo svincolo nella zona del Bione dove “approderà” la nuova rampa. Per farlo si avvarrà della collaborazione Centro studi Pim come indicato da una determina di inizio febbraio sottoscritta del dirigente Alessandro Crippa. Nel documento si legge che il Pim affiancherà il Comune nella pianificazione delle alternative progettuali per la messa in sicurezza e la riqualificazione del tratto tra lo svincolo Bione della SS 36, la rotatoria via Ticozzi, via Dogana e la “viabilità afferente”, offrendo il proprio supporto tecnico anche per la Procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione ambientale strategica e lo Studio di incidenza del Piano Urbano della mobilità sostenibile.

In un gioco a incastri, non sono ammessi ritardi su nessun fronte. Impresa impossibile?
banner ramobannercentromela-62580.gif
M.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.